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Il New York Times rimuove i fumetti dalla sua famosa Best Seller List

"Classifica autorevole dei libri venduti negli Stati Uniti, in ordine di formato e genere", questo il sottotitolo della rubrica The New York Times Best Sellers che da sempre è uno dei punti di riferimento per il mercato americano del libro e della produzione letteraria in genere. Eppure le cose stanno per cambiare: a partire dal 5 febbraio infatti, il sito e importante quotidiano degli States rimuoverà da questa lista la categoria Graphic Books, sia hardcover che paperback, contenente graphic novel, manga e fumetti più in generale.

La scelta, non precedentemente comunicata ma confermata da Publisher Weekly, mira a ridistribuire al meglio le forze a disposizione del Times:

“A partire dal 5 febbraio, il New York Times eliminerà diverse liste di best seller sia dalla carta stampata che dal digitale.

Negli ultimi anni, sono state inserite numerose liste aggiuntive come esperimento, molte delle quali in modo discontinuo. Continueremo a trattare tutti questi generi di libri nella nostra copertura di news quotidiana, sia in cartaceo che sul digitale. Questo ci permette di gestire al meglio lo spazio e fornire maggiori forze alla nostra copertura oltre le liste di best seller”.

CBR ha contattato i diretti interessati per saperne di più e Danielle Rhodes Ha, Vice Presidente delle Comunicazioni della The New York Times Company, ha dichiarato che “queste liste discontinue non hanno raggiunto come speravamo il pubblico e non hanno avuto la giusta risonanza tra i lettori”.

Ovviamente, nel settore fumettistico non sono mancate le critiche a tale scelta editoriale oltre che petizioni per evitare l'abbandono di queste liste che per l'industria sono indubbiamente di grande importanza. Di seguito i Tweet del fumettista Brad Meltzer e del cartoonist Lucas Turnbloom esemplificativi dello scontento generato.

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