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Wilder presenta Dharma di Alex Regaldo, Jacopo Paliaga e Laura Guglielmo

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L'etichetta Wilder presenta Dharma, opera in 4 parti realizzata da Alex Regaldo, Jacopo Paliaga e Laura Guglielmo. Trovate di seguito tutti i dettagli.

"È online Dharma, il primo progetto crossmediale di Wilder in collaborazione con Grey Ladder, una miniserie in 4 capitoli creata da Alex Regaldo, Jacopo Paliaga e Laura Guglielmo. Disponibile da oggi su wilderonline.com.

Può un uomo morire due volte?
È questa la domanda cui dovrà rispondere Diana, un’investigatrice privata con la capacità di varcare la soglia che separa il nostro mondo dal Mondo Morto. Quando si troverà al centro di un complotto multidimensionale, Diana sarà costretta a scegliere se sacrificare sé stessa per proteggere qualcosa in cui ha smesso di avere fede: la vita.
Guarda il motion trailer di Dharma!

DHARMA è un thriller sovrannaturale, ma è anche il primo progetto crossmediale di Wilder, che nasce dalla collaborazione con la giovane società di produzione torinese Grey Ladder Productions, a partire da un concept seriale di Alessandro Regaldo, sviluppato da Jacopo Paliaga (storia) e Laura Guglielmo (disegni).

La mitologia alla base della storia si articola in più formati e attraverso un’espansione crossmediale che prevede la produzione del primo progetto spin-off nei primi mesi del 2018: DHARMA BUMS, un cortometraggio che sarà realizzato grazie al sostegno di Film Commission Torino Piemonte e vedrà la partecipazione, come interpreti principali, di Taiyo Yamanouchi (Le avventure acquatiche di Steve Zissou) e Hal Yamanouchi (The Wolverine).
Dharma è una miniserie in 4 capitoli creata da Alex Regaldo, Jacopo Paliaga e Laura Guglielmo. Il primo capitolo è già disponibile su wilderonline.com."

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I Maestri del Mistero. I delitti della Rue Morgue e altri racconti da Edgar Allan Poe: recensione

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Il maestro dell’orrore e della suspense Edgar Allan Poe ha ispirato, spaventato e incantato numerosi artisti provenienti da media diversi, con sensibilità e pratiche artistiche diverse che, in circa un secolo e mezzo, si sono dedicati alla materia narrativa dello scrittore di Baltimora.
Le Edizioni Star Comics, per la collana I Maestri del Mistero (curata da Roberto Recchioni), hanno affidato ad un trio creativo l’adattamento a fumetti de I Delitti della Rue Morgue e di altri tre racconti scritti da Poe.

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Il cartonato si apre con la storia di cui porta il titolo: I Delitti della Rue Morgue, scritto da Michele Monteleone e disegnato da Oscar. La trama è nota a tutti gli appassionati di Poe e del genere mistery, e non solo: alcuni efferati omicidi vengono commessi a Parigi e, mentre la polizia brancola nel buio, il detective Auguste Dupin, insieme all’anonimo narratore del racconto, cercano di risolvere il mistero dietro la morte di Madame L'Espanaye e di sua figlia. Essendo, la vicenda raccontata, molto nota da quasi due secoli (Poe la scrisse nel 1841), Monteleone e Oscar scelgono un felice approccio narrativo che si concentra più sulla messinscena che sul mero svolgimento della trama. Evidente dai divertenti rimandi metanarrativi è la presenza dello stesso Poe all’interno del racconto, non come solo easter egg: essendo il narratore del romanzo (come del fumetto) nascosto dall’anonimia, i due autori hanno scelto di rappresentarlo attraverso la caricatura dello scrittore di Baltimora. Evidente, inoltre, è il taglio da “libro game”: come nell’altro adattamento del duo Monteleone-Oscar, La Lettera Rubata, numerosi sono gli accorgimenti visivi che interrompono lo svolgimento della trama a favore di una ricostruzione grafica degli indizi esaminati dal detective Dupin. Tale stratagemma narrativo strizza l’occhio al lettore che si ritrova a decifrare gli indizi e a collocarli all’interno di quella che è una vera e propria mappa del luogo in cui svolgono le indagini.

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L’adattamento del famoso racconto orrorifico Il Gatto Nero (ancora una volta una storia di grande fama) vede alla sceneggiatura Jacopo Paliaga che – strizzando l’occhio a un approccio dal sapore cinematografico – lascia all’arte di Oscar il compito di narrare la vicenda dell’uomo ossessionato dal gatto di nero di casa, a tal punto da commettere involontariamente l’assassinio della moglie: l’adattamento, infatti, non ha alcun dialogo, né alcuna voice over, l’unica voce che emerge è all’inizio e alla fine. Il risultato è una veloce discesa nella follia e nell’ossessione dell’uomo protagonista, come se non si stesse leggendo un racconto a fumetti, ma piuttosto guardando un breve cortometraggio animato. Paliaga e Oscar hanno anche il compito di adattare Lo Scarabeo D’Oro, racconto dal sapore avventuroso e non solo mistery, il cui protagonista è ossessionato – il tema dell’ossessione (in diverse declinazioni) è il fil rouge dei quattro racconti – da un pezzo di carta (in cui era avvolto uno scarabeo d’oro) che crede possa nascondere la parte di una mappa del tesoro. Il personaggio Edgar Allan Poe torna come anonimo narratore, e ritornano le sospensioni narrative dedicate alla ricostruzione degli indizi. Paliaga, dunque, si allinea agli intenti narrativi del volume, arricchendolo con un testo strutturato sul continuo interscambio tra presente e passato. Dimensioni temporali che convergeranno alla fine del racconto.

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I disegni di Oscar descrivono visivamente tutte e quattro le storie e lo fanno con un tratto caricaturale, spesso deformato, che delinea i personaggi attraverso una fisionomia esasperata, matrice estetica su cui regge il grande movimento all’interno delle tavole e delle vignette.
Il volume, infine, è ricco di contenuti extra: ogni storia è intervallata da un testo scritto dagli sceneggiatori con il compito di descrivere le suggestioni che ruotano attorno alle opere di Poe da loro selezionate per l’adattamento. Gustosi sono gli approfondimenti in calce al cartonato, dedicati allo scrittore e ad alcune curiosità legate alla sua figura.

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Aqualung - terza stagione 1-3, recensione: ritorno a Cold Cove

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Aqualung ritorna con la sua terza stagione. Il webcomic di Jacopo Paliaga e French Carlomagno, reso cartaceo dalla Bao Publishing, si ripropone ai lettori laddove era partito, sul web.
Dopo il premio Micheluzzi come miglior webcomic, per la seconda stagione, il duo di autori apre le danze per la nuova ed attesa avventura nella cittadina di Cold Cove. Il primo capitolo (3x01), online sul sito coldcove.com dal 2 ottobre, parte decisamente bene. Il finale della seconda stagione con un ottimo cliffhanger lasciò in sospeso molte questioni. I protagonisti pur vincendo la battaglia in cui si erano imbattuti la ottengono a caro prezzo. La morte di Tessa ha distrutto Andy Greenberg emotivamente e gli ha fatto perdere anche sua figlia Holly, scappata in preda alla rabbia verso il padre. Paliaga gioca subito una carta in maniera scaltra, Beth, conosciuta nel secondo volume. In questi primi tre capitoli diviene la protagonista delle vicende, cercando di scoprire cosa sta succedendo a Cold Cove e più in generale quale minaccia proveniente dal mare può distruggere ogni cosa. Alleatasi con Isabel per uccidere suo padre, Fred Bishop, si ritroverà ad investigare su dei file audio lasciati fuori casa in un iPod da qualcuno. Quello che sappiamo per ora è che una nuova minaccia si affaccia, ovvero una creatura estremamente potente tanto da intimorire e ferire Isabel.

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La struttura narrativa di Paliaga è forte e decisa. Tavole dinamiche e molto evocative sanno tenere bene l’attenzione con uno storytelling più maturo rispetto alle precedenti stagioni. Meno azione rispetto ai primi capitoli iniziali del primo e del secondo volume e più investigazione per questa terza stagione. Decisione oculata per la semplice motivazione che, cosi facendo, intesse meglio una strutturazione forte creando una suspance non da poco e giocando su vari indizi disseminati qua e là per poi mettere sicuramente il piede sull’acceleratore in seguito. Ogni tavola, grazie all’alchimia tra i due autori, ha una regia molto dinamica che strizza l’occhio alla serialità televisiva statunitense per inquadrature e dialoghi. Un duo che sa perfettamente dove dirigere l’attenzione e come.

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French Carlomagno moltiplica questo pathos dato dal gioco di inquadrature dinamico e fluido grazie alla sua mano ormai più esperta. La scena iniziale del primo capitolo in particolare ricorda molte sequenze iniziali di horror ormai divenuti cult. Temi come missione speciale, in territori sconosciuti, che apparentemente sembrano solo missioni di raccolta informazioni e finiscono in tragedia suona di già sentito. Cliché però, che in base a come viene strutturata la narrazione, prendono nuova linfa vitale e tengono col fiato sospeso fino ad un’interruzione brusca che non ti mostra cosa è successo. Carlomagno ha tratto pulito e plastico, il disegnatore torinese ha una padronanza nella costruzione della tavola che, pur prediligendo griglie orizzontali per motivi di lettura da dispositivo digitale, utilizza perfettamente la verticalità quando si tratta di dare spettacolarità alle scene d’azione. I colori affidati ad Adele Matera, conosciuta prevalentemente per l’ottimo lavoro per la serie Elliot, webcomic dell’etichetta Wilder, donano il giusto tono emotivo alle tavole dei due autori. Una Cold Cove uggiosa e deprimente è resa in maniera spettacolare da toni freddi e scuri. Matera è una delle giovani coloriste più promettenti del mercato italiano e questo nuovo lavoro ne è un ulteriore prova.

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Ci si aspetta molto da questi nuovi 12 capitoli che a quanto pare saranno divisi in due archi narrativi. L’intero fumetto, inclusa questa nuova stagione è leggibile gratuitamente sul sito coldcove.com.

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Kieron Gillen, Jamie McKelvie e gli altri ospiti Bao Publishing a Cartoomics

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Apprendiamo direttamente dalla pagina Facebook della casa editrice Bao Publishing che a Cartoomics saranno presenti come ospiti dello stand Kieron Gillen e Jamie McKelvie (The Wicked + The Divine), Barbara Canepa (Sky Doll), Teresa Radice e Stefano Turconi (Orlando Curioso), Veronica Carratello, che annuncerà il suo prossimo libro per BAO, AlbHey Longo (La quarta variazione), Jacopo Paliaga e French Carlomagno (Aqualung), Ste Tirasso (Ricomincia da qui) e la partecipazione di Leo Ortolani. oltre Di seguito il post ufficiale.

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