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X-Men: Rivolta allo Xavier

New X-Men: Rivolta allo Xavier (su “Gli Incredibili X-Men” 37/38, spillati, 72 pagine a colori, 2,75 € cadauno, Paninicomics) Testi: Grant Morrison ; Disegni: Frank Quitely VOTO: 8,5/10

La run di Grant Morrison, talentuoso scrittore scozzese autore di lavori blasonati come Animal Man ed Invisibles, è caratterizzata da saghe ricche di avvenimenti a cui si alternano numeri “di passaggio” dove trova più spazio la caratterizzazione dei personaggi: “Rivolta allo Xavier” (in originale “Riot at Xavier’s”) garantisce un buon mix di azione, sconvolgimenti ed approfondimento di X-Personaggi classici e nuovi.
Quentin Quire, studente secchione con notevoli poteri psichici, vive un momento di sconforto quando scopre di essere stato adottato: presto il suo disagio si trasforma in una ribellione basata sulle ideologie del defunto Magneto ed investe lo Xavier Institute for Higher Learning. Ad opporsi a lui ed alla sua scalcinata Omega Gang un nugolo di X-Men decisi ad impedire che l’open day della scuola si tarsformi in tragedia, fra i quali spicca il Professor Xavier costretto ancora una volta a scontrarsi duramente con le idee di Magneto, da morto forse ancor più pericoloso che in vita.
La forza di questo storyarc sta a mio avviso in una caratterizzazione davvero eccellente dei personaggi, cosa non da poco contando che i characters che giocano ruoli più o meno importanti in queste pagine stanno diventando molti. A questo proposito ho trovato interessanti nuovi personaggi come Xorn – ed a questo proposito vi invito a leggere con attenzione i suoi discorsi ed a seguire ancor più attentamente le sue azioni: si può notare il germe di quello che avverrà alla fine della gestione morrisoniana degli X-Men – e la coppia di studenti Becco/Angel, nonché le Naiadi di Stepford e Quentin Quire stesso. Le Battute di Basilisco, altro giovane pupillo della Classe Speciale di Xorn, risultano invece un po’ artefatte nello scopo di voler fare ironia un po’ rozza a tutti i costi… ma davanti ad un difetto come questo, vista la bontà dell’affresco generale, si può anche far finta di nulla.
Ottima anche la caratterizzazione del Professor Xavier che sfocia nella sua scelta alla fine della minisaga: ritengo che Morrison ci stia presentando il miglior Professor X da molto tempo a questa parte.
Ma il personaggio meglio approfondito risulta Emma Frost: sono davvero soddisfatto di come Grant abbia scelto di caratterizzare la bella ex Regina Bianca, che fra l’altro inizia a rimpiangere i tempi dei suoi Satiri; interessantissimo fra l’altro il modo in cui prosegue la love story fra Emma e Ciclope, con tanto di epilogo inquietante che fa trepidare nell’attesa del prossimo numero.
Ma la vera forza della saga è il connubio di Morrison con un altro dotatissimo cartoonist scozzese: Frank Quitely. Anche se prediligevo Quitely chinato da Tim Townsend (si veda E come Extinzione), non si può non rimanere colpiti positivamente dalla bontà di certe tavole e da uno storytelling evocativo, serrato ed impeccabile. Davvero un peccato che – vista anche la notevole lentezza del disegnatore – non vedremo più numeri di New X-Men partoriti da questo team creativo tutto europeo.

Rivolta allo Xavier è un esercizio stilistico sul fumetto seriale da leggere e rileggere, uno degli stroyarc di questo 2003 che più mi ha convinto. Una storia priva di cadute di ritmo, costellata da idee interessanti, capaci finalmente di svecchiare una serie che aveva vissuto di rendita per troppo tempo, dove Morrison e Quitely non fanno che dimostrare la loro bravura. Consigliata a tutti.


Lorenzo Cavalli
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