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Beauty Industries

Beauty Industries (Leopoldo Bloom Editore, brossurato, 48 pagine in “biancOnirico” e nero, € 8,00) testi e disegni di Ausonia

Beauty IndustriesAppropriarsi del bello per denaro, per poi impiegare quello stesso denaro per acquistare qualcosa di bello. Un meccanismo ricorsivo che fa perno sul marchio delle Beauty Industries, una sorta di multinazionale onnipervasiva che fa della bellezza una merce da acquisire per poi rivenderla. Anche fosse un fiore, anche fosse uno di quegli steli d’erba su cui, un giorno, ci potrebbe venire l’idea di coricarci.

Dopo P-HPC, Ausonia smorza doverosamente i toni, seppur senza rinunciare a manifestare il proprio dissenso nei confronti di una mercificazione in atto, verso quello squallido ricircolo di denaro che tutto può e che tutto muove.

Tematiche a forte rischio di retorica, un pericolo sventato grazie all’immediatezza di un raccontare metaforico e muto, costruito su fotogrammi widescreen il cui silenzio accresce il senso di asetticità e di malinconia che permea l’aria.



Simone Celli
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