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Redazione Comicus

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House of M #0


PRELUDIO AD HOUSE OF M (Panini Comics, brossurato, 96 pagine a colori, € 4,00) Testi di Chris Claremont, disegni di Aaron Lopresti e Cliff Richards.

La Panini con questo speciale inizia la pubblicazione della saga-crossover House of M. Può sembrare una presa in giro dal momento che il legame con la saga vera e propria è davvero tenue (ed evidenziato solo nel primo e nell'ultimo episodio). Sarebbe stato molto più onesto intitolarlo semplicemente "Speciale Excalbur". Ma le note dolenti non finiscono qui: le storie nel volume (le quattro conclusive della serie Excalibur) sono infatti davvero pessime. Un Claremont sottotono sceneggia senza una precisa direzione, limitandosi a “incollare” le varie scene senza un nesso logico, senza un minimo di pathos. Si può forse salvare l'ultimo episodio, con un leggero tentativo da parte di Claremont di approfondire il personaggio di Xavier, ma anche qui la vicenda è davvero priva di mordente. Come se non bastasse, ad X-Chris sono affiancati dei pessimi disegnatori: Aaron Lopresti e Cliff Richards producono tavole pessime, in cui storytelling, sfondi e dinamicità delle tavole sono praticamente assenti. In conclusione, se siete dei fan della serie Excalibur e siete dei completisti comprate pure questo volume. In tutti gli altri casi, evitatelo come la peste.




Danilo Guarino

Hanno ritrovato la macchina

HANNO RITROVATO LA MACCHINA - Baci dalla Provincia # 2 (Coconino Press, spillato con sovraccoperta, 32 pagine in bicromia, € 8,00) Testi e disegni di Gipi

Un uomo viene svegliato nel cuore della notte da una telefonata. È un suo vecchio amico, una persona che non vedeva più da oltre sette anni. “Hanno ritrovato la macchina”, gli dice soltanto. E l’uomo viene di colpo coinvolto in una vicenda che si credeva lasciata alle spalle, per chiudere i conti con vecchi peccati e per riservarsi un posto in un Inferno ancora in costruzione. Dopo Gli Innocenti (Baci dalla Provincia # 1), il pluripremiato Gipi si mette al servizio di un noir dal ritmo concitato, retto da una tensione continua tra il racconto visivo e le didascalie scritte in terza persona. Il disegno si fa sempre più essenziale, interrotto soltanto da brevi aperture sul paesaggio rurale, mentre l’attenzione si focalizza sui pensieri rapidi dei personaggi, sui loro sguardi obliqui e su dialoghi così calzanti da apparire banali. La provincia che Gipi sta delineando racconto dopo racconto somiglia sempre più a una cronaca inquietante e in tempo reale dell’Italia dei nostri tempi.



Davide Scagni

Krazy & Ignatz


KRAZY & IGNATZ 1925-1926 (Free Books, brossurato, 128 pagine, b/n, € 11,90) Testi e disegni di George Herriman.

Le pene d’amore del sensibile (e autolesionista) Krazy Kat per il suo adorato Ignatz – topo anarchico (anzi: anarkiko) esperto nel lancio del mattone (sulla testa di Krazy) e abituale frequentatore delle patrie galere –, dell’inflessibile agente Pupp – cane-poliziotto a sua volta invaghito di Krazy – e degli altri curiosi abitanti dell’onirica contea di Coconino, vengono ora proposte in Italia dalla Free Books, che riprende la bella edizione americana a cura della Fantagraphics (grafica di Chris Ware) con le annotazioni di Luca Boschi e Francesco Spreafico. Le sunday pages di George Herriman sono una delle poche opere a fumetti ritenute unanimemente patrimonio artistico del XX Secolo. Questa raccolta delle annate 1925 e 1926 rappresenta un’ottima occasione per scoprire il valore di un fumetto assai citato (ma poco letto), e per ritrovare un medium giovane eppure già maturo, linguisticamente inventivo e ancora gradevolissimo nella sua poetica iteratività.




Davide Scagni

Il Signore di Montetetro

IL SIGNORE DI MONTETETRO (Coconino Press, brossurato, 198 pagine, b/n, € 13,50) Testi di Jean-Claude Forest, disegni di Jacques Tardi.

Strano paese, Montetetro. Un insieme bislacco di case e di cortili, costruito in modo tale che ogni cittadino, per raggiungere casa propria, deve per forza passare per le proprietà altrui. A dirigere il traffico ci pensa suo malgrado il giovane Arturo, che sarebbe il legittimo padrone di tutto il “paese chiuso” se gli altri facoltosi proprietari non l’avessero ridotto al rango di signore dei muri, dei tetti e dei cancelli. Arturo trascorre così tutto il suo tempo ad osservare le vite degli altri e reclamare vanamente ciò che è suo, finché un Presidente alla vigilia delle elezioni non vedrà in Montetetro l’occasione per un rilancio personale. Il Signore di Montetetro (Ici Meme) è noto ai più come il primo romanzo a fumetti francese (uscì infatti nel ’79). È anche un sorprendente miscuglio di satira sociale e riflessioni esistenziali, dove i discorsi mutano di colpo in eventi (e viceversa) e capita di farsi contagiare da malattie dal suono malinconico, come il “mal d’assenza”.



Davide Scagni
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