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Devil & Hulk 127

Devil & Hulk 127 (Panini Comics, spillato, 80 pagine a colori, € 3,00) testi di Greg Pak, Ed Brubaker e Rob Haynes, disegni di Carlo Pagulayan, Michael Avon Oeming, Alex Nino, Marshall Rogers, Michael Lark, Stefano Gaudiano e Rob Haynes

Questo albo Panini si presenta ricco di storie interessanti; siamo alla seconda puntata di Planet Hulk e certo non si può rimanere indifferenti dinnanzi a questa saga, con un personaggio come il gigante di giada finalmente protagonista ed utilizzato al meglio.

Carlo Pagulayan non sarà Dale Keown, né tanto meno Gary Frank, ma il suo operato è comunque da ritenersi soddisfacente, nonostante sia un po’ impreciso nella realizzazione di alcuni particolari. Pagulayan possiede un buon storytelling, capace di accompagnare al meglio le trame create dall’ottimo Greg Pak. I tempi in cui vedevamo Hulk confuso e vittima delle macchinazioni altrui sono finiti. Pak dipinge il gigante di giada non solo come la forza della natura che noi tutti conosciamo, ma ci fa intravedere anche un suo lato più machiavellico e calcolatore, pronto a sfruttare anche le condizioni più avverse a suo favore.

Per quanto riguarda Devil, l’altro coinquilino di questa testata, c’è poco da dire. Ed Brubaker e Michael Lark costruiscono una storia degna della miglior tradizione del “Cornetto”: intrighi, azione, colpi di scena e una straordinaria profondità dei personaggi, con Matt Murdock su tutti, rendono impossibile non appassionarsi a questa serie. E poi, con Devil, Kingpin, Bullseye e Frank Castle rinchiusi nello stesso carcere, sarebbe proprio un peccato perdersi una storia del genere.

Di tutt'altro tenore Spinacio, la storia finale che chiude l'albo, tratta da un numero di Marvel Spotlight del 2003 e realizzata interamente da Rob Haynes. Storia veloce e leggera, sicuramente non una delle migliori presenti negli archivi Marvel ma neppure tra le peggiori, svolge il suo onesto lavoro e si presta a concludere l'albo.



Luca Chessa
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