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Redazione Comicus

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Il Commissario Spada 3

IL COMMISSARIO SPADA #3 (Black Velvet - Edizioni Bd, brossurato, 208 pagine, b/n, € 15,00) Testi di Gianluigi Gonano, disegni di Gianni De Luca.

Chi lo dice che l’Italia non è una buona ambientazione per un fumetto? Questa serie, pubblicata negli anni ’70-80 sul settimanale per ragazzi Il Giornalino, dimostra ampliamente il contrario. In una Milano cupa e nebbiosa, ma assolutamente riconoscibile, l’eroe borghese Eugenio Spada (con la partecipazione del figlio Mario, irrequieto adolescente) si imbatte qui in minacciose sette sataniche (I figli del serpente), in ignari passanti pieni di segreti (La strada) e nell’avvento della nuova malavita (Il mondo di Sgrinfia). Tre belle prove di sperimentazione linguistica e narrativa che non disdegnano nemmeno i temi più attuali e scomodi, a firma dello sceneggiatore Gianluigi Gonano e del maestro del montaggio (e ci voleva Frank Miller perché ce ne accorgessimo…) Gianni De Luca. E le chiacchierate finali dell’artista scomparso nel 1991 con la figlia Laura dicono sul Fumetto (sul Disegno, la Parola, il Presente) più di tanti osannati saggi accademici.




Davide Scagni

In prigione


IN PRIGIONE (Coconino Press, brossurato, 240 pagine, b/n, € 13,50) Testi e disegni di Kazuichi Hanawa

Il fumettista Kazuichi Hanawa venne arrestato nel 1994 per detenzione illegale di armi da fuoco e condannato a tre anni di carcere. La sua elaborazione di quell’esperienza, condotta nelle oltre duecento pagine di questo cupo racconto auto-biografico, risulta precisa ma distaccata, fastidiosamente apatica. La prigione che Hanawa racconta è innanzitutto la prigione del corpo: un corpo ingrassato dall’immobilità e condizionato nelle piccole dipendenze, dalla nicotina ai pasti quotidiani ai più elementari bisogni fisiologici. È la prigione di un tempo frantumato in una ciclicità esasperante, di uno spazio strutturato per garantire un perenne controllo, e di un cibo – nelle sue infinite variazioni di sapori e quantità – visto come unica ambizione possibile per un’umanità marchiata da una colpa indelebile. In questi micro-episodi di disperazione e di emarginazione non c’è alcun climax, alcuna tensione. C’è solo la definizione esatta di un sistema perfetto, concepito per indottrinare meccanicamente un individuo fatto di nulla, disarmato e spersonalizzato.


Davide Scagni

L'uomo del Sertao


L’UOMO DEL SERTAO (Lizard Edizioni, brossurato, 56 pagine a colori, € 13,50) Testi e disegni di Hugo Pratt

Pubblicato nel 1977 all’interno della collana Bonelli (allora Cepim) di grande formato “Un uomo Un’avventura”, L’uomo del Sertao viene adesso riproposto dalla Lizard in un’edizione tascabile che riproduce con esattezza i colori (e la messa in pagina) originale. L’Uomo del Sertao è la storia di Capitao Corisco, uno degli ultimi cangaçeiro che, nel Brasile dei primi del Novecento, si ribellavano allo strapotere dei fazendeiros latifondisti. Ed è anche la storia di Gringo Vargas, fedele seguace di Corisco tornato in vita per vendicare l’assassinio del suo comandante. Un Pratt ancora in piena forma mischia abilmente magia e sensualità, avventura e speculazione filosofica, ripercorrendo il cammino di un discepolo dei tempi moderni verso la verità: come Gesù Cristo, Corisco è stato tradito per diventare immortale. La vergogna eterna riservata a Giuda è il minimo prezzo da pagare per la redenzione del suo Popolo.




Davide Scagni

2001 Nights 2


2001 NIGHTS # 2 (Flash Book, brossurato con sovraccoperta, 260 pagine, b/n e colore, € 9,90) Testi e disegni di Yukinobu Hoshino.

Brillante affresco fantascientifico sulla conquista dello spazio profondo da parte del genere umano, 2001 Nights colpisce innanzitutto per la capacità di tradurre su carta le suggestioni visive-percettive dell’Odissea Kubrickiana (a volte, con citazioni che sfiorano il plagio) e per l’ambizione di raccontare, tramite episodi-chiave, le evoluzioni occorse all’umanità intorno a temi quali la colonizzazione di altri pianeti, la scoperta di nuove forme di vita, il predominio dello spazio sul tempo. Una raccolta di racconti (o, per meglio dire, notti) autoconclusivi, con protagonisti e scenari diversi, ma legati in un progetto narrativo che troverà piena definizione solo con il terzo volume. Questo albo raccoglie le notti dalla nona alla quindicesima e spinge in alto le riflessioni di Hoshino, con un linguaggio tecnico che sfida la conoscenza e la sensibilità del lettore. Ma ciò che rimane, al termine del volume, è un sentimento più intimo e universale: lo stupore dell’uomo di fronte all’Infinito.





Davide Scagni
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