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Carlo Coratelli

Carlo Coratelli

I film del 2011: Cowboys & Aliens

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Dopo i supereroi il 2011 sarà anche l'anno del ritorno del western in chiave fantascientifica con Cowboys & Aliens, adattamento del graphic novel di Scott Mitchell Rosenberg, Fred Van Lente e Andrew Foley pubblicato dai Platinum Studios.
Singolare progetto quello di Cowboys & Aliens, in quanto protagonista di una lunga pre-produzione. Della trasposizione cinematografica infatti si iniziò a parlare nel 2003, tre anni prima che il fumetto venisse pubblicato e negli anni allo script hanno lavorato numerosi sceneggiatori tra i quali sono da citare Mark Fergus, Hawk Ostby, Thomas Dean Donnelly, Joshua Oppenheimer e in seguito Roberto Orci, Alex Kurtzman e Damon Lindelof.  

Diretta da Jon Favreau, la pellicola vede fondersi due generi da sempre considerati agli antipodi come il western e la fantascienza e, come ha dichiarato il regista alla recente Comic-Con di San Diego, sarà molto vicino allo stile classico dei grandi film western di John Ford e Sergio Leone, senza ovviamente tralasciare l'aspetto Sci-Fi, che sarà sottolineato attraverso una forte analisi della presenza degli alieni, come nei vecchi lungometraggi degli anni '80: "Non è il titolo quello che è stato interessante per me tanto quanto il concetto e la sceneggiatura. Ho letto una sceneggiatura molto bella e mi piaceva l'idea di unire due generi e sovrapporre un film molto intenso sugli alieni con un sincero film western. Attingiamo, con, il tono ispirazione da film come Incontri ravvicinati e Alien e Predator per il lato alieno e per il lato western stiamo cercando di attingere a John Ford, Leone, e anche un po' di Butch Cassidy.


Interpretato da Daniel Craig, il quale ha preso il posto di Robert Downey Jr., rimasto legato al progetto fino ai primi mesi del 2010, salvo poi dare forfait per altri impegni cinematografici, Cowboys & Aliens vede la presenza di numerosi nomi (uno dei produttori esecutivi è Steven Spielberg) mentre nel cast spicca quello di una leggenda di Hollywood come Harrison Ford, che nella sua lunghissima carriera ha dato il proprio volto a vere icone del cinema come Han Solo e Indiana Jones, oltre che essere stato protagonista di decine di film di avventura e di azione.
Assieme a loro da sottolineare la presenza femminile di Olivia Wilde. Divenuta famosa per via della sua partecipazione alla seconda stagione del serial "The OC", la giovane e bella attrice ha raggiunto il successo grazie alla partecipazione nel serial "Dr. House", per poi cementare la sua carriera sul grande schermo quest'anno con il ruolo di Quorra in Tron Legacy e la prossima estate proprio con Cowboys & Aliens.
Oltre a loro, non sono da dimenticare attori quali Sam Rockwell, che torna a collaborare con Favreau dopo l'esperienza di Iron Man 2, Adam Beach (Flags of Our Fathers e Windtalkers) e Keith Carradine, grande caratterista che negli anni ha lavorato con registi quali Robert Altman e Ridley Scott, che nel film interpreterà il ruolo dello sceriffo Taggart.

Prime immagini di Xerxes

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XerxesLa Dark Horse ha diffuso la prima immagine della copertina della rivista "Dark Horse Presents", nuova collana antologica che sarà lanciata nel 2011.

Il primo numero conterrà il ritorno di Concrete di Paul Chadwick e un'anteprima di Xerxes di Frank Miller, il prequel di 300 di cui è già in cantiere una trasposizione cinematografica, che ovviamente sarà realizzata dopo la pubblicazione del nuovo graphic novel.

Tamara Drewe: nuove clip

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Il prossimo 5 gennaio  arriverà nei cinema italiani la divertentissima commedia Tamara Drewe – Tradimenti all’inglese di Stephen Frears, con Gemma Arterton, Roger Allam, Dominic Cooper e Luke Evans.

Questa dark comedy, tratta dall’omonimo fortunato romanzo a fumetti di Posy Simmonds - a sua volta tratto dal romanzo di Thomas Hardy “Via dalla pazza folla” - , racconta la storia di una giovane giornalista combattuta fra due amori. Quando deve vendere la casa di famiglia dopo la morte di sua madre, Tamara Drewe torna nel paesino del Dorset in cui è cresciuta, creando scompiglio nella piccola comunità. L’adolescente sgraziata di un tempo è diventata una conturbante femme fatale, che ovunque vada lascia dietro di sé una scia di invidie, passioni e pettegolezzi. Tamara è la quintessenza della ragazza moderna, ma la sua è una storia d’amore senza età.

I film del 2011: Captain America The First Avenger

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Captain America, il vendicatore a stelle e strisce, si appresta a sbarcare nei cinema il 22 luglio 2011, in quello che si annuncia come uno degli adattamenti cinematografici più attesi per quanto riguarda gli eroi della Casa delle Idee, non solo per il fatto che ritrarrà quello che da molti viene ritenuto come il personaggio simbolo di un'intera nazione, ma anche perchè nuovo anello di congiunzione verso la pellicola evento del 2012, ovvero il film crossover The Avengers.

Ma come affrontare la sfida di portare sul grande schermo uno dei personaggi simbolo della Casa delle Idee, che negli anni ha visto avvicendarsi numerosi autori sulla propria testata, conoscendo nel periodo più recente una nuova giovinezza editoriale grazie al lavoro effettuato da Ed Brubaker? Per fare ciò i Marvel Studios e la Paramount hanno affidato il compito di costruire le linee guida della pellicola agli sceneggiatori Christopher Marcus e Stephen McFeely, i quali hanno messo in soffitta la bozza realizzata solo qualche anno prima da David Self (la quale prevedeva una pellicola divisa in due differenti fase storiche) e tracciando così la rotta verso un film di avventura vecchio stile ambientato totalmente nell'era buia della seconda guerra mondiale e del nazismo a cui serviva solamente un regista, scelta ricaduta alla fine su Joe Johnston.

Conosciuto perlopiù dagli appassionati per avere diretto l'adattamento cinematografico su Rocketeer, considerato da molti come uno tra i migliori film sui fumetti (nonostante la negativa accoglienza del box office), Johnston è stato l'autore di numerose pellicole di intrattenimento come Jumanji e Jurassic Park III e da subito ha fatto capire che la sua intenzione principale era quella di realizzare una pellicola sulle origini di Steve Rogers e del suo alter ego, mettendo al centro la trasformazione, sia fisica ma anche e soprattutto psicologica, affrontata da un ragazzino pregno di forza di volontà, pronto a combattere per il suo Paese ma scartato per il suo fisico: "Non sarà il Capitan America che vi aspettate. È qualcosa di differente. È influenzato dal comic book ma va in una direzione completamente diversa. È la storia sulle origini di Capitan America. È un film d'epoca, con riferimenti al presente, ai giorni nostri, ma è principalmente la storia di come Steve Rogers è diventato Capitan America. La grande cosa di Capitan America è che lui è un supereroe senza superpoteri. Questo è il perché di come questa storia, tra centinaia di altre storie di supereroi, mi ha attratto. Non può volare, non può attraversare muri, non può fare nessuna di queste cose. È un uomo qualunque a cui è stato dato il dono di trasformarsi in un superuomo. Questa cosa come lo influenza? Cosa significa per lui emotivamente e psicologicamente? Era un tizio che pesava [45 chili], era gracilino, e ora si è trasformato istantaneamente in un adone. Potrete pensare che ora ha tutto ciò che vuole. Bene, lui non ha ogni cosa. Le regole sono cambiate al punto che la sua vita è diventata più complicata e rischiosa. Per me, questa è la parte interessante della storia. Avrà alcune grandi sequenze d'azione e alcuni elementi che non abbiamo mai visto prima d'ora. Ma al cuore di tutto questo c'è la storia di un ragazzo che come unica cosa voleva adattarsi a tutto questo. Accade questa cosa e lui alla fine non si adatta. E deve provare ad essere un eroe essenzialmente per salvare un amico. Alla fine non voglio dire molto, ma lui si adatterà. Ma è l'avventura di farlo diventare così che è interessante. E anche divertente".

Ma la sfida non era ancora finita, visto che la scelta più importante doveva ancora venire, ossia quella dell'attore che avrebbe impersonato la leggenda vivente, un compito non facile che ha visto sfilare un elenco di nomi davvero lungo, da Ryan Philippe a Mike Vogel, da Garrett Hedlund a Wilson Bethel fino alla decisione di affidare il ruolo a un volto conosciuto dai fan per avere impersonato il ruolo di Johnny Storm nei due adattamenti dei Fantastici Quattro: Chris Evans.
Dopo una iniziale diffidenza, in molti hanno accolto questa scelta come perfetta, soprattutto per le prime immagini che hanno ritratto l'attore nei panni del Capitano, e che lo vedono al fianco di un cast costellato da grandi nomi, nei ruoli di amici e nemici della leggenda vivente. Accanto a Evans infatti vedremo la bella Hailey Atwell nei panni di Peggy Carter, mentre Sebastian Stan sarà la leggendaria spalla Bucky Barnes, Stanley Tucci, Tommy Lee Jones e Toby Jones nei ruoli rispettivamente del Dottor Erskine, del generale Chester Phillips e di Arnim Zola, e infine Hugo Weaving nella nemesi per antonomasia, il letale Teschio Rosso.  
Attore reso celebre dalla trilogia di Matrix, Weaving affronta il secondo ruolo fumettistico della sua carriera, dopo avere interpretato la parte di V nella trasposizione cinematografica di "V for Vendetta" e a differenza di quel film vedremo il volto dell'attore per buona parte del lungometraggio, per poi vederlo trasformato nel personaggio che tutti conosciamo anche grazie alle lunghe sedute di trucco prostetico a cui si è dovuto sottoporre durante la lavorazione. Nella pellicola, il Teschio Rosso cercherà di portare a termine i suoi folli piani di conquista attraverso l'organizzazione Hydra, cercando di mettere le mani su un antico artefatto che i fan dell'universo Marvel ben conoscono.

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