Menu

Becco Giallo e Lucca '12: Intervista

MARADONA_CopertinaContinua lo speciale di Comicus che vi presenta una serie di contenuti esclusivi in vista di questa edizione di Lucca Comics and Games. Oggi vi proponiamo un-intervista esclusiva a Guido Ostanel della Becco Giallo Editore.

Benvenuti su Comicus, e grazie per la disponibilità.

Grazie a voi, per il lavoro che fate e per l'ospitalità.

Partiamo dai volumi in uscita ad ottobre e che quindi saranno al centro della vostra attenzione a Lucca Comics e partiamo in particolare da Diego Armando Maradona, di Paolo Castaldi. Come nasce questo progetto, atipico rispetto al vostro usuale catalogo?

Atipico, ma non troppo. Specie se messo a fianco ai volumi dedicati a [Fabrizio] De André, Alda Merini, Gigi Meroni, Rino Gaetano. Tutte persone non esattamente osannate in maniera trasversale da vive, salvo poi - una volta scomparse - ricevere unanimi applausi. Gente che fatto pure arrabbiare, di sicuro discutere, ma altrettanto di sicuro gente capace di far sognare altra gente. Quando abbiamo visto gli occhi di Paolo accendersi, alla parola "Maradona", abbiamo capito che non saremmo più potuti tornare indietro: il libro su Diego (come Paolo cominciò a chiamarlo solo un minuto dopo) sarebbe stato fatto. A modo suo: con grande coraggio.

Abbiamo poi Alda Merini, di Silvia Rocchi, un volume che sembra ripercorrere la complessa vita della poetessa recentemente scomparsa. Una storia non facile da raccontare, anche perché, pur avendo paradossalmente faticato moltissimo per farsi conoscere, la Merini è molto amata da un vasto pubblico. Come viene affrontata questa apparente contraddizione della sua vita? Oltre al racconto della sua vita, c'è spazio per le sue poesie all'interno di questo volume?

Questo è un omaggio delicato, condotto in punta di grafite e modellato segno dopo segno sulla straordinaria sensibilità - di donna e di poetessa - di Alda Merini. Un libro che non cerca mai di competere con la parola scritta, ma prova ad accompagnare il lettore in un mondo altro, anzi in due, che si rivelano dimensioni dure, sensuali, mutevoli, parallele eppure sempre complementari.
Aggiungiamo: la soddisfazione di aver lavorato con Silvia, autrice di grande talento, alla sua prima prova lunga "ufficiale".

Andando avanti e lasciando da parte i volumi biografici, sempre di prossima uscita troviamo Dossier TAV, un'indagine giornalistico-fumettistica di Claudio Calia. Si tratta sicuramente di un argomento molto discusso e molto controverso in Italia. Come viene affrontato da Calia, e a chi consigliereste questo volume?

Ci piacerebbe consigliarlo a tutti, perché crediamo che la questione TAV sia argomento che riguarda ciascuno di noi qui ed ora, oltre a incidere sulle generazioni future e sull'ambiente. Ecco, forse lo consigliamo ancora più convinti a tutti coloro che hanno a cuore le parole "democrazia" e "partecipazione". Claudio ha osservato a lungo l'argomento, da tutte le angolazioni possibili, per poi restituire una narrazione dei fatti calata in un'autentica dimensione storica, là dove invece l'informazione - quella ufficiale, governativa - è sembrata sempre troppo parziale e ambigua, autoritaria. Sarà una lettura interessante, e - ci auguriamo - utile.

Infine tra i vostri annunci più recenti troviamo L'invasione degli scarafaggi - La mafia spiegata ai bambini di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, che insieme hanno già prodotto per voi Peppino Impastato e Que viva el Che Guevara. Un libro per bambini (ma non solo) sulla mafia è sicuramente una novità, almeno per voi. Cosa vi ha convinto a puntare su questo prodotto?


Questo libro esce nella collana "Critical Kids", dove da un po' di tempo proviamo a coinvolgere i lettori più piccoli e gli adulti che hanno voglia di ragionare con loro per ripensare il futuro fin da subito, immaginandolo - se possibile - migliore di questo presente. C'è bisogno di forze fresche, per farlo. E uno strumento che parla ai bambini di una strana malattia chiamata "mafia", che mostra come riconoscerne i sintomi e come si possa curare, ci pareva una scommessa irrinunciabile.

Ci sono altri volumi su cui punterete i riflettori a questa edizione di Lucca Comics?


Segnaliamo volentieri due libri: Destinazione Freetown, di Raul Pantaleo e Marta Gerardi, perché è un lavoro originalissimo, graficamente molto coraggioso, che racconta della "migrazione al contrario" di Khalid, da Milano alla Sierra Leone, argomento di cui si sente sempre poco parlare. E il lavoro scritto da Francesco Niccolini su Enrico Mattei, che mette in luce un altro giovane talento ai disegni: Simone Cortesi, di cui crediamo sentiremo ancora parlare.

Tra i numerosi autori italiani (e non solo) del vostro catalogo quali ospiti avrete al vostro stand?

Oltre come di consueto agli amici di Amnesty International, avremo allo stand Marco Rizzo, Paolo Castaldi, Claudio Calia e Giacomo Bendotti. A loro si aggiungono i nuovi arrivati: Simone Cortesi, Silvia Rocchi, e Luca Baino, Luca Amerio e Matteo Valdameri, autori del volume su Roberto Calvi.

Uscendo da Lucca, diamo un'occhiata al mercato in generale. La vostra casa editrice punta molto in particolare sul mercato delle librerie di varia. Stando alla vostra esperienza come viene visto il fumetto da librai e lettori nel 2012 in generale e il fumetto giornalistico/biografico come il vostro in particolare?

Dati alla mano, la contrazione dei consumi - anche nel mondo della libreria di varia - si è fatta sentire, e il segmento dei fumetti di realtà ci sembrato in linea con questa tendenza.

Con un catalogo in continua espansione come il vostro avrete sicuramente in cantiere numerosi nuovi progetti per la fine dell'anno e per il 2013. Vi va di anticiparne qualcuno?


Per il 2013 possiamo anticipare un volume sul Vajont e un reportage sul movimento di Occupy Wall Street.

Vi ringraziamo nuovamente per la disponibilità e vi auguriamo buona Lucca.


Grazie a voi, e buon lavoro.

Intervista a cura di Riccardo Galardini.

Torna in alto