Chi segue il mondo del Wrestling professionistico americano sicuramente conosce CM Punk, più volte campione della WWE, la più grande delle federazioni mondiali, che, dopo aver partecipato alla Royal Rumble lo scorso gennaio, ha abbandonato la compagnia di Stamford per dedicarsi ai suoi progetti lontano dal ring.
Uno di questi è strettamente legato al nostro interesse, in quanto prevede che Punk, vero nome Phil Brooks, scriva l’Annual di Thor insieme all’artista Rob Guillory, anche lui alla prima esperienza in casa Marvel, la cui uscita è prevista per febbraio 2015.
Si conosce ancora poco circa la trama dell’albo, sappiamo solo che protagonista sarà il giovane Thor visto in azione sulle pagine di Thor: God of Thunder di Jason Aaron. Nel corso degli anni CM Punk non ha mai fatto mistero della sua enorme passione per i comics, in particolare per autori quali lo stesso Aaron e Ed Brubaker. “A chiunque mi chiedeva ‘non ho mai letto fumetti, da chi posso iniziare?’, ho sempre risposto consigliando Aaron e Brubaker. Il loro modo di scrivere di supereroi è fantastico”.
L’autore è stato intervistato dal sito ufficiale della Marvel, “Sapevo che me l’avreste chiesto, ma veramente non ricordo come sia nata questa collaborazione. Posso solo dire che sto tormentando i vertici della Casa delle Idee almeno dal San Diego Comi-Con del 2011, più o meno”.
Per Phil si tratta della prima prova alla scrittura. “Jon Moisan, editor di Thor Annual, mi ha inviato sia alcuni script che alcuni albi di Thor, dai quali avrei potuto trarre spunto per ciò che avrei dovuto scrivere”. Continua Brroks "Il metodo Marvel è sicuramente più facile da apprendere per chi lavora già da tempo alla scrittura. Di sicuro l'essere amico di altri autori mi ha permesso di esprimermi liberamente e confrontarmi senza peli sulla lingua su ciò che stavo realizzando. Thor, poi, non è certo un personaggio facile, visto che rappresenta una delle punte di diamante della Marvel".
L’idea è nata dopo uno scambio di mail con il suo amico Aaron. “Ho bisogno di una storia di un giovane Thor. Dimmi cosa ne pensi’, queste le parole con le quali Jason mi ha dato l’input per questa collaborazione. La prima cosa che mi è venuta in mente gliel’ho mandata, e a lui è subito piaciuta. Un Thor giovane, sfacciato e impertinente, che pensa di essere degno di impugnare il martello, nonostante il padre non voglia, alla luce di tutto quello che ha fatto. Sembra proprio una storia da bar, dove un gruppo ristretto di amici conversa tranquillamente sorseggiando una bevanda e chiedendosi perché tuo padre non ti da le chiavi della macchina”.
Dalle dichiarazioni di Brooks sembra che il ritorno sul ring sia ancora un miraggio e che questa non sia la sua unica possibilità di lavorare su altri progetti Marvel. “La mia idea originaria, di cui parlai con Axel Alonso nel 2011, era scrivere qualcosa sul Punitore. Nella mia testa, per qualche strana ragione, ho già pronta una sua storia, e credetemi è fantastica. Riesco a leggere il Punisher di Aaron e tutti gli altri, ma penso che la mia storia sia abbastanza tosta. Quindi tutto quello che posso fare è restare alla porte e dire ‘Per favore, lasciatemi scrivere la mia storia del Punitore’”.
Restiamo sintonizzati per ogni ulteriore indiscrezione di questo intrigante progetto.