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Civil War Vittime di Guerra - Iron Man E i Vendicatori 88


Civil War Vittime di Guerra - Iron Man E i Vendicatori 88
(Panini Comics, brossurato, 112 pagine a colori, € 4,30) testi di Christos N. Gage, Frank Tieri, Ed Brubaker, disegni di Jeremy Haun, Staz Johnson, Lee Weeks, Stefano Gaudiano

Civil War Vittime di Guerra - Iron Man E i Vendicatori 88Qualsiasi sia il giudizio che si possa aver dato alla miniserie di Mark Millar, è indubbio che la forza di Civil War stia nelle serie e miniserie che l'hanno circondata, configurando un affresco completo ed accurato della guerra in atto. In particolare la maggiore critica mossa dai detrattori di Civil War consiste nella scarsa caratterizzazione e motivazione dei personaggi principali, Capitan America ed Iron Man. Vittime di Guerra colma questo vuoto in maniera egregia, ma non è la sola piacevole sorpresa del volume.

Composto di tre storie speciali nate per rimediare ai ritardi di Steve McNiven, l'albo inizia con un'ultima occasione di dialogo tra Steve Rogers e Tony Stark per cercare di evitare altre lotte fratricide. Naturalmente l'esito sarà nullo, ma la storia è una buona occasione per approfondire le motivazioni di entrambi gli eroi, soprattutto quelle di Iron Man. E sono straordinariamente credibili, legate a filo doppio con alcune delle saghe memorabili del passato dell'Universo Marvel dal quale Christos Gage attinge a piene mani, restituendo un po' di giustizia a quello che può essere definito l'eroe più odiato della Casa delle Idee.

La seconda storia ci mostra come i supercriminali reagiscono di fronte alla Guerra Civile degli eroi, anche se forse Civil War qui è solo un pretesto di Frank Tieri per raccontarci una normale, seppur buona, storia di Kingpin. Ma la chicca dell'albo rimane senza dubbio l'evocativa storia di Ed Brubaker incentrata su Winter Soldier, ovvero Bucky Barnes. In un suggestivo e cupo ambiente natalizio il tormentato personaggio reinventato da Brubaker è ancora in cerca di se stesso, ma la guerra che lo circonda non sembra aiutarlo a capire chi è diventato e cosa ha perso. Occorrerà un incontro con adolescenti che gli ricordino ciò che era ed una rimpatriata con un vecchio amico per fargli trovare un momento di pace e accettazione. Si conferma quindi l'ottimo lavoro di Brubaker sul personaggio di Bucky, rendendolo protagonista assoluto delle proprie storie e mostrandone un'inaspettata tridimensionalità che pochi personaggi nati negli anni quaranta riescono tuttora a mantenere.



Riccardo Galardini
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