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Redazione Comicus

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Beppe & Co.

Tutto il lato irriverente e dissacratorio di Benito Jacovitti è racchiuso, senza freno alcuno, nel volume edito da Nicola Pesce e che raccoglie tavole e vignette umoristiche a cavallo fra il 1974 e il 1975.

Un Jacovitti nel pieno della sua maturità, quindi, e libero di far sfogo a tutta la sua verve lontano dai vincoli del fumetto per ragazzi. In Beppe & Co., oltre all’ampia sezione dedicata a questo personaggio minore dell’autore originario di Termoli, troviamo una selezione di tavole autoconclusive in cui decine di personaggi danno vita a esilaranti gag basate su giochi di parole, giochi visivi e battute fulminanti in cui corna, donne prosperose e mariti succubi, piedi e uomini mozzati, la fanno da padrone e dove il cinismo e la cattiveria non lasciano spazio alcuno al buonismo.
Nelle tavole e nelle vignette di Peppe, invece, oltre all’humor nero, spesso prevale un umorismo surreale, con trovate visive e umoristiche geniali.

Un volume che mette in mostra un Jacovitti puro, quello umoristico, e che vanta un’interessante prefazione di Gianni Brunoro ed un’ottima cura editoriale.


Gennaro Costanzo

Bianca 2

Bianca 2 Fumetto amatoriale autoprodotto, Bianca aveva esordito nel 2008 con un breve albo di una trentina di pagine; il successo di quel primo numero ha consentito il proseguimento della serie con questo secondo volume che presenta il doppio delle pagine rispetto al primo.

La protagonista assoluta del primo volume è la ragazzina che dà il nome al fumetto, muta e fortemente legata all'ambiente circostante; questo stretto contatto con la natura si perde con l'arrivo in una cittadella, dove un gruppo di animali antropomorfi rubano la scena, impegnati in una missione al centro di una vicenda non del tutto chiara.

Anche l'assoluta mancanza di dialoghi viene qui sminuita dalle parole dei nuovi personaggi: si raggiunge così un bizzarro equilibrio in cui la presenza di testi limitati in modo innaturale rende macchinosa la lettura, con più passaggi della trama abbastanza incomprensibili.
Inoltre, i bei disegni apprezzabili nelle pagine di più ampio respiro, perdono spesso di efficacia a causa di organizzazione della tavola non ottimale o con un eccessivo numero di elementi in poco spazio.


Carlo Alberto "Deboroh" Montori

Continua… 1

Continua… 1Una nuova rivista gratuita e con periodicità mensile per una formula singolare: DTE propone 3 storie a puntate per numero, ma le ultime 8 tavole di ognuna di queste saranno disponibili solo su volume monografico.

Un magazine – con tanto di redazionali ben confezionati – per saggiare tavole disegnate con buona professionalità dallo stesso autore-editore insieme a uno staff di giovani laboriosi e firme del comicdom italico in attesa di consacrazione.
In questa prima uscita sono presenti storie di generi e atmosfere differenti: dal supereroistico tricolore “Aquila” all’avventuroso e atipico western “Grimorius”, passando per la gradevole detective story di “Debbie Dillinger”.

In più il gradito bonus della prima apparizione italiana dell’Uomo Mascherato a corredo di una scheda su Lee Falk.
Alcune cose sono da registrare (in “Grimorius” la qualità di disegni e lettering è piuttosto altalenante), la risoluzione bassa delle tavole a fumetti è una scelta non felicissima, il numero di pagine non consente una visione approfondita dell’insieme, ma è un progetto da seguire comunque con attenzione.


Giovanni La Mantia

Valter Buio 7

Valter Buio 7 – Vita in tempo di guerra L'incontro tra lo psicanalista dell'aldilà creato da Alessandro Bilotta e lo squinternato scrittore Cornelio Bizzarro nato dalla mente di Carlo Lucarelli produce un albo commovente e ben confezionato dall'ispirato autore capitolino, supportato dai pennelli di un Francesco Bonanno bravo a cogliere lo spirito della storia illustrandola senza fronzoli, aiutato in conclusione d'opera da Ivan Vitolo.
Un team up anomalo, dove i supposti protagonisti lasciano spesso il campo ai fantasmi della mente di un ragazzino ricco di fantasia che, grazie a Cornelio, chiede indirettamente aiuto a Valter Buio.

Il tema portante è quello della crudeltà e dell'ingiustizia delle conseguenze inflitte a chi è stato privato dell'affetto di persone care decedute in territori di guerra nell'esercizio di missioni di pace.

Il coinvolgimento del lettore è totale perché personaggi con una carica umana rilevante (Valter, il ragazzino, il padre) vengono messi di fronte all'inevitabile realtà con uno stile narrativo avvolgente, capace di toccare le corde senza mai sfiorare il patetico.
Lettura consigliata.


Giovanni La Mantia
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