Hammer: Chronocomix
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Datemi un martello
Reduci dall’esperimento di Full Moon Project, interessante serie fanta-horror in formato bonellide edito dalla meteora Eden, un gruppo di autori talentuosi di crescente notorietà gravitanti nel bresciano propone alla editoriale umbra Star Comics una nuova testata di science fiction da gestire in prima persona. Siamo negli anni del boom di Nathan Never, primo personaggio popolare del genere venuto alla luce nel 1991 e legato a Bonelli editore, il principale editore italiano in quel segmento di mercato.
Giovanni Bovini e il suo staff approvano il progetto e il cosiddetto “Gruppo Hammer” accelera la produzione in vista di Lucca 1994, dove sarà pubblicato un albetto di 32 pagine con una sorta di presentazione della serie, anzi del mondo di Hammer, in maniera da saggiare la reazione del pubblico degli appassionati.
La risposta sembra dare esiti positivi e così, nel giugno dell’anno successivo esce nelle edicole il primo numero completo delle avventure della (sulla) nave spaziale Hammer, per questa collana caratterizzata dallo spiccato carattere dei protagonisti: John Colter, Swan Barrese e la bella Helena Svensson (personaggio che ricorda fisicamente Tesla, la non morta amica di Harlan Draka nella serie Dampyr).
I tre sono dei fuggitivi evasi dalla prigione orbitale di Lazareth e nel corso dei soli 13 albi che il mercato ha avuto la ventura di accordare vivono situazioni ad alto rischio e a corto respiro, in avventure dove la tecnologia imperante ha purtroppo spesso il sopravvento sulle azioni umane.
Intrecci interessanti e disegni nitidi nella loro complessità fanno di Hammer una collana da seguire con piacere e coinvolgimento, ma dopo pochi numeri gli autori ricevono una comunicazione dall’editore: contrariamente a quanto previsto in prima battuta i numeri non sono favorevoli, si va verso la chiusura. Il Gruppo Hammer ottiene però di concludere la collana con un numero dove i fili narrativi vengono sciolti.
Successivamente alcuni degli autori impegnati li ritroveremo proprio su Nathan Never e altre testate bonelliane, segno che in Hammer c’era una qualità non indifferente a livello autoriale. Nomi oggi di un certo richiamo, come Majo, Giancarlo Olivares, Gigi Simeoni e Andrea Mutti - tra gli altri - provengono da questa avventura editoriale.
Ancora oggi tale serie è rimpianta da coloro che la seguirono allora e da quelli che ne entrarono in possesso solo dopo la chiusura, acquistando gli albi presso l’editore o ancora presso i mercatini o i negozi di compravendita di fumetti e capita tuttora che se ne discuta nei forum e nei siti specializzati nel nostro media preferito.
scheda #6
HAMMER
Edizioni Star Comics
albi brossurati di 96 pagine in b/n - pubblicati: 13 numeri
0. TRADITA - Riccardo Borsoni, Giancarlo Olivares & Giancarlo Olivares (10/1994)
1. DOPPIA FUGA - Marco Febbrari, Majo, Giancarlo Olivares & Majo (6/1995)
2. LA CACCIA - Stefano Vietti, Giancarlo Olivares & Giancarlo Olivares (7/1995)
3. IL GIOCO DI SHAMAHIR - Riccardo Borsoni & Fabio Pezzi (8/1995)
4. LA MONTAGNA CHE CANTA - Gigi Simeoni (9/1995)
5. CAINO E ABELE - Riccardo Borsoni, Giancarlo Olivares, Giovanni Barbieri & Massimo Rocca (10/1995)
6. INVERNOMUTO - Giancarlo Olivares, Riccardo Borsoni & Roberto Ferrari (11/1995)
7. MIRAGGIO, CORAGGIO - Gigi Simeoni & Armando Rossi (12/1995)
8. I REIETTI DI GHEBA - Stefano Vietti & Fabio Jacomelli, Maurizio Gradin (1/1996)
9. NEMO BASSAJEN - Stefano Vietti & Andrea Mutti (2/1996)
10. SUPERBO AVVENIRE - Marco Febbrari & Antonio Sarchione (3/1996)
11. L'URLO DEL CIELO - Marco Febbrari, Giovanni Barbieri & Fabio Mantovani (4/1996)
12. CUORE INFRANTO - Riccardo Borsoni & Giuseppe D'Elia (5/1996)
13. L'ULTIMO SOGNO - Stefano Vietti, Giancarlo Olivares & Andrea Mutti, Giancarlo Olivares, Gigi Simeoni, Majo (6/1996)