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Magico Vento 112

Magico Vento 112Il centododicesimo appuntamento con Magico Vento (distribuito lo scorso mese di ottobre) è quello che i lettori anglofoni definirebbero un fill-in: un episodio di transizione, realizzato da autori diversi da quelli che curano la serie regolare, un “riempitivo” prodotto per dare loro una boccata di ossigeno.

Non per questo, però, l’albo in questione sfigura rispetto alla qualità delle storie cui ci ha abituati Gianfranco Manfredi, e presenta, anzi, numerosi motivi interesse. L’episodio è, infatti, sceneggiato da Renato Queirolo, severissimo supervisore della testata, il cui nome da anni non compariva in qualità di sceneggiatore in un colophon.

Bisogna ammettere che nonostante gli anni di “inattività” l’autore non si è assolutamente arrugginito, e nelle centotrentadue pagine dell’albo, splendidamente coadiuvato da un suntuoso Bruno Ramella, mette a punto una trama avvincente, ricca di colpi di scena e soprattutto di brutti ceffi; una allucinate galleria di personaggi brutti, sporchi e cattivi che getta una ombra sulla vera natura del romantico west, rivelandoci – nonostante si tratti di un’opera di fantasia – la vera natura selvaggia del lontano ovest.


Stefano Perullo
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