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Con Millar si torna all'asilo

KHIl modo migliore per parlare ai bambini è farlo attraverso i loro simili? Per Mark Millar la risposta si direbbe decisamente affermativa, considerando che un team di bambini con superpoteri sarà protagonista di Kindergarten Heroes, la nuova serie firmata dall'irriverente sceneggiatore scozzese.

La notizia arriva come esclusiva di Comic Book Resources, che mostra ai lettori di tutto il mondo due immagini in anteprima del nuovo progetto millariano, realizzate dalla mano di Curtis Tiegs (ne trovate una qui a fianco e una nella gallery a fondo pagina); lo stile di Tiegs su queste pagine, così come l'impostazione di tutto il volume - come fa notare anche Millar a CBR - ricorda in tutto e per tutto quello dei libri per bambini.
Editore della storia sarà Books Noir, etichetta britannica di libri per ragazzi tra i sette e in quattordici anni.

Da genitore, Millar ha affermato di volersi imbarcare in un'operazione simile, e ha aggiunto di avere diversi altri progetti orientati al pibblico più piccolo, sui quali tuttavia questo Kindergarten Heroes doveva avere la precedenza.

Al centro dell'attenzione del libro ci sarà quindi questa sorta di asilo per figli di supereroi, dove questi vengono tenuti d'occhio mentre i genitori sono intenti a salvare il mondo. In questa sorta di "Rugrats meet superheroes" i genitori dei superpargoli non compariranno mai, lasciando intendere ai lettori che questi siano proprio i figli dei più celebri eroi dei fumetti mainstream.
Millar ha dichiarato di stare rendendo la storia "genuinamente divertente, genuinamente entusiasmante e genuinamente drammatica quando serve".

Se il target principale di questa operazione saranno i più piccoli, Millar non fa segreto della speranza di riuscire a realizzare un prodotto che i suoi lettori possano "comprare ai propri figli, o alle sorelle e ai fratelli minori, ma con il quale possano allo stesso tempo divertirsi loro stessi"; ispiratrice di questa sfida personale, dice, è Pixar, i cui lungometraggi e cortometraggi da sempre sono apprezzati dai più piccoli e dai più grandi.

Parte del denaro guadagnato dai due autori, ancora una volta, verrà devoluta in beneficienza; "Si pensava di donare il 10% dei nostri profitti alla facoltà di medicina della Glasgow University per la ricerca in progetti a cui eravamo particolarmente interessati". A queste donazioni si unirà, infine, parte del denaro ricavato dalle vendite, che verrà donato allo Yorkhill Sick Children Hospital.

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