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Sigil 1

Sigil 1 (spillato, 72 pagine a colori, 5 euro, Dream Colours), testi di Mark Waid, Barbara Kesel, disegni di Scot Eaton, Eduardo Barreto
Voto: 6.5

Un nuovo capitolo si aggiunge alla travagliata vita editoriale italiana di Sigil. Dopo la sua prima apparizione sullo spillato Lexy in compagnia di Mystic e il successivo trasferimento sul poco fortunato Crossgen Book, eccolo adesso ricomparire nella nuova veste monografica per i tipi della Dream Colours.
Questo significa che, nonostante siamo in presenza di un numero uno a tutti gli effetti, le storie di questo albo proseguono i tumultuosi avvenimenti dei volumi precedenti, immergendoci immediatamente nell’azione senza tante spiegazioni o presentazioni. Una situazione che, purtroppo, provoca un inevitabile disorientamento per un eventuale nuovo lettore, nonostante sia stato inserito un opportuno ed esauriente riassunto iniziale.
Troviamo infatti il nostro protagonista e portatore di sigillo Samandhal Rey nelle vesti di nuovo comandante in capo delle forze armate umane, e alla guida della sua flotta in uno scontro frontale con le truppe sauriane. E proprio in un momento così delicato, a causa delle macchinazioni della primordiale Yala, scompare improvvisamente (in realtà è stato trasportato in un altro mondo, in presenza di Brath, altro portatore di sigillo). Così mentre il suo esercito, orfano del suo leader, lotta disperatamente contro forze preponderanti, Sam salta da un portatore del sigillo ad un altro, dove si rende utile dando aiuto e consigli qua e là, ma sempre cercando di imparare il più possibile sul suo strano potere e soprattutto sperando di trovare il modo per tornare alla sua astronave, perché ben conscio che senza la sua guida e il suo potere, l’esercito umano è destinato alla catastrofe. Samandhal Ray è un tipo cocciuto, ma l’impresa si preannuncia veramente ostica…

Con queste storie termina la gestione Waid, e l’onere di raccontare le avventure del più potente portatore del sigillo torna nelle mani del veterano Chuck Dixon. E’ un peccato che questo ciclo non sia durato più a lungo e che in Italia sia passato pressoché inosservato perché pubblicato in gran parte sul poco diffuso Crossgen book. Ed ora che finalmente Sigil torna in un’ edizione dignitosa e monografica, il ciclo di Waid si avvia a terminare! Non c’è che dire, una serie dalla vita sfortunata che, come lamenta lo stesso Alessandro Bottero nel suo editoriale introduttivo, ha in Italia una (immeritata) cattiva fama dovuta all’ insufficiente ciclo iniziale della Kesel e dei fratelli Lay e ad una non accorta gestione editoriale in Italia.
L’apporto di Waid alla serie è stato importante, anche se forse troppo breve per poter dare una sterzata netta e far fare a Sigil il definitivo salto di qualità. E’ riuscito a rendere più credibili e interessanti i principali rivali di Sam, il sultano Ronolo e i Sauriani. In particolare per questi ultimi, Waid ha fatto un grosso sforzo per trasformarli dai soliti “alieni cattivoni” e da distruggere senza pensarci troppo, ad avversari temibili ma da rispettare, portatori di una civiltà che, seppure dura e crudele, ha tutto il diritto e la dignità di esistere. E l’alleanza, sia pur temporanea e mal sopportata, tra Sam e il sauriano Tchlusarud è l’ultimo episodio di un lungo processo di sdoganamento della civiltà sauriana, iniziato sulla miniserie Unnatural Selection e poi proseguita sulla serie regolare. Waid, insomma, lascia in eredità una serie in pieno fermento, ricca di spunti che si spera siano recuperati e sviluppati dal suo successore.
Dal canto suo, il disegnatore Scott Eaton ha dato una veste grafica stabile e dignitosa alla serie, riportando Sigil su livelli più consoni ad una casa editrice come la Crossgen che, da quando è nata, ha avuto un occhio particolare per i disegni dei suoi albi e ha sempre arruolato ottimi artisti.

Non aspettatevi un capolavoro, ma una serie dignitosa, piena di azione, battaglie spaziali e colpi di scena a volontà. Consigliata a tutti i fan della Crossgen, sia perché ha una ambientazione prettamente fantascientifica, scelta inconsueta per la casa editrice di Alessi (con tematiche perlopiù fantasy), sia perché Samandhal Ray promette di diventare un personaggio cardine per l’intero Crossuniverso.


Mario Colasuonno
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