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Gal Gadot conferma che Joss Whedon ha minacciato la sua carriera

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Nell'ultimo anno, Ray Fisher ha condotto una dura battaglia contro Warner Bros. e Joss Whedon per aver abuso di posizione durante le riprese di Justice League. L'attore, che aveva già ricevuto l'appoggio di Jason Momoa non è l'unico che si è scontrato con il regista subentrato a Zack Snyder. Gal Gadot, infatti, già in un’intervista di dicembre al L.A. Times aveva dichiarato che la sa sua esperienza con Whedon era stata tutt’altro che positiva e che aveva testimoniato di questa esperienza per le indagini che la WarnerMedia ha fatto sulla condotta del regista.

L'attrice di Wonder Woman ora, all'israeliana N12 (tramite The Wrap), ha affermato che Whedon ha cercato di sottometterla prendendo di mira la sua carriera di attrice.
"Ho avuto i miei problemi con Joss e li ho gestiti", ha detto Gadot. "Ha minacciato la mia carriera e ha detto che se avessi fatto qualcosa si sarebbe assicurato che la mia carriera fosse infelice e me ne sono occupata immediatamente".

Le osservazioni di Gadot sono in linea con le affermazioni fatte in un articolo pubblicato da The Hollywood Reporter il mese scorso. Secondo le fonti, Gadot aveva espresso preoccupazione per il modo in cui Whedon ha trattato il suo personaggio nella sua versione rielaborata di Justice League. In particolare, ha ritenuto che Diana fosse "più aggressiva" di quanto fosse apparsa in Wonder Woman. Il rapporto indica anche che Whedon "denigrò" il lavoro della regista di Wonder Woman Patty Jenkins. Ma quando Gadot parlò a Whedon di questo, il regista diventò"sprezzante" e "spinse Gadot a registrare le battute che non le piacevano". Alla fine Jenkins e Gadot gestirono la situazione in un incontro con l'allora presidente della Warner Bros. Kevin Tsujihara.

Fisher, come prevedibile, ha subito pubblicato la sua risposta alla dichiarazione di Gadot su Twitter, che potete leggere qui di seguito.

(Via SHH)

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La WarnerMedia ha concluso l'indagine su Justice League dopo le accuse di Ray Fisher

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Vi abbiamo riportato a più riprese della battaglia persona di Ray Fisher contro la cattiva condotta di Joss Whedone alcuni membri della Warner fra cui Geoff Johns, Jon Berg e il presidente della WB Toby Emmerich. L'ultimo aggiornamento risaliva allo scorso 2 novembre. Le accuse hanno fatto sì che la stessa WarnerMedia avviasse un'indagine interna che era è conclusa.

Deadline, infatti, riporta una dichiarazione di Christy Haubegger di WarnerMedia: "L'indagine di WarnerMedia sul film Justice League si è conclusa ed è stata intrapresa un'azione correttiva."

Deadline ha anche osservato che "dirigenti di alto livello della Warner Bros. sono rimasti colti di sorpresa dall'annuncio e ignari di chi fosse stato specificamente punito in questa situazione". Di recente a Whedon è stata tolta la serie HBO The Nevers, ma non è chiaro se questo sia stato o meno una conseguenza della decisione di WarnerMedia.

Fisher, che ha recentemente girato nuove scene nei panni di Cyborg per Zack Snyder’s Justice League, dichiara tutta la sua soddisfazione su Twitter, annunciando che alcune misure sono state già prese, altre arriveranno presto.

(Via SHH)

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Fisher ha accusato Whedon di aver cambiato il colore della pelle di un attore

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La crociata di Ray Fisher conto Joss Whedon e i dirigenti Warner non termina. Dopo quanto riportato a settembre ci sono nuovi aggiornamenti con l'attore  che getta benzina sul fuoco con un'intervista a Forbes. In questa occasione Fisher ha affermato che Whedon ha deliberatamente cambiato il colore della pella a un attore durante la post-produzione. Se finora Whedon non era intervenuto sulla polemica, quest'ultimo attacco ha costretto il regista a una risposta.

Tramite The Hollywood Reporter, infatti, il legale di Whedon ha respinto le nuove accuse di Fisher etichettandole come dicerie.

"Il sig. Fisher non ha conoscenze di prima mano per supportare nessuna delle feroci accuse che ha fatto sul signor Whedon e altri associati al film. Ha ammesso questa mancanza a Forbes quando ha affermato di 'essere stato informato' su queste affermazioni, senza identificare chi presumibilmente lo ha informato o quando ha presumibilmente appreso delle informazioni riguardanti i cambiamenti di colore della pelle. In realtà, niente del genere è mai successo."

L'avvocato di Whedon ha anche minimizzato le osservazioni di Fisher spiegando che il colorista senior di Justice League ha avuto difficoltà dopo che Zack Snyder ha lasciato il film, dal momento che lui e Whedon hanno utilizzato stili di ripresa diversi.

"Come è normale in quasi tutti i film, c'erano numerose persone coinvolte nel mixare il prodotto finale, incluso il montatore, la persona addetta agli effetti speciali, il compositore, ecc. Con il colorista senior responsabile del tono, dei colori e dell'umore della versione finale. Questo processo è stato ulteriormente complicato in questo progetto dal fatto che Zack ha girato su pellicola, mentre Joss ha girato in digitale, cosa che ha richiesto al team, guidato dallo stesso colorista senior che ha lavorato sui film precedenti di Zack, di coinciliare le due versioni".

Dopo questo intervento, Forbes ha rimosso la dichiarazione di Fisher sull'alterazione del colore della pelle dalla loro intervista originale. Indipendentemente da ciò, il pezzo include ancora i commenti di Fisher sulle "conversazioni palesemente razziste" che presumibilmente hanno avuto luogo tra Geoff Johns, Jon Berg e il presidente della WB Toby Emmerich. Fisher ha preso di mira Johns e Berg in passato. Tuttavia, nella storia di Forbes è la prima volta che viene accusato Emmerich di qualsiasi illecito.

L'attora ha inoltre dichiarato di sapere qual è la posta in gioco per la sua carriera ma che si rifiuta di tollerare atteggiamenti razzisti dai dirigenti della vecchia Hollywood, ed è pronto a uscire dal progetto ma libero e di sua volontà.

(Via SHH)

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Ray Fisher critica il comportamento di Joss Whedon sul set di Justice League

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L’attore Ray Fisher, che interpreta Victor Stone/Cyborg nel DCEU, ha rivolto pubblicamente su Twitter alcune accuse al regista Joss Whedon, asserendo che il regista avrebbe tenuto un comportamento poco professionale durante le riprese di Justice League.
Ecco le sue parole, rivolte anche a Geoff Johns e ai vertici Warner:   

“Il trattamento che Joss Whedon ha riservato sul set al cast e alla troupe di Justice League è stato schifoso, offensivo, non professionale e completamente inaccettabile. Gli è stato permesso, per molti versi, da Geoff Johns e da Jon Berg.

Responsabilità > Intrattenimento”

Jon Berg, produttore Warner Bros., ha risposto alle accuse lanciate dall'attore con queste parole:

“È categoricamente falso che abbiamo permesso comportamenti poco professionali sul set di Justice League.         
Mi ricordo che Ray Fisher era sconvolto perché volevamo che dicesse “Booyah”, una frase molto conosciuta che Cyborg dice nella serie animata.”

Nulla ha invece dichiarato Whedon, che semplicemente detto di non voler rilasciare alcun commento a riguardo, così come i vertici della Warner Bros.

Vi ricordiamo come Whedon “ricevette il testimone” da parte di Zack Snyder a seguito dei problemi personali di quest’ultimo che lo costrinsero lontano dal set. Il regista di Avengers intervenne sul materiale originale, che ora, però, sarà riproposto da HBO Max nel 2021.

(Via Variety, Superherohype)

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