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Monster 1

MONSTER n. 1 - MANGA STORIE N. 50 (brossurato, 13x18, 224 pp., b/n, - Euro 4,00, Panini Comics) di Naoki Urasawa. Voto 7/10

Sulla scia del successo di 20th Century Boys approda in Italia un’altra opera di Naoki Urasawa, Monster.
Siamo a Dusseldorf nel 1986: Kenzo Tenma è un brillante chirurgo, il migliore dell’ospedale in cui lavora, è fidanzato con la figlia del direttore dell’ospedale e ha davanti a sé un futuro di fama e di gloria, l’ultimo intervento che ha compiuto si è concluso con successo ed è riuscito a salvare la vita di un famoso cantante lirico, tutto va per il meglio.
Poco dopo però avviene uno dei fatti che porteranno il dottor Tenma a cambiare radicalmente la sua vita: all’uscita dalla sala operatoria scopre infatti che mentre egli stava operando il cantante lirico, un altro uomo, un operaio turco, è morto perché pur essendo arrivato prima in ospedale è stato abbandonato per poter salvare l’altro paziente più famoso.
Inizia qui il percorso che porterà il protagonista ad una profonda crisi di coscienza, a conoscere veramente le persone che gli stanno intorno e a prendere la decisione che sarà il vero inizio della storia: la scelta di salvare la vita a un bambino piuttosto che al sindaco della città.
Il dottor Tenma dovrà sopportare le conseguenze della sua scelta, conseguenze che torneranno a sconvolgere la sua vita nel 1995, con una catena di misteriosi delitti.
Senza rivelare di più sulla trama, che comunque è ancora all’inizio e su cui per ora possiamo fare solo supposizioni, possiamo notare come Urasawa si confermi un ottimo narratore.
A differenza di 20th Century Boys, Monster parte con un ritmo più tranquillo, anche se non privo si suspense, utile a presentare al lettore il protagonista e i personaggi più o meno secondari, tutti perfettamente delineati e su cui spiccano l’investigatore Lunge (personaggio che probabilmente assumerà grande importanza nell’economia della storia e ricalcato sulle fattezze dell’attore F. Murray Abraham) e Adolf Junkels, ma anche il dottor Becker ed Eva Heinemann.
Lo stile di Urasawa, sia grafico che narrativo, si differenzia dalla gran parte dei manga pubblicati in Italia: il suo tratto è nitido e di grande leggibilità, la predilezione per la psicologia dei personaggi si sposa perfettamente con uno stile capace di far recitare i personaggi, senza per questo doverne enfatizzare le caratteristiche fisiche, e senza il bisogno di intervallare la storia con lunghe scene d’azione.
È inoltre da apprezzare l’abilità dell’autore nel costruire la storia in modo tale da evitare tempi morti, mantenendo sempre viva l’attenzione del lettore senza ricorrere a stratagemmi.
Un ottimo inizio per una storia che sicuramente ci riserverà molte sorprese, e che terrà i lettori col fiato sospeso.
Ultime note piacevoli sono periodicità e prezzo del volume: grazie al successo di 20th Century Boys e al fatto di essere già concluso in patria (in tutto i volumi saranno 18) questo manga può godere della mensilità e soprattutto dell’uscita in edicola, fatto che comporta un prezzo di copertina di 4 € che renderà felici tutti gli estimatori di Urasawa e che non potrà che fare da traino anche all’altro suo manga.

Recensione di Stefano Menchetti


Fausto Ruffolo
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