Nel 1995 Top Cow lanciava Witchblade, che è divenuto rapidamente il suo titolo di punta, uno dei pochi nuovi personaggi a superare i 100 numeri, ad avere un film d'animazione e una serie live-action.
Proprio oggi, 20 anni dopo, la serie giunge al termine con l'uscita del #185, numero doppio speciale in cui numerosi artisti sono tornati per salutare Sara Pezzini in grande stile: lo scrittore di lunga data Ron Marz e alcuni dei più grandi disegnatori cresciuti in Top Cow, come Stjepan Sejic, Nelson Blake I e Randy Green.
Il numero finale risolve il ritorno di Sara a New York, la sua relazione con Gleason e la sua ricerca di un portatore degno cui consegnare l'artefatto.
Per questa occasione speciale, Newsarama ha sentito Marc Silvestri e Brian Haberlin, co-creatori della serie e Ron Marz, autore del suo "rilancio" per ripercorrere il passato della serie, dalla sua nascita alla sua evoluzione e maturazione.
"All'epoca Shi e Lady Death vendevano come il pane", ha detto Haberlin parlando della creazione del personaggio. "Witchblade è nata dall'ambizione di poter semplicemente 'fare di meglio' e noi abbiamo deciso che avremmo avuto la nostra bad-girl. Non che lei sia 'cattiva', ma, all'epoca, questo è il termine che venne usato". "Qual era il suo lavoro, chi erano i suoi amici. Non solo super-poteri, ma anche cosa sarebbe successo nell'arco di 10, 20 numeri e oltre".
"Abbiamo voluto realizzare una versione aggiornata della leggenda di re Artù, ispirandoci ad Excalibur", ha detto Marc Silvestri. "Avevamo Mike Turner, un ragazzo che tutti avrebbero presto riconosciuto come incredibile talento, e stavamo cercando un progetto per lui e allo stesso tempo un personaggio femminile."
"Non aveva senso creare un altro Uomo Ragno" ha detto Silvestri " per cui eravamo sempre alla ricerca di qualcosa di diverso. Il mercato era in movimento e ognuno era alla ricerca del prossimo grande colpo."
"Abbiamo lanciato questa sfida che inizialmente non eravamo sicuri a cosa potesse portare".
Ma Witchblade funzionò, diventando il più venduto dell'anno e uno dei più importanti nuovi personaggi creati nei fumetti americani negli ultimi 25 anni.
Sebbene Top Cow abbia pubblicato per anni Cyber Force, Silvestri ha detto che Witchblade è stato il "nuovo inizio" di cui Top Cow aveva bisogno.
"Volevo costruire un universo basato sulle cose con cui sono cresciuto, cioè sci-fi, horror e fantasy. Ispirandoci alla leggenda arturiana, avevamo ora questo Witchblade, questo artefatto che può essere fatto risalire all'origine del tempo".
In virtù di questa origine a più livelli e del potenziale che offriva, Silvestri spiega come Witchblade sia diventato, per il futuro di Top Cow, il fondamento che Cyber Force non è mai stato.
Quindi si arriva a "The Darkness", "un potere senza tempo" dice Silvestri "che è divenuto il naturale antagonista per Witchblade."
Un personaggio che ha conferito alla serie un nuovo tono e un nuovo spessore, come affermato anche da Ron Marz, arrivato su Witchblade nel 2004.
"In senso più ampio, io penso che Witchblade e Darkness abbiano dato alla compagnia un'identità che la distingue da molti editori. Tutti gli altri stavano lavorando sui supereroi e Top Cow invece è andata in una direzione "sovrannaturale/criminale" ha detto Marz "Si trattava di qualcosa di differente per l'epoca."
"È anche degno di nota il fatto stesso che Witchblade sia stato un fumetto con protagonista femminile pubblicato per 20 anni. Se oggi è una cosa abbastanza comune, Witchblade è stato a lungo uno dei pochi titoli a protagonista femminile ad essere pubblicato su base mensile".
Anche se la mania delle "bad girls" andava e veniva, Sara Pezzini e Witchblade sono sopravvissute e cresciute, nonostante qualcuno abbia visto connotazioni negative nel personaggio.
"In superficie tu vedi un bikini striminzito di metallo, che per qualcuno può essere un problema" ha detto Haberlin.
"È strano pensare che la gente abbia potuto vedere solo l'aspetto 'cheescake'" ha detto Silvestri, che però ammette "Riguardo quel lavoro e, sì, magari poteva essere un po' meno sfrontato. Avevamo bisogno di fare colpo".
Ma poi prosegue "Nella parte centrale, tuttavia, la serie ha messo al centro Sara Pezzini, che è stata un protagonista femminile incredibilmente forte. L'avevamo impostata come un comune essere umano, ma si è rivelata un super-eroe."
Ron Marz dice in merito "Sicuramente c'è stato un periodo, nella storia della serie, in cui mettere Sara all'interno del bikini del Witchblade è sembrato l'obiettivo principale". "Una volta che la reputazione è consolidata nella mente dei lettori, è difficile cambiarla, anche se la realtà del momento è ormai differente. Se si cercano su Google immagini di Witchblade, si trovano ancora immagini di 20 anni fa".
Come scrittore di Witchblade, Marz ha sempre avuto le idee chiare sulla serie e sulla caratterizzazione del personaggio.
"È stato uno dei miei obiettivi quando ho inizialmente assunto il titolo. Volevo che il pubblico si interessasse a Sara come personaggio e fosse pienamente coinvolto nella sua vita" ha detto Marz "Voglio dire, quando ho preso la serie, ho detto a Top Cow che non avevo nessun interesse a scrivere storie che fossero pretesti per togliere i vestiti a Sara. Loro mi hanno detto, e me lo dicono ad ogni occasione, di raccontare le storie che voglio raccontare."
Quindi conclude sull'argomento "Ho imparato che non puoi badare a ciò che la gente pensa, anche se sai che la loro impressione è completamente sbagliata. Tu devi solo raccontare le storie al meglio che puoi".
Dopo 20 anni e più di 200 numeri contando anche spin-off e one-shot, per Brian Haberlin Witchblade è un personaggio che continuerà ad esistere, anche se la serie è finita.
"Io penso che l'essenza di ciò che abbiamo cercato di realizzare all'inizio, un personaggio introspettivo e dotato di un potere che è a volte buono, a volte non molto buono, sia qualcosa di unico" spiega Haberlin. "Molte sfumature di grigio con Witchblade. Puoi andare ovunque con lei... Possessori passati, futuri, ci sono tonnellate di storie che possono essere raccontate. L'idea iniziale aveva un po' di Doctor Who, nel senso che ci possono essere e ci sono stati diversi personaggi che hanno avuto a che fare con la benedizione e la maledizione del Witchblade."
Marz ha affermato che non avrebbe lavorato così a lungo sulla serie, come ha fatto, se non avesse sentito che il personaggio e il concept fossero "bene adatti" per lui.
"Credo di avere scritto più storie di Sara rispetto a qualsiasi altro personaggio, con la possibile eccezione di Kyle Rayner se contiamo mini-serie, annuali e simili" ha detto l'ex scrittore di Lanterna Verde. "Sono orgoglioso di quanto i miei disegnatori e io siamo stati capaci di realizzare con Witchblade. Mi piace pensare che abbiamo lasciato sia Sara che il Witchblade in condizioni migliori di quando li abbiamo presi in mano. Il nostro obiettivo è stato sempre quello di rendere Sara il più interessante e reale possibile, sia che indossasse il Witchblade oppure no".
In gallery un'anteprima di Witchblade #185.