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Polemica in Piemonte: la Regione regala alle scuole il fumetto Foiba Rossa legato al neofascismo

La Regione Piemonte distribuirà in tutte le scuole superiori del territorio una copia del fumetto Foiba rossa. Norma Cossetto, storia di un'italiana edito da Ferrogallico. Scritto e disegnato da Emanuele Merlino e Beniamino Delvecchio, il volume racconta la storia della giovane studentessa istriana 23enne gettata nelle foibe nel 1943.

Secondo l'assessora regionale alla scuola, Elena Chiorino, di Fratelli d'Italia: "È un gesto concreto che aiuta la collettività a conservare la memoria di un periodo drammatico della storia d'Italia di cui in passato si è parlato troppo poco, anche il presidente Mattarella ci ha ricordato che non esistono vittime di serie A e vittime di serie B".
Tuttavia, l'iniziativa ha suscitato numerose polemiche.

Il primo a protestare, riporta Repubblica, è stato il consigliere regionale Marco Grimaldi, di Liberi uguali e verdi, che ha sollevato sia un problema di aderenza storica nel testo che uno legato alle vicinanze della casa editrice Ferrogallico con alcuni esponenti dell'estrema destra. "Nel consiglio d'amministrazione siedono, tra gli altri, i dirigenti di Forza Nuova Alfredo Durantini e Marco Carucci (responsabile della comunicazione, che in passato ha annunciato un rogo di libri «inneggianti all’omosessualità»). Ferrogallico è anche unita da un "accordo di collaborazione" a un'altra casa editrice, Altaforte, che è espressione di Casapound. Gli autori di Foiba rossa sono Beniamino Delvecchio ed Emanuele Merlino: quest'ultimo è figlio di Mario Merlino, nome notissimo del neofascismo italiano", spiega Grimaldi.

Sempre Repubblica riporta che hanno condannato l'iniziativa anche gli storici torinesi Carlo Greppi e Marco Meotto che hanno dichiarato: "Riteniamo che si possa e debba arginare questa normalizzazione e istituzionalizzazione della narrative neofascista, ergendosi a difesa del mondo della scuola, a presidio della scuola repubblicana, antifascista e democratica e per arginare il definitivo sdoganamento del fascismo. Diciamolo ovunque e a chiare lettere che il fumetto, edito da una casa editrice neofascista, deve essere immediatamente ritirato dalle scuole piemontesi".

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