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Reset

Reset (J-Pop, brossurato, 240 pagine in b/n, € 5,90) testi e disegni di Tetsuya Tsutsui

ResetPeccato. Peccato davvero.
Le aspettative per questo manga di Tetsuya Tsutsui erano decisamente alte, ma la maggior parte di esse, a fine lettura, sono state deluse.
Nonostante l’idea di base fosse buona la trama è portata avanti in modo superficiale e frettoloso, con un approfondimento dei personaggi pressoché nullo se non per alcune eccezioni.

Una serie di misteriosi suicidi sconvolge la prefettura di Kanagawa; alcuni partecipanti del gioco on-line Dystopia si tolgono inspiegabilmente la vita senza lasciare indizi concreti. All'ombra delle indagini ufficiali, unico tra tutti ad aver capito la situazione, si muove Shunsuke Kitamija, brillante hacker al servizio del governo in qualità di agente speciale.
L'hacker, con l’aiuto di una giovane vedova, riuscirà a scoprire chi si cela dietro alle morti in una serie di scene forti e dalla violenza gratuita che appaiono più inclini a stupire il lettore piuttosto che sostenere la trama; la presenza di suicidi di massa, sparatorie e macabri giochi di gruppo on-line ha la parvenza di una goffa denuncia sociale, un monito un po’ velleitario contro la tendenza all’alienazione e l’uso smodato di giochi e realtà virtuali. Tutto ciò va a discapito dello sviluppo di una storia che già a metà albo appare scontata e prevedibile.

Se avete un budget limitato indirizzate tranquillamente i vostri soldi verso qualche altro prodotto, con Reset non troverete nemmeno la soddisfazione di imbattervi in disegni degni di poi tanta nota. A una trama superficiale e inespressa fanno capo dei disegni semplici e un po’ anonimi, soprattutto nei particolari, spesso ignorati per dare spazio alle figure dei protagonisti su uno sfondo bianco e spoglio.

Peccato. Peccato davvero.


Luca Chessa
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