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Redazione Comicus

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Powers 7

Powers 7 - Per sempre In ognuno dei sei volumi usciti finora di Powers avevamo seguito le indagini di Christian Walker, alle prese con omicidi o altri crimini che coinvolgono esseri straordinari dotati di superpoteri; ogni caso era autoconclusivo e l'autore si limitava a fare brevi riferimenti ad eventi o personaggi già visti in cicli precedenti, ma si percepiva che il protagonista aveva un passato strettamente legato ai supereroi nonostante fosse qualcosa solamente accennato.

Questo "Per Sempre" fa finalmente la luce sulle origini di Walker e sugli avvenimenti che lo hanno poi portato ad entrare a far parte della polizia; si tratta di una storia sorprendente che costruisce una mitologia di ampio respiro, introducendo personaggi e caratteristiche che probabilmente rivedremo anche nel proseguimento della serie, dando vita d'ora in poi a una continuity più serrata.

Graficamente la serie continua a presentare disegni interessanti, sperimentando spesso nuove strutture nella composizione della tavola e giochi di luce e ombra che riescono in ogni occasione ad infondere un'atmosfera suggestiva alle scene.


Carlo Alberto "Deboroh" Montori

Capitan America – Marvel Collection n.1

Capitan America – Marvel Collection n.1Il rilancio editoriale italiano di Capitan America continua con questa nuova collana di ristampe che segue il suo recente Marvel Masterworks.

Ad un prezzo di copertina accessibilissimo, l’albo ripropone 12 episodi pubblicati sull’antologica Tales of Suspense, dal 1966 in poi. Si tratta di storie amatissime dalla prima generazione di lettori Marvel, pubblicate in Italia dalla mitica Edizioni Corno nel 1973, che agli occhi dei più giovani potrebbero apparire datate e forse ingenue nell’impostazione narrativa, nonché ridondanti nei dialoghi, spesso monologhi per fare il punto della situazione. Eppure esse sono la prova delle versatilità e creatività di uno Stan Lee capace di condensare in episodi di 10 pagine vere e proprie saghe supereroistiche (il Teschio Rosso, il Cubo Cosmico, l’Adattoide…), immortalate dal moderno e dinamico estro visivo del grande Jack Kirby.

Ulteriore chicca del volume è la sua veste grafica vintage, che riprende tanto il logo quanto il look “d’annata” delle testate Corno: un bel tuffo nel passato per i lettori più maturi, mentre per i nuovi è l’occasione di riscoprire un pezzo di storia del fumetto americano.


Paolo Pugliese

Il Grande Diabolik 2-2010

Il Grande Diabolik  2-2010Merita approvazione e riconoscimenti senza riserve questo numero de Il Grande Diabolik: Giù la maschera!.  La seconda volta in quasi quarant’anni, spiega Mario Gomboli nell’introduzione, di un Diabolik policromatico, ma allo stesso prezzo degli altri speciali. Nella fortunata, sfrenata corsa ai colori (si pensi a Dylan Dog o Tex), il Re del Terrore non sfigura.

Per i puristi Diabolik potrà essere solo in bianco e nero, ma quella calzamaglia blu notte è magica, magnetica. Il colore è tuttavia sobrio ed elegante, come il tratto di Emanuele Barison per una storia ancora una volta semplice ed irresistibile. Lo spunto è un lontano numero di Diabolik del 1974 ed una macchina in grado di riconoscere le maschere ed i camuffamenti del protagonista, una dimostrazione di continuity esemplare, grazie anche all'iniziativa pregevole di raccogliere suggerimenti e idee dai lettori per nuove storie.

La vicenda sviluppata da  Tito Faraci  è sempre avvincente, i colpi di scena e le evoluzioni del racconto sono divertenti e riuscitissime, la trama invulnerabile, come il personaggio che esalta.


Francesco Borgoglio

Batman 36

Grant Morrison e Frank Quitely, dopo aver ridefinito l’immagine dell’Uomo D’Acciaio in All Star Superman, hanno il compito di rilanciare il dinamico duo, Batman e Robin, coppia supereroistica per eccellenza del secolo scorso.

E proprio dalle atmosfere anni ’60 del telefilm “Batman”, che ha impresso le imprese del duo nell’immaginario collettivo, che Morrison fissa il punto di partenza per Batman and Robin. Ma a parte qualche elemento trash e nemici grotteschi, qui si respira un'atmosfera cinica condita da complesse sfumature e caratterizzazioni psicologiche ben lontane dal celebre serial TV. Inoltre, il duo ha le stesse maschere ma volti differenti: Batman è ora Dick Grayson, il primo Robin “promosso”, mentre il nuovo ragazzo meraviglia è Damian Wayne, figlio del primo Uomo Pipistrello.
Una coppia mal assortita insieme per forza.

Le tavole di Quitely, come le sue trovate grafiche nell’utilizzo fantasioso delle onomatopee, sono spettacolari. Ottimo anche Philiph Tan che disegna il primo di tre capitoli del secondo ciclo della testata che riporta in scena Cappuccio Rosso.


Gennaro Costanzo
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