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Arriva per Panini Mickey e l’Oceano Perduto di Denis-Pierre Filippi e Silvio Camboni

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Esce domani per Panini Comics il primo volume della collana di graphic novel internazionali della Disney. Il primo volume proporrà l'attesa inedito Mickey e l’Oceano Perduto di Denis-Pierre Filippi e Silvio Camboni. Trovate di seguito tutti i dettagli.

"È in arrivo una collana di graphic novel davvero unica, una serie di titoli che porteranno i lettori in un universo affascinante dai sontuosi disegni, riscoprendo i personaggi Disney più amati sotto un altro punto di vista. Panini Comics porta in edicola, fumetteria e su Panini.it le graphic novel  Disney edite in Francia da Glénat per il mercato d’oltralpe. A dare il via alle pubblicazioni è Mickey e l’Oceano Perduto, una meravigliosa prova d’autore di Denis-Pierre Filippi, con i disegni di Silvio Camboni e i colori di Gaspard Yvan e Jessica Bodart. In quest’opera avventura, azione, umorismo e poesia si uniscono in una graphic novel destinata a entrare di diritto nella Storia del Fumetto.

Mickey e l’Oceano Perduto si apre con un mondo finalmente in pace dopo anni di conflitti. Topolino, Minni e Pippo si dedicano al recupero di preziosi relitti tecnologici, sfidando la concorrenza di Pietro Gambadilegno. Dopo aver risposto a un annuncio, i tre amici mettono le mani su uno strano cubo situato nelle profondità dell’oceano. Non immaginano nemmeno le vere intenzioni del loro mecenate né la portata dei poteri di questo artefatto, a prima vista inoffensivo ma in grado di sovvertire l’esistenza di tutti… Se Denis-Pierre Filippi ha sapientemente dosato un mix di momenti ironici e leggeri a scene più ricche di pathos e suspense, si deve al talento di Silvio Camboni la realizzazione grafica di quell’immaginifica realtà “steampunk” che fa da scenario all’intera avventura. A chiudere il volume, inoltre, una ricca sezione che raccoglie schizzi, bozzetti e altri preziosi materiali inediti di Camboni, commentati dall’autore, che dichiara:“Vedere l’edizione italiana di Mickey e l’Oceano Perduto, un libro per me molto importante, mi rende molto felice; che poi a pubblicarlo sia Panini, l’editore di Topolino, rende il tutto ancora più piacevole e chiude in qualche modo il cerchio intorno alle mie diverse anime professionali”.

Mickey e l’Oceano Perduto è il primo titolo della collana Panini Comics che porterà in Italia le graphic novel firmate da grandi autori con i character Disney inseriti in modi nuovi e alternativi rispetto a come sono stati sempre rappresentati.

Non è mai facile confrontarsi e lavorare con eroi raccontati in decenni di storie, spesso di grande valore e qualità. Personaggi che hanno acquisito uno spessore e un’identità talmente marcati da diventare a volte vere e proprie icone del nostro tempo” commenta Alex Bertani, Direttore di Topolino. “Eppure la progettualità, l’idea forte di questa collana è proprio questa: la volontà e lo sforzo di uscire da una rappresentazione più classica e tradizionale per provare a esplorare nuove atmosfere e nuovi territori. Da sempre apprezzo il coraggio e la voglia di evolversi e sperimentare. Non posso quindi che essere fiero di proporre al pubblico italiano questa iniziativa editoriale”.

Il prossimo appuntamento della collana sarà con Mickey Attraverso i Secoli, di Fabrizio Petrossi e Dab’s, un viaggio nel tempo senza precedenti disponibile a partire da giugno."

Uscita: 6 maggio 2021
Prezzo: € 14,90
Pagine: 64
Rilegatura: Cartonato
Formato: cm 20,5x28
Interni: Colori
Distribuzione: Edicola, fumetteria e online

Mickey e lOceano Perduto cvr

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Star Wars: L'Alta Repubblica #1, recensione: alla scoperta di un'era inesplorata

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Quando ideò l'universo di Star Wars, George Lucas stava dando vita principalmente a una saga familiare, quella degli Skywalker. Ma la sua visione era tanto solida da generare, fin nei minimi dettagli, un background talmente ampio per la sua prima pellicola del franchise, che dal materiale realizzato si attinse successivamente per creare la cosiddetta trilogia prequel.
Da questa scintilla prese vita un universo narrativo molto complesso che poteva essere esplorato in lungo e in largo, nello spazio e nel tempo, non limitandosi dunque alla contingenza spaziale e temporale dei film. Ci pensarono altri autori a ideare nuovi personaggi, nuovi luoghi e nuove epoche in quello che venne definito l'universo espanso e che si declinava in fumetti, libri, videogiochi e altro.

L'acquisizione della Lucasfilm da parte della Disney fece decadere tutto l'universo narrativo esterno ai film (eccezion fatta per la serie Star Wars: The Clone Wars), e questi prodotti vennero etichettati come "Legends". Gli stessi film della trilogia sequel proseguivano il racconto degli Skywalker puntando sui personaggi tanto amati e noti al grande pubblico. Con la volontà di offrire sempre più prodotti a marchio Star Wars, la Disney ha messo in cantiere nuovi film, serie tv live-action e animate, fumetti e libri. In alcuni casi si continuerà a vagare nei dintorni delle epoche, dei luoghi e dei personaggi narrati nei 9 episodi della saga principale, ma la volontà di battere nuove strade e puntare su di esse è forte.

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Nel 2020 la Lucasfilm annunciò ufficialmente la nascita del progetto High Republic, in lavorazione da due anni sotto il nome di Project Luminous, che sarebbe stato approfondito tramite libri e fumetti. Il punto di partenza è il volume La Luce dei Jedi scritto da Charles Soule, autore ben noto ai Marvel-fan.

La storia è ambientata nell'epoca chiamata, per l'appunto, Alta Repubblica, che si colloca circa 200 anni prima della nascita di Anakin Skywalker. In questo periodo regna la pace grazie anche alla guida illuminata dei Jedi che stanno per terminare la costruzione del Faro Starlight, imponente stazione spaziale presieduta dal Maestro Jedi Avar Kriss. È chiaro, tuttavia, che questa epoca nasconde anche un'insidia oscura che minerà la pace esistente.
Il volume arriva in Italia grazie a Panini Comics, nuovo editore anche dei libri a marchio Guerre Stellari, e lo fa insieme al romanzo YA Una prova di coraggio di Justina Ireland e al primo numero della serie a fumetti chiamata semplicemente Star Wars: L'Alta Repubblica.

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Scritto da Cavan Scott e illustrato da Ario Anindito, con i colori dell’italiana Annalisa Leoni, negli States questo albo d'esordio ha venduto ben 200.000 copie, e arriva da noi a circa 4 mesi dall'uscita originale. L'avventura inizia a ridosso della fine del volume La luce degli Jedi, intersecandosi con esso pur restando perfettamente godibile a chi non avesse letto il libro. La serie ha per protagonista la padawan Keeven Trennis che, proprio a fine racconto, riceve la nomina ufficiale di Cavaliere Jedi. La trama dell'albo segue l’addestramento della giovane da parte del suo maestro Sskeer, il quale sembra nascondere un oscuro segreto.

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Questo primo numero di Star Wars: L'Alta Repubblica, proposto da Panini Comics in un monografico spillato (disponibile anche in edizione variant con cover ad opera di Gabrielle Dell'Otto), è puramente introduttivo ed è dunque difficile stabilire la bontà del progetto se non proseguendo con la lettura. Non di meno, spunti per una prima valutazione ci sono. Al di là dell'interesse per questo periodo mai esplorato prima d'ora, la scrittura di Scott risulta molto piacevole e ritmata con un numero che punta molto sull'azione. Gran parte dell'albo serve a introdurre i tre protagonisti sopracitati, che hanno tutti il giusto spazio seppur le loro caratterizzazioni risultino ancora abbozzate. Da segnalare l'apparizione come comprimario di Yoda che, speriamo, resti una presenza importante.
Dinamici e spettacolari sono i disegni di Anindito, il cui tratto ben caratterizza dal punto di vista grafico i personaggi, che contribuiscono in maniera determinante alla riuscita dell'albo. Le sue tavole non adottano una gabbia rigida, l'artista sperimenta sempre soluzioni originali senza mai sacrificarne la leggibilità. Ottima, come al solito, la colorazione della Leoni che arricchisce in maniera ineccepibile i disegni di Anindito.

Star Wars: L'Alta Repubblica #1 si dimostra una lettura piacevole, con un team artistico che si presenta bene al suo pubblico. La serie dovrà, però, ripagare le alte aspettative nei prossimi mesi, motivo per cui torneremo a parlarne a tempo debito.

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Hellblazer: Ascesa e Caduta #1, recensione: il vecchio caro John Constantine

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Il 2020 appena trascorso, annus horribilis per gran parte dell’umanità, è stato prodigo di iniziative dedicate a John Costantine. Tra l’annuncio di un serial a lui dedicato dalla piattaforma di streaming Hbo Max, e il successo di critica dell’ottima, ma prematuramente cancellata, nuova iterazione di Hellblazer scritta da Simon Spurrier, non si può dire che lo stregone col trench se ne sia stato con le mani in mano. A smorzare la delusione dei fan per la chiusura della nuova testata dopo soli dodici numeri, è arrivata infine Hellblazer: Ascesa e caduta, miniserie di 3 numeri uscita per l’etichetta Black Label, linea editoriale dedicata ai prodotti della DC Comics pensati per un pubblico maturo. Scritta dall’astro nascente Tom Taylor per i disegni del veterano Darick Robertson, la mini pesca a piene mani nelle atmosfere tipiche delle avventure di Costantine, con l’ambizione di presentarlo ad un pubblico nuovo.

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Il desiderio di fornire un agevole punto d’ingresso ad eventuali nuovi lettori è evidente già dall’inizio della storia, che ripercorre la nascita traumatica di John Costantine, culminata con la morte della madre. John cresce con un padre alcoolista e, per evadere dalla squallida realtà domestica, sviluppa ben presto una fascinazione per l’occulto. È proprio durante un esperimento di magia, nel quale John coinvolge i suoi amici Billy e Aisha, che qualcosa va storto segnando irrimediabilmente l’infanzia del trio. Ed è a questo triste episodio ormai lontano nel tempo che, forse, è legata la strana catena di omicidi che sta funestando Londra ai giorni nostri. Un’inquietante serie di miliardari e personaggi politici in vista che cadono dal cielo sfracellandosi al suolo, tutti con ali d’angelo attaccate alla schiena. Toccherà ad Aisha, diventata ispettrice di polizia, indagare sulla bizzarra serie di delitti, aiutata da un John Costantine pronto, come sempre, ad emerge dall’ombra con la sigaretta accesa.

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In questa prima uscita di Hellblazer: Ascesa e Caduta, Tom Taylor dispone sul tavolo tutte le carte tipiche di quel mazzo che costituisce la quintessenza di una storia di John Costantine. Il carisma del protagonista innanzitutto, il superficiale, iconoclasta e sarcastico bastardo dal cuore tenero che tutti conosciamo, e poi la minaccia soprannaturale e la critica sociale spietata che è l’ingrediente principale di ogni storia di Hellblazer che si rispetti. L’obiettivo, piuttosto evidente, è quello di dare un vestito “mainstream” ad una serie e ad un personaggio che sono sempre stati considerati di nicchia, dotandolo  dei disegni di una star consolidata come Robertson, esaltati ulteriormente dal formato gigante della linea Black Label. Il difetto più grande di tutta l’operazione è il suo svolgimento a tratti pedissequo e didascalico, che potrebbe offrire un non indifferente senso di déjà vu ai lettori di vecchia data. Quelli nuovi, invece, non mancheranno di essere catturati dalla irresistibile caratterizzazione di Costantine fornita da Taylor, che si riallaccia alla tradizione classica di Hellblazer dando ad alcuni personaggi secondari i nomi di creativi che hanno fatto la storia della collana, come Jamie Delano e Steve Dillon.

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Sul fronte grafico, il nome di Darick Robertson non ha certo bisogno di presentazioni. Il disegnatore di cult come Transmetropolitan e The Boys si scatena in tavole intrise tanto di humor quanto di horror. L’arte di Robertson è un’aggiunta ideale al nutrito e prestigioso pantheon degli illustratori di Hellblazer, grazie ad un tratto robusto che sa coniugare registro grottesco, gusto per l’ironia e la muscolarità mutuata dalla lunga militanza dell’artista nel fumetto di supereroi. La palette di colori di Diego Rodriguez, che oscilla tra lo scuro e il livido, contribuisce ad alimentare le venature horror dell’intera vicenda.

La riuscita di questo primo numero di Hellblazer: Ascesa e Caduta si gioca tutto sulla diversa percezione che ne avranno i lettori che vi si approcceranno. I nuovi estimatori delle gesta di John Costantine ne rimarranno sicuramente catturati, mentre i suoi vecchi supporter avranno l’impressione di essere tornati nel pub preferito della loro giovinezza per bere una birra in compagnia di un vecchio amico.

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Ritorna l'Almanacco Topolino

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Esce oggi, disponibile anche in allegato a Topolino, il nuovo Almanacco Topolino, nuova versione della storica testata Disney. Trovate di seguito tutti i dettagli.

"Topolino presenta

ALMANACCO TOPOLINO

Tante storie, tanti personaggi e tanto divertimento con il ritorno di un titolo che ha fatto la storia del fumetto in Italia.

In ogni numero di Almanacco Topolino una ricca selezione di storie inedite dall’estero e dei grandi maestri Disney.

Un grande ritorno nelle edicole e fumetterie d’Italia: Almanacco Topolino! A partire da mercoledì 28 aprile, ogni due mesi, Panini Comics propone uno dei titoli che hanno caratterizzato la storia del fumetto appassionando tantissimi lettori, una raccolta di storie per veri collezionisti con gli eroi più in vista di Topolinia e Paperopoli che si incontrano e intrecciano, ospitando amici (e anche nemici!) che raramente si trovano in altre raccolte a fumetti. Il primo numero di Almanacco Topolino è in vendita in edicola, fumetteria e su Panini.it insieme a Topolino 3414.

In ogni uscita, Almanacco Topolino proporrà storie classiche e inedite insieme a una selezione di storie rare raccolte dagli albi del passato, frutto della creatività di maestri della matita e del colore come Romano Scarpa, Giorgio Cavazzano, Giovan Battista Carpi o Luciano Bottaro. Inoltre, Almanacco Topolino conterrà storie mai pubblicate in Italia realizzate da grandi artisti internazionali. Il tutto corredato da approfondimenti ricchi di aneddoti e curiosità sulle storie principali contenute nell’albo. Tra le tante proposte del primo numero di Almanacco Topolino, ci sono Paperino e l’Antidollaròssera di Romano Scarpa (nella sua versione originale apparsa su Almanacco Topolino n. 7 del luglio 1957), Zio Paperone e le Cianfrusaglie Vittoriose di Giorgio Cavazzano e Giorgio Pezzin e Archimede Pitagorico nel Paese dei Sogni di Carl Barks.

L’Almanacco Topolino è apparso per la prima volta nel 1947, come serie di uscite speciali della storica collana Gli Albi d’Oro (collana di cui dieci anni dopo ha preso definitivamente il posto). Per molto tempo la testata ha tenuto la doppia denominazione Albi d’Oro - Almanacco Topolino ma per tutti i lettori diventò semplicemente… l’Almanacco Topolino. Ora torna dunque con una veste che riprende i suoi tratti caratteristici e con una copertina speciale: la cover del primo numero, realizzata da Emmanuele Baccinelli, omaggia quella del numero 166 dello storico Almanacco, uscito nell’ottobre del 1970.

Il nuovo Almanacco Topolino cerca di recuperare buona parte dello spirito della testata originaria, proponendosi di diventare il punto di riferimento di tutte le produzioni Disney a fumetti mai pubblicate in Italia. A queste si unisce la volontà di riprendere e riproporre al grande pubblico alcune chicche apparse in passato sulla testata” afferma il Direttore di Topolino Alex Bertani. “Far tornare in vita l’Almanacco Topolino è per me motivo di grande emozione! Impossibile non rivedermi ragazzino, ai primi approcci col fumetto Disney, tenere tra le mani qualche vecchia copia dell’Almanacco di cui ricordo ancora distintamente tante storiche copertine!

Per immergersi al meglio nell’Almanacco Topolino, mercoledì 28 aprile in diretta sulla pagina Facebook @TopolinoMagazine e sul canale YouTube Panini Comics alle ore 18.00, Alex Bertani, Emmanuele Baccinelli, Serena Colombo e Luca Boschi parleranno di questo grande ritorno, con anticipazioni e curiosità.

Siete dunque pronti a scoprire (e riscoprire) storie speciali senza tempo e chicche inedite? L’appuntamento con Almanacco Topolino è in edicola, fumetteria e su Panini.it a partire da mercoledì 28 aprile."

Almanacco Topolino cover

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