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Redazione Comicus

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Fables vol.4

Fables vol.4 - La marcia dei soldatini di legno (Planeta DeAgostini, brossurato, 240 pagine a colori, € 14,95) testi di Bill Willingham, disegni di Mark Buckingham, Steve Leialoha, Craig Hamilton e Philip Craig Russell

L’arrivo di una fiaba scampata al giogo dell’avversario dovrebbe essere un momento di festa per gli abitanti di Favolandia, ma si rivelerà presto come il preludio a uno dei momenti più neri che la comunità abbia mai attraversato…

Questo volume di Fables si presenta fin dalle prime pagine una lettura emozionate e ricca di colpi di scena, a tratti quasi epica. I molti personaggi presenti vengono usati in modo equilibrato, ognuno ha il suo spazio e il suo ruolo ben preciso, nonché il modo di far risaltare la propria personalità in continua evoluzione fin dal primo numero della serie.
Qui sta anche il grosso tasto dolente di questa uscita. La Planeta ha deciso di andare in stampa direttamente con il quarto volume, privando quindi i lettori che seguivano direttamente la serie in volumi di un parte fondamentale della saga (la Magic Press si era fermata al secondo volume). Acquistare questo volume potrebbe voler dire quindi bruciarsi la lettura del terzo dove avvengono fatti molto importanti per l’economia della serie.

Altro difetto sono il gran numero di pagine fuori registro che sminuiscono il prestigio del volume, per il resto dotato di un formato e di una cura veramente eccellente.



Gianluca Reina

Garrett 1

Garrett – Ucciderò Ancora Billy the Kid - Vol. 1 (Edizioni BD / Alta Fedeltà, brossurato, 64 pagine in b/n, € 5,00) testi di Roberto Recchioni e Matteo Casali, disegni di Riccardo Burchielli, Werther Dell'Edera, Davide Gianfelice e Roberto Recchioni.

Primo albo di una miniserie di quattro. Nei primi due episodi, che fanno parte della storyline principale, si vede impegnato contro i pelleossa il prode Pat Garrett, che cerca di uccidere (di nuovo) il suo vecchio amico Billy the Kid, mentre nelle sei pagine che chiudono l'albo facciamo la conoscenza di Karl William Hyle e di Parla alle Ombre, uno stregone indiano.

La commistione di genere western e horror funziona, creando un'atmosfera tetra e sconfinata in cui il lettore non può che perdersi e avere paura, grazie anche ai buonissimi disegni di Burchielli, Dell'Edera (qui inchiostrato da Recchioni) e Gianfelice.
La storia invece ha bisogno di più respiro, dato che in sole sessantaquattro pagine e tre differenti sequenze (di cui la terza di Casali, troppo corta per poter esprimere un parere) non si riescono ad apprezzare appieno i personaggi, e le situazioni in alcuni casi sembrano poco curate. Giudizio sospeso fino al prossimo numero.

Speriamo che l'apocalisse di zombie cresca e metta in luce i punti di forza di Recchioni, di cui si sente l'impronta e l'amore verso i due versanti narrativi ma che non ha espresso ancora il suo massimo potenziale, come già visto in altre serie.




Andrea Gadaldi

La nera di Topolino

La nera di Topolino (Mondadori, brossurato, 364 pagine a colori € 12,80) Testi di Tito Faraci, disegni di Giorgio Cavazzano, Paolo Mottura, Silvia Ziche e Fabio Celoni

Questo bel volume Mondadori raccoglie una selezione delle storie "noir" con protagonista Topolino scritte da Tito Faraci. Alcune di queste storie erano già apparse nel volume Einaudi Topolino Noir in bianco e nero, ma c'e da dire che le storie Disney, anche a detta dello stesso autore, sono quasi sempre pensate per il colore e quindi vederle qui in tutto il loro splendore è un'altra cosa.

A parere di chi scrive, il talento di Faraci trova la massima realizzazione proprio nelle storie disneyane. Se le sue prove in altri campi hanno mosso anche qualche critica (per esempio nel Brad Barron di Bonelli), difficilmente si potrà trovare un appunto da fare al suo lavoro sul Topo. La caratterizzazione di Topolino è perfettamente coerente col personaggio, senza rinunciare però a fornire interessanti digressioni da quell'aura di "infallibilità" che ha sempre contraddistinto l'icona Disney. La capacità di utilizzare i rodatissimi clichè del genere senza risultare banale è notevole e molto spesso affiora una grande vena umoristica che strappa gustose risate, grazie anche all’ottimo lavoro su personaggi “secondari” come Gambadilegno, Manetta o Rock Sassi (creatura dello stesso Faraci). Unica storia al di sotto dell'alto standard del volume è forse Topolino e il genio nell’ombra in cui ai bellissimi disegni di Silvia Ziche si affianca una sceneggiatura che troppo spesso indulge in gag elementari e poco esilaranti.

Segnaliamo un piccolo refuso. Al termine delle introduzioni di Faraci a ogni episodio, nei credits delle storie come disegnatore viene indicato per errore sempre Giorgio Cavazzano anche quando i disegni sono opera degli ottimi Paolo Mottura, Silvia Ziche e Fabio Celoni.



Andrea Cassola

Detective Dante 17

Detective Dante 17 - Paradiso perduto (Eura editoriale, brossurato, 94 pagine in b/n, € 2,70) testi di Roberto Recchioni, disegni di Werther Dell'Edera.

Inizia la terza e ultima cantica della miniserie targata Eura. Dante è in Messico e sono passati sette anni dalla sua scomparsa da Paradise City. Sette anni in cui il lupo si è ingrigito fino a diventare canuto. Ma come tutti sanno, il lupo...

Citazioni. Citazioni e rimandi ad altre opere, post-modernismo. Leggetevi questo Detective Dante e ci rivedrete il Batman di Miller, la saga No Man's Land o la disgrazia di New Orleans nell'ambientazione, il Punitore (già nella splendida copertina di Massimo Carnevale questo collegamento è evidente) e altri spunti che magari non riusciamo a cogliere completamente.
L'importante è che Roberto Recchioni, anche meglio del solito, riesce a rendere proprio tutto quello che lo ha colpito e a trascinarci in novantaquattro pagine da leggere tutte d'un fiato, degne del miglior film d'azione (un po' tamarro a dire la verità, ma personalmente azzeccatissimo) e creare un'escalation di eventi tale da destabilizzare subito la situazione creata nelle prime pagine.

Ai disegni troviamo un Werther Dell'Edera in stato di grazia, nervoso, emotivo quanto Dante stesso, dal punto di vista sequenziale sempre equilibrato e funzionale, e davvero superlativo in alcuni passaggi: pagina 43, non dico altro.

Un'ottima ripartenza. Ci auguriamo un altrettanto ottimo proseguimento e un finale deflagrante.

Nota: per scaricare un wallpaper con il disegno di copertina di Massimo Carnevale, clicca qui!



Andrea Gadaldi
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