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100%Marvel: Shang Chi

100%MARVEL: SHANG CHI (brossurato, 128 pagine, colore, € 10, Panini Comics) testi di Doug Moench; disegni di Paul Gulacy VOTO 5½/10

Shang Chi è un personaggio che nasce negli anni ’70, sulla scia del successo dei film di arti marziali di Bruce Lee e, soprattutto, del serial televisivo “Kung fu” di David Corradine (molto celebre in America). Nelle intenzioni iniziali dei suoi creatori Steve Englehart e Jim Starlin infatti, Shang Chi altro non doveva essere che l’adattamento a fumetti di questo telefilm, ed è per questo che i due inizialmente si rivolsero alla DC Comics (proprietaria –tramite le Warner- dei diritti del serial) per realizzarne la riduzione a fumetti. E’ solo dopo il rifiuto dell’allora editor DC Dick Giordano che i due si rivolgono alla Marvel, ed è così che nasce il nostro Shang Chi (il cui nome letteralmente significa “"il sorgere e la crescita dello spirito"), figlio di una donna selezionata geneticamente per creare un essere superiore, ed allevato dal perfido padre (Fu Manchu) per diventare il più letale degli assassini. Ben presto Shang Chi si emancipa dalla diabolica ala protettiva del padre e ne diventa il più accanito nemico, sempre pronto ad ostacolarne i mefistofelici piani di conquista . Tantissimi scontri (a colpi di arti marziali ovviamente) fino alla morte del padre e al conseguente “ritiro” di Shang Chi, tutti raccolti nella serie “Master of Kung Fu”, vera serie di culto degli anni ’70 (integralmente proposta in Italia dalla Corno) che porterà alla ribalta due giovani autori: Doug Moench (oggi famoso soprattutto per Batman) e il disegnatore Paul Gulacy, allievo di Jim Steranko e Barry Windsor-Smith, anche lui poi legato a Batman oltre che alle versioni a fumetti di 007, Guerre Stellari, Predator e Terminator (tutte edite dalla Dark Horse). Ora i due si ritrovano, e soprattutto, grazie al ritrovato interesse verso le arti marziali (ancora una volta grazie al cinema: da John Woo a Ang Lee) a più di 25 anni di distanza ritrovano il personaggio che li ha resi celebri. Shang Chi infatti ritorna in libreria con una miniserie Max Comics (la linea “for mature readers” della Casa delle Idee) interamente scritta e disegnata dai due (con le chine del sempre ottimo Jimmy Palmiotti) proposta nel nostro paese dalla Panini in un elegante 100%Marvel. E se anche a distanza di anni le matite di Gulacy non perdono il loro fascino (nonostante qualche vignetta forse un po’ troppo “tirata via”) lo stesso non si può dire dei testi di Moench: caratterizzazione dei personaggi nulla, dialoghi banali e soprattutto un soggetto debole, trito e ritrito (il “cattivone” che vuole conquistare il mondo grazie ad una super arma che costringe l’eroe a lasciare l’esilio dorato in cui si era ritirato) con colpi di scena che scontati è dire poco (dalla bella che ricade tra le braccia dell’eroe all’identita dell’avversario, il Conte di St.Germain o “Fantasma”, nome fin troppo esplicito, indovinate un po’di chi si tratta). Quello che ne viene fuori insomma, continuando con le analogie cinematografiche, è un B-Movie come tanti, a cui gli ottimi disegni di Gulacy da soli non riescono a far guadagnare la sufficienza. Ci sono molti modi migliori per spendere dieci euro.


Francesco Farru
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