Kobato è una giovane ragazza che, nonostante l'aspetto normale, è un essere giunto nel nostro mondo per imparare gli atteggiamenti umani in diverse circostanze e per curare il cuore ferito delle persone che soffrono. Non è ben chiara quale sia la natura di Kobato e quale sia il suo reale obiettivo (si accenna solo a un posto in cui andare, anche se non sappiamo quale sia), aspetti che probabilmente saranno sviluppati in futuro, sperando che le autrici non posticipino troppo le spiegazioni. A vigilare sul suo operato c'è Ioryogu, un pupazzo a forma di cane che in un paio di scene lascia intendere di celare dietro quel buffo aspetto un passato complesso.

Il volume è stato distribuito esclusivamente a Lucca Comics '09 anche in una variant edition che, a 1,90€ in più, propone una diversa copertina, una sovraccoperta trasparente e 10 pagine di illustrazioni a colori stampate su cartoncino.
Un albo leggero basato quasi totalmente sull'ingenuità della protagonista e sulle situazioni comiche che ne derivano, in attesa che la serie acquisisca più sostanza quando la trama inizierà davvero a decollare.

È ormai diventata fissa la presenza in italia di Moyoco Anno, che stavolta approda in fumetteria con una raccolta di storie brevi, ognuna delle quali traccia un profilo di una giovane donna in bilico tra crisi e cambiamento nella vita affettiva o lavorativa.

Si tratta di fumetti che vengono dal periodo iniziale della carriera dell'autrice e si nota che ancora non c'è la maturità, né a livello di disegni né a livello di trama, mostrata su Tokyo Style.
I disegni infatti sono perlopiù grezzi e abbozzati, mentre le storie dei vari racconti risultano un po' incerte nello sviluppo.
Nonostante questo, ogni episodio porta con sè un messaggio forte e chiaro, raccontato attraverso personaggi femminili mai banali e a tutto tondo.

Un'intelligente lettura al femminile che potrà intrigare anche il pubblico maschile interessato ad uno sguardo inedito sull'universo in rosa.

Batman è morto! Ma dimenticate Crisi Finale, scordate Batman R.I.P., questa è una storia fuori dagli schemi e dalla continuity, è una storia assoluta, in ogni senso. Neil Gaiman torna a scrivere comics grazie all’amore indissolubile per un’icona intramontabile del fumetto mondiale.

In queste poche pagine l’insigne scrittore britannico riesce a catturare l’incanto e l’affetto che nutre per questo personaggio, offrendo citazioni di alcuni dei più grandi autori della storia DC.
Andy Kubert è magistrale e parimenti grandioso nel tributo, impersonando il tratto di disegnatori storici del Cavaliere Oscuro: Bob Kane, Jim Aparo, Neal Adams, Frank Miller e molti altri.
Il volume della Planeta (che questa volta è riuscita a storpiare il titolo originale!) è impreziosito da alcuni degli schizzi e delle bozze preparatorie.

Chi si è sempre domandato incredulo, scettico o sarcastico perché i supereroi muoiano per poi rinascere, troverà in queste pagine straordinarie una risposta universale.

Ann non accetta che i suoi genitori siano separati. Convinta che per riavvicinarli sia necessario essere la preferita di entrambi, si comporta e si veste in modo totalmente diverso a seconda del genitore presso cui si trova. Maschiaccio con la madre in carriera a New York, dolce damina con il padre proprietario di un ranch in Texas. Cerca inoltre continui motivi per farli incontrare forzatamente, incurante della sua stessa sicurezza e della sua vita privata. E rischiando di non comprendere più chi ella sia veramente.

Uno shojo piacevole a leggersi, dallo stile grafico e narrativo tipico dell’autrice di Candy, con grandi occhi, abiti e pettinature molto curati e ampi momenti introspettivi. In parecchi tratti forzato per quanto riguarda gli espedienti della protagonista. Interessanti gli spunti di riflessione sulla psicologia dei figli di genitori separati, che non risultano mai banali.