Prima di diventare una della colonne portanti della DC Comics, Geoff Johns ha fatto in tempo a lasciare un piccolo segno anche alla Marvel grazie in particolare a un breve ciclo di storie dei Vendicatori che ora Panini Comics raccoglie parzialmente in un volume cartonato di 312 pagine dal titolo Avengers - Nuove Alleanze.
Il periodo storico coperto va dall’ottobre 2002 al marzo 2003. Pochi anni prima la testata degli Avengers era stata rilanciata all’interno nell’operazione Il Ritorno degli Eroi grazie a un lungo e apprezzato (sia dai fan che dalla critica) ciclo ad opera dello sceneggiatore Kurt Busiek e del disegnatore George Pérez. Il loro merito fu quello di attingere a quella che era l’essenza storica del gruppo con enorme amore e competenza. Il loro addio fu, in pratica, il testamento per i fan di quella che era la concezione classica dei Vendicatori. Per trovare un nuovo e importante ciclo per il gruppo dovremmo attendere l’arrivo di Brian Michael Bendis che con Avengers Dissambled rivoluzionò totalmente la concezione di base della serie Marvel portandola nel nuovo millennio. Fra la gestione di Busiek/Perez e quella di Bendis, ci fu un breve ciclo di storie scritte da Johns seguito da una disastrosa run ad opera di Chuck Austen.
Nel volume Panini sono presenti i primi 7 albi scritti da Johns per The Avengers più la miniserie di 4 Avengers Icons: The Vision e i numeri di Thor e Iron Man del crossover La battaglia degli dei. Per questa ragione, il volume è possibile dividerlo in 4 parti.
Nella prima, troviamo le storie tratte da Avengers 57-60, illustrate da Kieron Dwyer, che compongono la saga “Fiducia Mondiale”. Qui i Vendicatori, con un team composto da Capitan America, Iron Man, Wasp, Calabrone, Scarlet, Visione, Warbird, Ant-Man, She-Hulk, Pantera Nera e Falcon, ricevono dall’ONU l’incarico di governare il mondo intero dopo la scomparsa di tutte le capitali del pianeta. Nonostante qualche ingenuità di fondo, la storia è importante perché pone le basi di quella rivoluzione futura che porterà il team a cambiare per sempre inserendo elementi politici nelle fondamenta del gruppo non di poco conto. Gli Avengers devono essere considerati come una forza mondiale e il loro raggio d’azione non può essere limitato ai soli USA. Johns, però, è abile soprattutto nel gestire le relazioni personali fra i personaggi e dimostra una conoscenza del gruppo notevole e ciò traspare in maniera evidente.
Avengers Icons: The Vision è una storia particolarmente importante per il personaggio di Visione, che finora aveva avuto solo un’altra mini-serie a lui dedicata nonostante fosse un personaggio importante del gruppo. Qui lo sceneggiatore ridefinisce il personaggio riallacciandosi al lavoro fatto da John Byrne a fine anni ’80 e donando una nuova umanità al sintezoide.
Nonostante i nobili intenti, l’opera dello sceneggiatore non brilla particolarmente e il lavoro si segnala più che altro per l’inizio della collaborazione con Ivan Reis. Da aggiungere, che dopo l’addio di Johns alla Marvel il personaggio e gli spunti di questa miniserie, verranno quasi del tutto accantonati e ci vorrà qualche anno prima che il personaggio ritorni in auge.
Il volume prosegue con due episodi della serie Avengers disegnati da Gary Frank. Il primo “Vendicatori Uniti”, narra le conseguenze della saga “Fiducia Mondiale” e definisce il nuovo ruolo politico dei Vendicatori, ora una potenza mondiale con tanto di rappresentanza all’ONU. Il secondo episodio, dal titolo “Cuori infranti” è sicuramente il migliore della gestione di Johns sulla testata e si concentra sulle vicende umane de il Fante di Cuori e di Ant-Man, mettendo a confronto i due personaggi, i loro dissapori e le loro problematiche (l'affidamento della figlia per Scott Lang e gli estenuanti trattamenti per non esplodere come una bomba atomica del Fante di Cuori).
“Cuori infranti” rappresenta sicuramente il punto più alto della gestione di Johns sulla testata. Il volume si conclude con il crossover con le testate di Thor e Iron Man intitolato La battaglia degli dei e disegnato interamente da Alan Davis.
Dopo la morte di Odino, Thor è ora il re di Asgard, e decide di portare il suo regno sopra il cielo di New York per renderlo visibile a tutti. Quando i fedeli di Thor della Slokovia, il cui culto per gli dei nordici è vietato, invocano l’aiuto del dio per porre fine alle persecuzioni e al regime del generale Stoykovicz, Thor decide di intervenire e di porre fine alle loro sofferenze. Ma l’intervento “divino”, seppur nobile nelle intenzioni, scuote i fragili equilibri politici della zona e questo porterà i Vendicatori, in particolare Iron Man e Capitan America, ad agire per fermare l’azione di Thor. La storia, pur con qualche ingenuità, si segnala per le importanti problematiche morali ed etiche che solleva, oltre che per i disegni di gran fattura di Davis.
Il breve ciclo di storie scritte da Johns per la Marvel proseguirà fino al #76, ma gli albi succesivi al 64 (che si segnalano particolarmente per la saga in 6 parti intitolata "Red Zone" e disegnata da Olivier Coipel) non sono qui presenti. Ad ogni modo, come evidente dalla lettura di questo volume, il lavoro dello sceneggiatore ha dimostrato, pur nella sua brevità, una notevole personalità che poteva essere coltivata ulteriormente e maturare in qualcosa di importante per la storia dell’editore. Forse, se avesse continuato, la storia dei Vendicatori sarebbe ora diversa, di sicuro le premesse viste erano interessanti. Col senno di poi, considerando il suo eccellente lavoro fatto alla DC Comics in seguito, forse è andata meglio così. Ma questo non lo sapremo mai.