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Redazione Comicus

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Devil & Hulk 124

Devil & Hulk 124 (Panini Comics, spillato, 80 pagine a colori, € 3,00) testi di Ed Brubaker e Daniel Way, disegni di Michael Lark e Keu Cha

Matt Murdock crede di aver toccato il fondo. Tutto il mondo "sa" che in realtà lui è Devil, nonostante i suoi sforzi per negarlo. L'FBI lo ha incriminato per ostacolo alla giustizia e lo ha sbattuto in galera in attesa di un processo che forse non arriverà mai. Cosa potrebbe andare peggio? Tutto. E una persona vicina a Matt lo imparerà a sue spese.

Con queste premesse inizia in questo numero la gestione Ed Brubaker della serie storicamente più hard-boiled della Marvel e lo fa col botto. Stella nascente nella Casa delle Idee, lo scrittore riesce a descrivere magnificamente l'ambiente carcerario e i suoi orrori, inserendo allo stesso tempo tutte le pedine necessarie a una saga che difficilmente dimenticheremo. Il tutto coadiuvato da un Michael Lark in stato di grazia.

In appendice all'albo inizia il prologo a Planet Hulk, notevole storyline che ci accompagnerà per tutto il 2007 e oltre. Un vero peccato che questo prologo, per quanto fondamentale, non sia all'altezza del resto dell'albo, rimanendo fin troppo statico sia nell'evoluzione della storia che nei disegni.
Ma l'albo resta comunque un ottimo starting point.

Riccardo Galardini

 

 



Andrea Antonazzo

Wolverine - Saudade

Wolverine – Saudade (Panini Comics, cartonato, 48 pagine a colori, € 9,00) testi di Jean-David Morvan, disegni di Philippe Buchet.

Guardando la copertina di Wolverine - Saudade si ha già uno strano presentimento... Colorazione approssimativa a parte, i nerd si accorgeranno subito che gli artigli del nostro canadese preferito, oltre a sembrare al contrario, spuntano anche dai punti sbagliati.
Lasciamo stare e dedichiamoci all'albo: gli autori francesi coinvolti, Jean-David Morvan ai testi e Philippe Buchet ai disegni, famosissimi in patria con Sillage, meno famosi qui in Italia, ci propongono un fumetto che fila liscio, senza intoppi e si fa leggere ma... Ma...
C'è qualcosa che non va. Senza dubbio.


Sarà forse il turpiloquio spinto di Logan? Il professor X che sembra semplicemente l'operatore di “Amico Telefono Mutante, mi dica sono il professor Xavier”? Le situazioni in cui domina in maniera assoluta la violenza senza vera motivazione? Il tocco fantasy-romantico “Toh! Guarda come ti piazzo anche qui il gusto francese del fumetto autoriale”? O semplicemente l'utilizzo di una suddivisione della tavola troppo poco aperta alle influenze originali del mutante artigliato?
Un'occasione sprecata come quella di Tsutomu Nihei in Snikt! (pubblicato in Italia qualche anno fa sempre da Panini in un 100% Marvel).

In definitiva un buon fumetto d'Oltralpe ma niente di più.
Se volete leggervi il vero Wolverine tornate pure ad Arma X!

 

 



Andrea Gadaldi

Dylan Dog 243

Dylan Dog 243 - L'assassino è tra noi (Sergio Bonelli Editore, brossurato, 96 pagine in b/n, € 2,50) testi di Tiziano Sclavi, disegni di Angelo Stano

Piove a dirotto e in un vecchio motel arrivano vari clienti, tra cui Dylan Dog.
Nient'altro da dire e da sapere sulla trama tessuta da Tiziano Sclavi e assolutamente nulla da eccepire alla maestria con cui Angelo Stano dipinge i vari protagonisti e l'atmosfera opprimente e densa di angoscia. La pioggia sembra pece in cui tutti coloro che sono coinvolti annaspano come naufraghi persi nella spirale distruttiva della follia di qualcuno.

Un delirio sensoriale, la sensazione che sia tutto sbagliato e tutto quello che stiamo vedendo non sia altro che è una allucinazione. Gli omicidi, le mutilazioni, i personaggi, tutto già visto, tutto già sentito e letto, particolari ripresi e riadattati e a volte subito smascherati nelle loro palesi citazioni.
Qualcosa è diverso però. Qualcosa ti tiene lì, sulla vignetta e sul dialogo e continua a insistere nel cervello a dirti: “Non va bene... No, non va bene.”

Si arriva alla fine e ci si rende conto di tutto.
Si sorride (o si impreca), stupendosi davanti a una delle migliori storie di Dylan Dog.
O no?

 

 



Andrea Gadaldi

Ford Ravenstock

Ford Ravenstock – Specialista in suicidi (Panini Comics, brossurato, 48 pagine a colori, € 4,00) testi di Susanna Raule, disegni di Armando Rossi

Ford Ravenstock è il fumetto vincitore del Lucca Project Contest 2005, prima edizione del concorso istituito dalla prestigiosa kermesse e dedicato a esordienti o semi-esordienti, il cui premio è la pubblicazione da parte della Panini.

In questo volume facciamo la conoscenza dell’affascinante quanto singolare protagonista, un giovane e depresso aristocratico - quasi un incrocio tra Sherlock Holmes e Oscar Wilde - attratto dalla morte, che per lavoro procura "suicidi su commissione". Un lavoro pulito.

Difficile prevedere un esordio migliore. Ford Ravenstock è un fumetto divertente, caratterizzato da dialoghi brillanti e da battute memorabili, scritto con una bravura e un mestiere che non ci si aspetterebbe da un esordiente.
I disegni, debitori sia della ligne claire francese che di un certo stile indipendente americano, sono perfetti per rendere l’atmosfera giallo-noir della vicenda.
La trama, piuttosto elaborata e molto ben orchestrata, si rivela più che all’altezza dell’intrigante idea alla base del fumetto e lascia chiaramente intendere che le vicende di Ford e della sua antagonista, la detective Moore, sono solo all’inizio.

Ci auguriamo che la Panini voglia dare la possibilità a questi bravi autori di continuare con la loro opera.



Andrea Cassola
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