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Mantova '12: Bonelli

confbonLa conferenza Sergio Bonelli Editore: il futuro del fumetto “Made in Italy”, moderata da Gennaro Costanzo, ha visto protagonisti Mauro Marcheselli e Stefano Marzorati. Si è parlato, innanzitutto, della ristampa a colori di Zagor allegata a “La Repubblica” e “L’Espresso”; la serie è partita molto bene e il primo numero esaurito in breve lascia ben presagire ad una prosecuzione della collana oltre i 30 volumi previsti; l’ideale sarebbe di coprire la produzione di Bonelli/Nolitta e per farlo servirebbero 60/70 volumi. È comunque ancora presto per dirlo visto che i dati di vendita reali (che esulano dalla vendita del primo volume che costava solo un euro).

Marcheselli ha poi proseguito ricordando Sergio Bonelli, scomparso esattamente cinque mesi fa; in Bonelli è cambiato tutto e nulla: tutto perché la mancanza si sente molto, più a a livello personale che lavorativo e nulla perché per ogni cosa che si pubblica ci si chiede “cosa ne penserebbe Sergio?”.

Parlando specificatamente della collana di allegati, si è parlato della scelta ovvia di mantenere le copertine di Gallieno Ferri e dei dubbi che si è avuto nel decidere se pubblicare la serie in ordine cronologico o meno, visto che lo Zagor degli inizi è un po' diverso dal personaggio che conosciamo.
Si è parlato poi della collana di Zagor attualmente nel pieno della saga del viaggio in Sud America che durerà per un paio d’anni dopodiché il personaggio tornerà a Darkwood.

Tex sta andando avanti con Mauro Boselli, Pasquale Ruju, Tito Faraci, Gianfranco Manfredi, con l'aggiunta di Roberto Recchioni che è al lavoro con la sua prima storia sul personaggio; il secondo Color Tex di Ruju uscirà quest’estate mentre in futuro vedremo Enrique Breccia al lavoro su di un numero futuro.
Nathan Never avrà un nuovo inizio, dopo la guerra dei mondi: il numero 250, infatti, sarà una sorta di nuovo numero 1 che riporterà il personaggio alle origini.
Parlando di miniserie, Shangai Devil sta andando abbastanza bene pur non tenendo tutti i lettori di Volto Nascosto. Manfredi ha quasi terminato le sceneggiature, dopodiché si mettere al lavoro su di una nuova serie regolare ambientata nei primi del '900.

Sergio Bonelli aveva manifestato la volontà di tornare a fare uscire nuove serie regolari: a maggio, quindi, uscirà Saguaro che è una serie western metropolitano ambientato intorno al 1970; l’autore, Bruno Enna, sarà in tour per presentarlo e, quindi, non è stato svelato di più.
Altra nuova serie regolare, quella di Dragonero di Luca Enoch e Stefano Vietti, con cui la Bonelli si apra al fantasy (tanto di moda), un genera che Sergio Bonelli non amava ma che dimostra come negli ultimi tempi abbia lasciato spazio ai suoi collaboratori e si sia aperto verso tante nuove idee.

Le miniserie, comunque, non sono ancora state accantonate del tutto e, ad esempio, non appena gli autori la termineranno potremmo vedere la nuova opera di Roberto Recchioni ed Emiliano Mammucari dal titolo provvisorio Orfani che, ricordiamo, sarà a colori.

Ad ottobre esordirà Le Storie, una collana di volumi one shot: il primo numero vedrà all'opera Paola Barbato e Giampiero Casertano. Seguiranno storie di Recchioni e un paio di volumi di Gigi Simeoni (fra cui un racconto che coinvolgerà uno dei protagonisti de "Gli Occhi e il Buio"); ci sono già una quarantina di volumi in cantiere. Il copertinista, unico, sarà Aldo Di Gennaro.
Per questa collana ci si è concentrato sugli autori, con storie d’avventura con bei personaggi, evitando figure storiche. Il formato sarà di 114 pagine, simile a Tex. Sperano che sia di buon auspicio.

Passando a Martin Mystère, tra poco uscirà l’albo del trentennale con 66 pagine in più con racconto inedito che avrà un Martin raffigurato come era stato pensato all’inizio dall'autore.

Sono, poi, iniziate poi le domande dal pubblico: si è detto che la Sergio Bonelli Editore proseguirà nella stessa strada tracciata da Sergio (nulla da fare per il digitale, il colore solo per eventi particolari, non ci sarà pubblicità sugli albi, etc.); questo non vuol dire che la casa editrice non sia aperta alle novità, ma che ogni cosa viene valutata attentamente per non tradire le aspettative dei lettori.

Parlando di Julia, l'assenza di collane extra è legato alla precisione degli autori coinvolti Giancarlo Berardi, Maurizio Mantero, Lorenzo Calza che rende difficile avere più uscite annuali.

A parte Zagor, le vendite di tutte le testate Bonelli sono in calo, in questo periodo di crisi, ma per ora non ci sono chiusure in vista.
Il discorso Ken Parker non è e mai sarà chiuso visto che Sergio ha sempre manifestato la volontà di concludere la saga di Lungo Fucile e più volte è stato detto a Berardi che l'editore è disposto a proseguire la serie.

Per i Romanzi Bonelli si proseguirà e le uscite saranno strettamente legate alla produzione, quindi si pubblica quando il volume  pronto. Entro fine anno uscirà un volume della Barbato, disegnato da Luigi Piccatto, che parlerà del 2012, mentre prossimamente vedremo il volume di Antonio Serra e Paolo Bacillieri
Parlando del film di Dylan Dog, confessando una certa ingenuità della casa editrice che non ha avuto alcun controllo sul progetto; probabilmente ha pesato la lunga gestazione che ha trasformato il film in un qualcosa di completamente diverso dall’indagatore dell’incubo. In Italia le proposte cinematografiche per i personaggi Bonelli non mancano, ma poi quando è il momento di concretizzare non si fa mai nulla; è per questo motivo che per Dylan Dog ci si è affidati agli americani, che normalmente hanno più mezzi. Si pensava che la volontà di fare qualcosa che rispecchiasse il fumetto fosse fortt, ma così non è stato.

Si è chiuso dicendo che all’emorragia di lettori non corrisponde un calo delle proposte da parte di nuovi autori che cercano di entrare in Bonelli; ciò è un bene in quanto, in un momento in cui le vendite calano, per far quadrare i conti bisogna fare uscire più testate... e quindi servono più autori.

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