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Peter David torna a scrivere X-Factor per X-Men Legends

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Come vi avevamo riportato qualche mese fa, la Marvel ha lanciato una serie dal titolo X-Men Legends che vedrà autori storici dei mutanti scrivere storie ambientate nel passato - e in continuity - per risolvere misteri e trame rimaste in sospeso.

Dopo Fabian Nicieza e Louise Simonson, a luglio il numero 5 della testata vedrà il ritorno di Peter David sui personaggi di X-Factor insieme all'artista Todd Nauck. Il duo racconterà una vicenda inedita che si svolgerà fra gli storici albi X-Factor #75 e #76.

"I mutanti hanno preso degli ostaggi e X-Factor se ne sta assumendo la colpa!" riporta la sinossi della Marvel. "Ma prima che il giudizio venga emesso per Polaris, Havok, Wolfsbane, Forzuto, Quicksilver e l'Uomo Multimplo, Val Cooper e X-Factor prenderanno la parola! Ma chi sta dicendo la verità, e cosa è successo davvero all'ambasciata di Lettonia? Tutto ha un senso... da un certo punto di vista."

"X-Factor sono miei vecchi amici, e sono stato felice quando la Marvel mi ha dato l'opportunità di rivisitarli", dice David. “Devo ammetterlo, ero un po' preoccupato visto che sono passati così tanti anni. Ma nel momento in cui ho iniziato a scriverle, è stato come se il tempo non fosse mai passato".

Di seguito le due copertine di Todd Nauck per X-Men: Legends #5 in uscita il 21 luglio.

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La Marvel annuncia una nuova serie di X-Factor

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La Marvel ha annunciato (via Polygon) una nuova serie a fumetti di X-Factor all'interno del rilancio mutante Dawn of X. La nuova testata sarà scritta da Leah Williams e sarà disegnata da David Baldeon e uscirà ad aprile.

Il team di eroi vede come protagonisti Northstar, Eye Boy, Rachel Grey, Prodigy, Polaris e Daken che indagheranno su alcuni mutanti scomparsi a causa dell'organizzazione The Five, specializzata nella resurrezioni dei mutanti.

Di seguito la cover del numero 1 di X-Factor e le prime tavole diffuse in bianco e nero.

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La Nuovissima X-Factor 1 (X-Men Deluxe 231)

Nel numero 231 della collana antologica X-Men Deluxe, la Panini inizia la pubblicazione italiana dell’attesa X-Factor di Peter David e Carmine Di Giandomenico, con i suoi primi 6 numeri pubblicati in un’unica soluzione monotematica. Polaris, Gambit, Quicksilver e Danger compongono la nuova incarnazione del team mutante, la quarta per essere precisi, nonché la terza firmata da David. Lo sceneggiatore newyorkese ha dimostrato negli anni un notevole affetto per questa testata, ideando in passato due apprezzate e differenti declinazioni del gruppo rispetto agli status di altre formazioni con la X. Se, infatti, nella famosa gestione degli anni ’90 con i disegni di Larry Stroman, X-Factor era stato trasformato in un team governativo e poi, in anni più recenti, in un’agenzia privata di investigazioni, adesso David ne propone una nuova veste: il gruppo aziendale, sponsorizzato da una multinazionale chiamata Serval Industries. Il giovane uomo d’affari Harrison Snow ne è il proprietario ed assume Polaris e i suoi compagni per missioni ufficialmente umanitarie. Ma in realtà, dietro la facciata filantropa dell’iniziativa di questa compagnia, si nascondo interessi ben diversi e ambigui.

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Potremmo definire questo volume un buon inizio, promettente ma non fulminante. O almeno non ancora. È notoriamente risaputo come David sia uno scrittore che dà il suo meglio soprattutto nelle lunghe distanze e questi primi numeri sembrano fungere da semplice “riscaldamento” in vista di cose a venire. Nonostante, infatti, la lettura gradevole delle singole storie, non c’è ancora quel “graffio” virtuosistico di prosa e inventiva narrativa alla quale David ci ha ampiamente abituato nel corso di oltre 30 anni di carriera. Questa prima saga ha quasi una funzione d'introduzione, presentando i personaggi e descrivendo lo status quo di un gruppo non consolidato e poco coeso, infine, definendo le linee guida dei rapporti interpersonali tra i protagonisti. I singoli episodi, oltre alla formazione e i primi passi del team, sono incentrati su tre singole missioni, le cui conseguenze hanno degli strascichi che David non lascia in sospeso, ma ne utilizza i relativi incipit inserendoli nella narrazione stessa senza discontinuità, arricchendola e costruendo l’architettura degli eventi futuri della serie.

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Inoltre, sono presenti elementi concettuali cari allo sceneggiatore come quel corollario di dinamiche spigolose e potenzialmente esilaranti all’interno di un super gruppo assai disfunzionale, i cui componenti sono contraddistinti più dalle loro peculiarità caratteriali che dai poteri in sé, il cui uso è assolutamente subalterno agli stati d’animo e alle difficoltà esistenziali. Su quest’ultimo fattore David basa l’intera caratterizzazione di Lorna Dane, Polaris, i cui problemi di equilibrio mentale vengono usati tanto a fini drammaturgici quanto ironici, con gag fisiche e dialettiche sul suo stato di bomba ad orologeria. La presenza di Polaris e di Quicksilver traccia quasi un ritorno alle origini della prima X-Factor di David, della quale erano membri fondatori, ma il velocista viene narrato con un’evoluzione caratteriale non da poco: non più algido o perennemente annoiato, ma ironico, ambiguo, sarcastico, proattivo. Un ritratto che, pur mantenendosi coerente rispetto al passato, getta una luce diversa sul personaggio che David ha saputo raccontare come nessun altro prima e dopo di lui. Infine c’è la coppia formata da Gambit e Danger, con il primo che appare come al solito irriverente e sfrontato, ma l'autore riesce con pochi elementi a scavare nel personaggio dandogli un’inedita profondità, responsabilizzandolo e al tempo stesso fornendogli dei dubbi sulla direzione da prendere nella sua vita. La seconda, Danger, è un personaggio assai complesso da gestire per il suo ego artificiale passivo-reattivo e soprattutto per la sua apparente assenza di emotività, sulla quale lo scrittore apre uno spiraglio, con un inizio di ricerca su sé stessa ed un rapporto potenzialmente molto interessante con Gambit, in merito al quale, David si diverte, anche con giochi di parole, a replicare la famosa sequenza con Havok e Wolfsbane ai limiti dello stalking vista nel 1992 in X-Factor (vol.1), numero 74.

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E dunque, una brillante descrizione dei rapporti interpersonali tra i protagonisti, che lo sceneggiatore (e qui il graffio c’è, eccome) cesella con dialoghi ben scritti e frizzanti, completa il quadro del suo lavoro, non ancora ai livelli delle aspettative dei lettori, ma comunque superiore alla media. Un risultato, per ora, più che discreto anche grazie alle incredibili matite del nostro Carmine Di Giandomenico. Il disegnatore italiano, oltre ad aver creato il look delle eleganti uniformi “aziendali” di X-Factor, offre una prova artistica di altissimo livello, concependo tavole dettagliatissime e al tempo stesso fluide e raffinate. Scorrendo le pagine, non si possono non notare la finezza e le rifiniture dei disegni, con ottime soluzioni grafiche per inquadrature e postura dei personaggi, nonché di design per quanto riguarda tecnologia e scenari di interni. Una prova resa ancor più rilevante e preziosa perché comprensiva di matite, chine, scale di grigio ed effetti di luci, che Di Giandomenico ha realizzato nonostante i tempi ristrettissimi di produzione di un albo Marvel.
In sintesi, per rapporto qualità-prezzo, questo volume appare una lettura intrigante e sostanziosa.

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All New X-Factor: Peter David commenta la chiusura delle serie

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Lo scrittore Peter David è stato fautore di uno dei cicli più belli e longevi alla guida di X-Factor. Meno di un anno fa vi abbiamo anticipato la nascita di una nuova serie, All-New X Factor, curata dallo stesso autore, affiancato dal nostrano Carmine Di Giandomenico.
 
Nei giorni scorsi BleedingCool ha rilanciato la notizia che la serie avrebbe chiuso i battenti con l’uscita del numero 19. Non si è fatta attendere la risposta un po’ piccata dell’autore sul proprio blog personale.
 
"Questo non è un segreto, perché l’ho già annunciato allo scorso Dragon * Con, ma Bleedingcool l’ha annunciato in maniera errata, affermando che X-Factor chiuderà con il numero 19. Il che non è vero. Chiuderà col 20”.
 
David ha anche aggiunto che la cancellazione non ha nulla a che fare con il passaggio di Quicksilver nelle fila degli Avengers.
 
"No, [il fumetto viene annullato] perché non sta vendendo abbastanza” ha scritto laconico."Tutto quello che ho fatto è stato scrivere una serie che ha ottenuto tonnellate di recensioni positive, e credo che sia abbastanza per incoraggiare la gente a comprarlo quando uscirà nei negozi, ignorando il fatto che le serie vengono cancellate quando fai così".

A dispetto delle impietose leggi di mercato, i fan di X-Factor hanno lanciato una campagna chiamata #SaveANXF per evitare la chiusura anticipata della serie.

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