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Uderzo, papà di Asterix, denuncia la figlia

UderzoAsterix-500x478Albert Uderzo, ideatore insieme a René Goscinny di Asterix, è nel bel mezzo di una zuffa molto diversa dalle scazzottate inscenate dalle sue creature.

Il fumettista ottantaseienne ha infatti sporto denuncia contro la figlia e il genero, accusandoli di averlo violentato psicologicamente: "Ho tenuto la bocca chiusa per anni, ma oggi ho deciso di agire. Vogliono scombussolare i piani a quelli che mi stanno attaccando. Quando è troppo è troppo."

La storia risale al 2007, quando la figlia di Uderzo, Sylvie, e il marito di lei Bernard de Choisy vennero licenziati dalla casa editrice detentrice dei diritti di pubblicazione del fumetto, Les Éditions Albert René, di cui Sylvie era amministratrice delegata. L'anno successivo, Uderzo vendette la sua quota, che possedeva insieme alla figlia di Goscinny, alla Hachette.
Sylvie commentò che con la vendita delle quote il padre aveva tradito lo spirito del fumetto, aprendo il franchise di Asterix a possibile sfruttamenti da parte di terzi. In un articolo apparso su Le Monde nel 2009, scrisse che la situazione era paragonabile "all'invasione del vilaggio gallico da parte dell'impero romano". Nel 2011, la donna e il marito intrapresero un'azione legale contro ignoti per circonvenzione di incapace.

Questa settimana, ospite dell'emittente radiofonica Europe 1, Uderzo ha dichiarato che sua figlia sta portando avanti manovre legali senza alcun fondamento e di non essere in alcun stato di fragilità tale da far supporre una circonvenzione di incapace. "L'unico scopo di questi atti è minare la mia integrità psicologica e indebolirmi, per poter mettere le mani sull'eredità del personaggio, che loro bramano avidamente". Con queste motivazione, l'autore ha sporto denuncia contro i due per "violenze psicologiche".

Proprio quest'anno, alle storie di Asterix, iniziate nel 1959, si è aggiunta una nuova avventura a opera del team creativo composto da Jean-Yves Ferri e Didier Conrad, Asterix e i Pitti.

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