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Redazione Comicus

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Demian 11

Demian 11 – Vite spezzate (Sergio Bonelli Editore, brossurato, 128 pagine in b/n, € 3,00) testi di Pasquale Ruju, disegni di Busticchi & Paesani

Eroi carcerati, sbarre fredde, chiavi stridenti, acciaio ai polsi. In una parola: carcere. Un luogo al di fuori del mondo, eppure così vicino a noi e che forse proprio per questo, da sempre, ha affascinato la letteratura.

Adesso tocca a Demian. Pasquale Ruju non poteva non ambientare un episodio della sua miniserie noir in carcere. Ecco quindi Vite spezzate dove il biondo chevalier entra in un penitenziario per parlare con un detenuto particolare: un ex-poliziotto accusato ingiustamente a causa di un dossier nascosto che contiene le prove per incastrare dei poliziotti corrotti.

Una storia anomala, in cui si intrecciano vari temi: il carcere, la droga, la polizia corrotta e, non ultimo, il rapporto tra Demian e la bella Marie Velasco, tanto che il racconto non riesce a esprimere tutto il suo potenziale. Le scene ambientate in prigione si svolgono tutte in luoghi anonimi: il cortile, la lavanderia, la mensa, mentre una sola si svolge in cella.

Non è il carcere d’acciaio, dunque, quello che Ruju vuole mettere in mostra, ma quello fatto di persone vive, con le loro gerarchie e i forti rapporti sociali.

Francesco Amorosino



Andrea Antonazzo

Crisi Infinita 1

Crisi Infinita 1 (Planeta DeAgostini, spillato, 112 pagine a colori, € 4,95) testi di Geoff Johns, disegni di Phil Jiménez

Dopo una lunga attesa, anche i lettori italiani possono entrare nel vivo di quella Crisi Infinita che promette di stravolgere l’Universo DC.
La Planeta DeAgostini ha deciso di proporre l’evento attraverso quattro albi mensili.

La confezione è ottima, ma è un peccato aver optato per la spillatura piuttosto che per la brossura: quest’ultima avrebbe attribuito agli albi la giusta rilevanza editoriale.

Geoff Johns e Phil Jiménez prendono le redini di tutte le più recenti storyline, facendole confluire in un grande affresco corale che affonda le proprie radici nella continuity più radicata della stessa DC Comics.

Al momento si ha l’impressione che si sia voluto costruire un evento talmente mastodontico da aver fatto incrociare trame e situazioni troppo eterogenee tra loro e si presume che non sarà facile gestire un tale intreccio in maniera coesa e credibile.

Lasciano comunque ben sperare le ormai note capacità sceneggiative di Johns, che per il momento ci regala una narrazione dai consueti toni classici, la quale genera a sua volta una lettura densa, variegata, ma purtroppo non adatta a tutti.



Simone Celli

Fantastici Quattro 270

Fantastici Quattro 270 (Panini Comics, spillato, 80 pagine a colori, € 3,00) Testi di Karl Kesel, Roberto Aguirre-Sacasa e Dan Slott, disegni di Lee Weeks, Clay Mann e Paul Smith

Nella testata del fantastico quartetto si comincia a respirare il clima di Civil War attraverso la sua comprimaria d’eccezione, She-Hulk. Dan Slott ci regala una storia dalle atmosfere più serie e riflessive (ma nel finale anche romantiche) rispetto al solito, che però ben rispecchiano lo stato d’animo della protagonista, divisa tra registrazione e ribellione così come tra il suo duplice ruolo di supereroina e avvocato.

In apertura d’albo troviamo lo one-shot intitolato Una morte in famiglia: una storia fine a sé stessa, giocata sui paradossi temporali che ha però il pregio di raccontare e ribadire lo splendido rapporto fraterno tra Sue e Johnny. Meritevoli di nota i disegni di Lee Weeks. Infine con questo numero chiude i battenti la serie 4 con un’ultima storia in cui Roberto Aguirre-Sacasa si vede costretto a tirare frettolosamente le fila delle trame lasciate in sospeso, regalandoci comunque una piacevole lettura che pone le basi per l’imminente crisi familiare che colpirà il quartetto nei prossimi numeri.

 

 

 



Simone Gazzani

Pinocchio

Pinocchio – Storia di un bambino (Pavesio Editore, cartonato, 64 pagine a colori, € 17,00) testi e disegni di Ausonia

Prendete il capolavoro di Collodi e ribaltatelo.
Pinocchio è stato creato di carne e tutti sono dei burattini.
Non è necessario sapere altro per inoltrarsi in questo mondo completamente trasformato e finto, rovinato e perverso. Ogni elemento del libro viene preso, analizzato, fagocitato e risputato dopo essere passato in un crogiolo surreale e mescolato con urla di pura quotidianità dolorante.

L'attenzione di Ausonia per i personaggi, per le loro espressioni marcescenti e nervose e per lo sporco che li circonda, per il flaccidume che ricopre Pinocchio come essere “vivo” e decadente, per la lussuria della Fata Turchina dietro un corpo scolpito nella mezza età sciupata, rendono davvero angoscianti i dialoghi che si frappongono tra le parti in gioco. L'atmosfera quasi fiabesca, ma disincantata e statica, diventa quindi il fondo teatrale e distaccato di un intreccio fatto di violenza e menzogne in cui tutto sembra pilotato, in cui tutto sembra portare semplicemente ad una fine inevitabile senza dubbio poco rassicurante e prosaicamente felice.

Un'opera poetica ma viscerale, malinconica ma forte, viva ma densa di paure. Come una parabola della vita e del mondo distorta in uno specchio in frantumi.



Andrea Gadaldi
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