Scrivere è un piacere per tanti, ma sono in pochi a farne davvero una professione. L’editoria vive di una selezione (poco) naturale, si muove seguendo leggi tutte sue. Ma a fianco delle regole e dei meccanismi di questo mondo tanto ambito quanto lontano, ci sono i piccoli momenti di tutti i giorni. Delusioni, successi. Affronti, confronti.

Perché il mio libro non è accanto alla cassa? è una summa di quegli istanti, di quelle scene quotidiane così dolci ma, a volte, così amare. Con un tratto un po’ graffiato e un po’ frammentato, Peter van Straaten mette le sua firma su una galleria di disegni e didascalie incentrata sulle tante croci e sulle tante delizie dell’essere scrittori. Una raccolta di vignette sull’arte della parola e sul sogno di vedere le proprie pubblicate da qualche parte. Che mostra frangenti del prima, del durante e del dopo di una passione che, ogni tanto, riesce pure a trasformarsi in un lavoro vero.

Escono in Italia in un unico volume i due annual dedicati a Ultimate Capitan America e Ultimate Hulk.

Più che a Capitan America però, il primo Annual è dedicato a Pantera Nera, e mostra ufficialmente la sua nascita nell'Universo Ultimate, dopo la sua prima apparizione nella terza stagione di Ultimates. Le due storie "Il figlio preferito - L'origine di Pantera Nera" e "L'addestramento" sono più che buone dal punto di vista grafico, il personaggio di T'Challa è ben caratterizzato anche se la sceneggiatura e i dialoghi non sono nulla di memorabile.

Soddisfa di più "Senza camicia, senza scarpe, senza calzino: niente servizio!", racconto nel quale Power Princess, dello Squadrone Supremo, cerca di arginare la furia di Hulk. La storia si limita a offrire una sana scazzottata accompagnata da battute brillanti, ma riesce più che bene nel suo essere un sano divertissement. L'improbabile accoppiata di protagonisti interagisce in modo sorprendentemente azzeccato, giungendo allo spassoso e assurdo finale.

Il sindaco di New York (nonché ex-supereroe) Hundred si reca a Roma per incontrare il Papa, diventando inconsapevole pedina di un macchinoso piano per assassinare il Pontefice.

Nel settimo volume di quello che è uno dei titoli più interessanti del panorama editoriale americano, l’autore Brian K. Vaughan accantona temporaneamente i temi politico-urbani della serie per concentrarsi sull’annosa contrapposizione scienza/religione e conoscenza/fede. Ma l’incontro tra Hundred e il Papa, con tutti gli spunti che potevano derivarne, lascia delusi i lettori risolvendosi in maniera superficiale ed affrettata rispetto alle premesse.

Un’occasione mancata per una riflessione pragmatica, con una trama povera di spunti di riflessione, che comunque si lascia leggere grazie ai consueti dialoghi brillanti, i toni realistici, la caratterizzazione del protagonista (eroe ingenuo e brillante) ed i flashback supereroistici che danno il giusto apporto di azione.

 

Splendidi, come sempre, i disegni morbidi ed espressivi di Tony Harris.

Dopo Scalped e i lavori per la Marvel, Jason Aaron è velocemente diventato un autore “hot” anche in Italia. Planeta DeAgostini non poteva quindi scordarsi del primo lavoro da lui pubblicato per casa DC.

Cugino del veterano del Vietnam nonché scrittore Gustav Hasford, le cui opere hanno ispirato Full Metal Jacket, Aaron prende a sua volta ispirazione e si cimenta proprio con una storia sul 'Nam.

I protagonisti sono il marine Billy Everette ed il vietnamita Vo Bihn Dai, di cui ci vengono mostrate motivazioni e modalità di coinvolgimento in guerra, e come tutto ciò si evolve finché le loro strade si incontrano tragicamente.

Il segno distintivo di Aaron, ossia la crudezza ed essenzialità della narrazione, la fa da padrone anche in quest'opera, condita però da alcuni elementi visionari che fanno da grottesco contraltare.

Da apprezzare inoltre le efficaci tavole di Cameron Stewart così come i colori di Dave Mc Caig.
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