John Doe 7
- Scritto da Redazione Comicus
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John Doe n°7 - Qualcosa Sulla Strada (brossurato, 96 pagine, B/N, €2,40, Eura Editoriale) Soggetto di Lorenzo Bartoli e Roberto Recchioni, Sceneggiatura di Roberto Recchioni, Disegni di Marco Guerrrieri, copertina di Massimo Carnevale. VOTO 7/10
Se vi trovate in macchina nel deserto, dalle parti di Serenity - USA, con la vostra lei al fianco, magari a trangugiare qualche latta di birra coi Nirvana in sottosfondo, state attenti! La gemella cattiva di KIT del serial televisivo Supercar (Knight Rider per gli anglofoni) potrebbe letteralmente emergere dall'asfalto e travolgervi furiosamente o spingervi addosso ad un palo! Lo stesso John, in compagnia del suo amico Leonida, avrà i suoi bei problemi per capire che diavolo sta succedendo da quelle parti. Ritornato nella "sua" realtà dopo le follie del numero scorso, in questo numero John dovrà confrontarsi con un incubo diretto da Stephen King, e prodotto da quei due mattacchioni dei suoi ex-datori di lavoro: Guerra & Pestilenza.
I testi per il secondo mese di fila, sono affidati alle capaci mani di Roberto Recchioni, che sempre di più va confermandosi come autore capace ed esperto. Il ritmo della narrazione è decisamente alto, la lettura risulta scorrevole e piacevole. Non c'è nulla da fare, John Doe è un fumetto vero ed onesto che si lascia leggere proprio con piacere, e nel panaorama del mercato fumettistico nostrano risulta una boccata d'aria fresca e salubre.
I disegni, anche in questo numero, sono affidati ad un esordiente di lusso nel fumetto da edicola: Marco Guerrieri. Fino ad oggi Marco ha lavorato egregiamente nel mondo dell'illustrazione via web, e per realtà editoriali indipendenti (da citare la sua ottima prova su Milano Criminale su testi di Diego Cajelli, uscito di recente per i tipi di Alta Fedeltà). Su John Doe da prova di grandissima qualità, con un tratto morbido, pulito e ricco di dettagli. Da evidenziare un paio di sequenze in flashback illustrate con diverse tonalità di grigio, veramente ben realizzate.
Le poche imperfezioni dell'albo vanno quindi ricercate non nella parte artistica, ma nella realizzazione finale su carta: le tavole infatti presentano, ad un occhio molto attento, delle microscopiche scalettature derivate evidentemente da una digitalizzazione non ottimale, e nella seconda vignetta di pagina 46, il secondo baloon è posizionato in malo modo all'estremità destra della tavola e non sulla testa del personaggio che sta parlando.
Una nota di elogio va infine al realizzatore delle copertine Massimo Carnevale. Anche questo mese, questo artista realizza un piccolo capolavoro dell'illustrazione popolare, che valorizza ulteriormente questa già ottima proposta editoriale.
Fausto Ruffolo
Se vi trovate in macchina nel deserto, dalle parti di Serenity - USA, con la vostra lei al fianco, magari a trangugiare qualche latta di birra coi Nirvana in sottosfondo, state attenti! La gemella cattiva di KIT del serial televisivo Supercar (Knight Rider per gli anglofoni) potrebbe letteralmente emergere dall'asfalto e travolgervi furiosamente o spingervi addosso ad un palo! Lo stesso John, in compagnia del suo amico Leonida, avrà i suoi bei problemi per capire che diavolo sta succedendo da quelle parti. Ritornato nella "sua" realtà dopo le follie del numero scorso, in questo numero John dovrà confrontarsi con un incubo diretto da Stephen King, e prodotto da quei due mattacchioni dei suoi ex-datori di lavoro: Guerra & Pestilenza.
I testi per il secondo mese di fila, sono affidati alle capaci mani di Roberto Recchioni, che sempre di più va confermandosi come autore capace ed esperto. Il ritmo della narrazione è decisamente alto, la lettura risulta scorrevole e piacevole. Non c'è nulla da fare, John Doe è un fumetto vero ed onesto che si lascia leggere proprio con piacere, e nel panaorama del mercato fumettistico nostrano risulta una boccata d'aria fresca e salubre.
I disegni, anche in questo numero, sono affidati ad un esordiente di lusso nel fumetto da edicola: Marco Guerrieri. Fino ad oggi Marco ha lavorato egregiamente nel mondo dell'illustrazione via web, e per realtà editoriali indipendenti (da citare la sua ottima prova su Milano Criminale su testi di Diego Cajelli, uscito di recente per i tipi di Alta Fedeltà). Su John Doe da prova di grandissima qualità, con un tratto morbido, pulito e ricco di dettagli. Da evidenziare un paio di sequenze in flashback illustrate con diverse tonalità di grigio, veramente ben realizzate.
Le poche imperfezioni dell'albo vanno quindi ricercate non nella parte artistica, ma nella realizzazione finale su carta: le tavole infatti presentano, ad un occhio molto attento, delle microscopiche scalettature derivate evidentemente da una digitalizzazione non ottimale, e nella seconda vignetta di pagina 46, il secondo baloon è posizionato in malo modo all'estremità destra della tavola e non sulla testa del personaggio che sta parlando.
Una nota di elogio va infine al realizzatore delle copertine Massimo Carnevale. Anche questo mese, questo artista realizza un piccolo capolavoro dell'illustrazione popolare, che valorizza ulteriormente questa già ottima proposta editoriale.
Fausto Ruffolo