The Resistance: Benvenuti nella resistenza, recensione: la genesi dell'universo AWA
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C'è un senso di respingimento iniziale nell'approcciarsi alla lettura di The Resistance: Benvenuti nella resistenza della neonata etichetta AWA. Le ragioni sono due: la prima riguarda il nome dei due autori coinvolti J. Michael Straczynski e Mike Deodato Jr. che, se singolarmente hanno fatto cose egregie, insieme riportano alla mente il punto più basso della storia di Spider-Man, ovvero la saga Sins Past in cui, in un intreccio narrativo degno del peggior Beautiful, si narra della relazione fra Norman Osborn e Gwen Stacy e dei loro figli segreti. L'altro motivo, invece, risiede in quello che è il "core" della storia narrata dai due autori, ovvero una pandemia mondiale scatenata da un virus che sta letteralmente decimando la popolazione che rende, vista l'attuale situazione mondiale, abbastanza inquietante la lettura. Sia ben chiaro, non c'è alcuna volontà da parte di Straczynski e Deodato Jr. di sfruttare l'onda dell'attualità, trattasi di pura coincidenza: il primo numero di The Resistance è uscito in America a marzo 2020, in contemporanea con l'arrivo dell'emergenza Coronavirus, e la creazione della saga parte addirittura nel 2018. Superati, ad ogni modo, questi due scogli emotivi iniziali, la lettura procede spedita senza grossi intoppi.
La AWA è una nuova realtà editoriale nata dall'unione di Bill Jemas e Axel Alonso, due nomi molto noti ai Marvel fan che ben ricordano, in tempi recenti, quando i due guidavano la Casa delle Idee nelle vesti di presidente ed editor-in-chief. La loro idea è quella di una casa editrice indipendente che dia gran libertà agli autori. Grazie ai loro anni in Marvel, i due hanno un'agenda ricca di nomi importanti da contattare e non è stato difficile, quindi, arruolare artisti di primo piano. Ma la loro idea va anche oltre: creare un universo narrativo che declini, ai giorni nostri, il concetto ormai abusato di supereroi. Gli autori coinvolti, dunque, possono decidere di creare personaggi inserendoli in questo nuovo contesto, oppure realizzare serie totalmente slegate da questo continuum. A questo punto serviva un demiurgo - meglio due - che desse vita a questo universo narrativo e ne delineasse le linee guida. E qui arriviamo alle due superstar scelte per questo esordio.
Come facile capire, dunque, The Resistance non è una semplice storia a fumetti, ma la pietra angolare di un nuovo universo narrativo. È l'evento da cui scaturiranno tutte le altre serie dell'AWA e viene da sé che la responsabilità che i due autori si sono presi è grande. Ecco cosa ci è parso di questo nuovo inizio.
La storia prende il via da una pandemia che, letteralmente, decima la popolazione mondale. Non c'è modo di difendersi, non ci sono contromisure. L'intero pianeta è nel caos, i leader politici sono costretti a prendere, inutilmente, soluzioni drastiche mentre alcuni ne approfittano per avviare una pericolosa scalata al potere come il nuovo presidente degli Stati Uniti che applica soluzioni autoritarie e fasciste. Mentre il destino del mondo sembra segnato, la pandemia - così come è iniziata - termina da un giorno all'altro senza alcun preavviso ed a causa di un evento che, più avanti, i lettori scopriranno. La popolazione mondiale deve quindi raccogliere i cocci e cercare di intraprendere un nuovo percorso di rinascita in un contesto mondiale totalmente sovvertito senza sapere se il virus tornerà o meno, né come combatterlo.
Terminata l'emergenza sanitaria però, c'è una conseguenza fondamentale per il futuro del pianeta: alcune persone che hanno contratto il letale virus sono sopravvissute e hanno acquisito delle capacità speciali. A fronte di questa imprevedibile conseguenza, i governi mondiali cercano di monitorare e controllare il fenomeno, ma fra cani sciolti e gente che sfrutta le proprie abilità per puntare alla celebrità, prende vita una resistenza organizzata di super individui che ambisce a portare ordine e giustizia nel mondo.
Queste sono le basi su cui Straczynski e Deodato Jr. hanno costruito l'universo narrativo AWA e su cui gli autori coinvolti da Jemas e Alonso potranno costruire le loro storie. Indubbiamente, l'idea di fondo su cui Straczynski costruisce le fondamenta di questa realtà non è originalissima, ma lo scenario che crea è comunque intrigante e solido. Per la riuscita di questa nuova casa editrice non basterà la bontà o meno di The Resistance, ma servirà che gli autori che scriveranno e disegneranno le serie che l'evento ha generato riescano a creare delle opere di successo. Il lavoro di Straczynski e Deodato Jr. serve dunque da pretesto e, sotto questo punto di vista, svolge con dignità il suo compito senza strafare o proporre soluzioni particolarmente geniali, ma sviluppando con coerenza tutti gli sviluppi ideati. Vengono gettati semi, presentati personaggi per il futuro e spiegate alcune idee fondamentali. La scrittura di Straczynski non risulta particolarmente brillante ma è solida e la lettura scorre in maniera naturale.
Dal canto suo, Mike Deodato Jr. fa quello che ci si aspetta esattamente da lui e, se vi piace il suo stile, certamente lo apprezzerete anche in questa sua prova. Potremmo dunque dire che vi troverete davanti al "solito" Deodato Jr., nel bene e nel male: tecnicamente l'artista brasiliano svolge un ottimo lavoro, le sue tavole hanno un'ottima costruzione e il suo acceso foto-realismo e il taglio delle vignette contribuisce a rendere tutto molto cinematografico. Di contro, forse anche per l'eccessivo realismo della serie, non c'è alcun elemento distintivo che faccia emergere i personaggi e gli scenari del racconto, nulla che crei una diversificazione che possa fin da subito far contraddistinguere l'universo AWA rispetto a qualsiasi altra produzione. Una scelta stilistica che, come per il comparto narrativo, rimanda il compito di portare al successo questa nuova realtà alle serie che verranno e agli altri autori che amplieranno questo universo.