Di Laura Guglielmo vi abbiamo già parlato diverse volte, soprattutto per quanto riguarda il suo ruolo di co-fondatrice dell'etichetta indipendente Attaccapanni Press e tutti i progetti correlati. Quando Bao Publishing ha reso nota la notizia della pubblicazione di un volume da lei scritto sugli incredibili disegni di Susanna Rumiz, non abbiamo potuto far altro che cercare di saperne di più su questa storia. Ne è venuta fuori una piacevole intervista in cui ripercorriamo un po' la formazione di quest'opera e le sue peculiarità, approfondendo un po' la conoscenza delle autrici. Di seguito trovate anche delle immagini del volume, mentre per una corposa anteprima potete recarvi a questo indirizzo.
Qui potete invece trovare la nostra intervista a Caterina Marietti sull'etichetta editoriale BaBao.
Il volume esce oggi nelle principali librerie e fumetterie d'Italia.
Oggi, 30 novembre, esce in tutta Italia Supergum il vostro primo volume per BAO Publishing, pubblicato sotto l’etichetta BaBao, dedicata ad un pubblico più giovane. Parlateci un po’ di questo libro.
Laura: Supergum è un libro che parla di come anche le capacità all’apparenza più insignificanti possono giocare un ruolo importantissimo, ma per dirlo tira in ballo le cicche, le rapine in gioielleria, i superpoteri, un posto di nome Pieve San Broccolo, una gara di cimici, e un mucchio di altre cose belle. È avventuroso, divertente e nonostante il volume abbia una sua conclusione promette intrighi futuri assai misteriosi.
Susanna: Disegnare Supergum è stato uno spasso. È il mio primo fumetto con così tanti personaggi e soprattutto così tante pagine! Mentre progettavo lo storyboard mi sentivo dentro ad un cartone animato e questo mi ha subito conquistata.
Come nasce la vostra collaborazione?
Laura: La nostra collaborazione è nata… ormai 8 anni fa! Frequentavamo tutte e due la sezione di Illustrazione allo IED Milano, e la nostra indole intrinsecamente orsa ci ha avvicinate. In men che non si dica eravamo impegnate a fare risotti, progettare avventure e fare disegni stupidi sul retro dei biglietti del treno.
Susanna: Finito il triennio a Milano siamo sempre rimaste in contatto e aspettavo solo l’occasione giusta per poter illustrare una storia scritta da Laura!
L’etichetta BaBAO raccoglie libri dedicati a un pubblico più giovane, ma molto diversi tra loro sia come tematiche che come narrazione. Come si inserisce il vostro volume all’interno di questa collana?
Laura: Mi piace pensare che Supergum sia un volume un po’ “trasversale”, come certe serie animate di Cartoon Network, cioè pensato per poter piacere ai piccoli, che sono il suo pubblico principale, ma adatto ad essere fruito anche da lettori più grandi. Se devo pensare a un libro con un approccio simile all’interno di questa collana è sicuramente la serie di Hilda di Luke Pearson (BAO) di cui sono una fan sfegatata!
Si vociferava che Supergum fosse una trilogia... Cosa potete dirci a riguardo? Ci sono progetti a lungo termine per questa serie?
Laura: I progetti a lungo termine ci sono eccome, e pare proprio che i libri saranno ben cinque...
Parlateci un po’ della genesi di quest’opera. Come è nata l’idea per questa storia?
Laura: Supergum è una storia che è rimasta nel cassetto per un po’. Susanna mi aveva chiesto una storia breve per un albo illustrato per un altro editore, che alla fine ci ha rifiutato la proposta. A noi la storia piaceva, quindi l’abbiamo tenuta lì. Quando BAO ha pubblicato una call for entries per la collana BaBAO abbiamo pensato di tirarla fuori, spolverarla, riscriverla da capo, darle un abito più carino, tentare la sorte e farla diventare un fumetto. Da storia di 24 tavole a primo volume di una serie ne ha fatta di strada!
Susanna: Esatto, mi avevano chiesto se avevo qualche idea per una storia a tema supereroi. Immediatamente ho mobilitato Laura che dopo nemmeno 24 ore aveva già scritto la primissima bozza di Supergum.
Cosa vi ha portate a scrivere una storia per bambini? Qual è il vostro legame con la narrativa per l’infanzia?
Laura: L’unica cosa che mi porta a scrivere storie per bambini è Susanna che me le chiede. Senza di lei non le scriverei mai. Se lasciata a me stessa, finisco sempre per cacciarci in mezzo almeno 5 accoltellamenti, 90 pagine di intrigo politico, 18 draghi, gli alieni, 6 battaglie campali e per lo meno due o tre morti per magia nera.
Susanna: Lavoro per l’editoria per bambini da diversi anni e vorrei illustrare molti più libri d’avventura, esplorazione e mistero. Il problema è che non sono capace di scrivere, quindi approfitto di Laura che ha sempre una marea di storie fantastiche nel cassetto!
Quali accortezze avete preso, sia dal punto di vista narrativo che artistico, per la realizzazione di una storia volutamente dedicata ad un pubblico più giovane?
Laura: La cosa su cui mi sono dovuta fare più violenza è stata non perdermi in dettagli inutili, rinforzare la natura lineare della trama e usare un linguaggio quanto più possibile semplice ma accattivante. Non volevo scrivere in maniera artificialmente semplificata, i bambini non sono stupidi e ho idea che se ne accorgano molto facilmente se li tratti come tali, quindi avevo molta paura di cadere in questa trappola: ho fatto del mio meglio per mantenere un ritmo e una lingua che fossero al tempo stesso comodi da seguire ma vivaci.
Una domanda per Susanna Rumiz. Parlando dello stile con cui il fumetto è stato realizzato, si può notare come l’illustrazione e in generale il disegno per l’infanzia si confaccia appieno con la tua produzione tipica. Come sei approdata a questa cifra stilistica? Quale è stato il tuo percorso creativo?
Susanna: All’inizio non avevo le idee molto chiare. Mi piaceva disegnare ma non sapevo come sfruttare questa passione e ancor meno come trasformarla in un lavoro! Da quando ho iniziato a illustrare libri per bambini invece mi sento del tutto nel mio elemento e non riesco ad immaginarmi a fare nient’altro che disegnare storie avventurose e personaggi divertenti. La parte che preferisco in assoluto del mio lavoro è legata al colore: trovare la palette di colori perfetta, cosa che può richiedere dei giorni, ma che dà sempre grossissime soddisfazioni.
A chi consigliate questo volume e quale secondo voi è il target di pubblico perfetto per questo libro?
Laura: Alla gente a cui piace l’azione, che pensa che l’eroismo abbia posto ovunque e sotto qualsiasi forma, e che soprattutto non si tira indietro di fronte all’insormontabile sfida di scovare una cimice più massiccia, implacabile e guerrafondaia di Maciste Attila III.
Ringraziamo le autrici e l'editore per la disponibilità e vi invitiamo caldamente a leggere questa storia.