La guerra come fonte di intrattenimento e di distrazione di massa. È questo lo scenario immaginato dallo sceneggiatore Ivan Brandon (Vikings, Wolverine) che ci narra di un futuro lontano in cui i combattenti, moderni gladiatori che sfoggiano armature iper-tecnologiche, sono celebrità con tanto di sponsor e le battaglie mega-eventi trasmessi in diretta.
Il tenente Satta Flynn è fra i più noti guerrieri in circolazione ma viene costretto da un grave incidente a combattere, a seguito di una lunga riabilitazione, con gambe artificiali che ne limitano le performance. Nonostante le vittorie ottenute grazie alla nuova leader del gruppo Devi, per Flynn sembra arrivato il momento di ritirarsi dalle scene, tanto che i suoi stessi sponsor decidono di abbandonarlo. Tuttavia, l’indice di gradimento per il guerriero cresce inspiegabilmente e la sua rinnovata popolarità va contro gli interessi dell’elite al comando che manovra gli eventi per i propri oscuri scopi.
Con VS Brandon ci fa immergere fin da subito nell’azione, senza perdersi in preamboli. Una volta che il lettore ha preso confidenza con il mondo da lui imbastito, lo sceneggiatore preme il piede sull’acceleratore approfondendo poco le vicende per dar vita a una trama il cui sviluppo appare troppo rapido. Con un intreccio ridotto all’osso, risultano anche poco chiare, o meglio poco approfondite, le motivazioni che scatenano gli eventi, dando dunque un senso di superficialità che poteva essere evitato. Perché, in fondo, lo scenario messo in piedi da Brandon è interessante ma, nell’arco dei 5 albi che compongono la serie, l'autore non riesce a creare una dimensione che viva di luce propria nello sconfinato genere fantascientifico.
Problema che affligge anche i personaggi: se alcuni come Satta Flynn o Devi appaiano ben caratterizzati, tutti gli altri restano troppo stereotipati e poco interessanti.
Ad ogni modo, in attesa di eventuali sequel della serie, ci sono margini di manovra per migliorare questi aspetti.
A reggere l’intero volume, però, è il lavoro svolto da Esad Ribic (Thor: God of Thunder, Secret Wars) e dal colorista Nic Klein (Doc Savage, Captain America). Seppur non eccessivamente originale, la resa visiva del mondo di VS è tanto solida quanto spettacolare. Dalle metropoli futuristiche in cui si muovono i personaggi alle armature e alle armi dei gladiatori, tutto è curato e ben realizzato, e il nostro occhio non può che osservare con meraviglia il lavoro dei due artisti. Ribic crea, dunque, tavole spettacolari in cui il suo tratto esplode in ampie vignette e splash-page. Anche le scene d’azione sono rese molto bene, grazie allo stile dinamico di Ribic. I colori di Klein, infine, esaltano il lavoro del disegnatore e ben si adattano ai vari cambi di registro delle scene, dando luce a un mondo lontano in maniera efficace e amplificandone la spettacolarizzazione.
Panini Comics raccoglie la serie Image in un elegante cartonato formato 18.3X27.7 che, grazie alla sua carta lucida, mette in risalto il lavoro di Ribic e Klein. La lettura di VS è piacevole e divertente, ma limitata da una scrittura poco profonda in forte debito con il comparto artistico che la eleva ben oltre i suoi limiti.