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Bao e First Wave, parla Leonardo Favia

first-wave-cv1A Lucca 2011 Bao Publishing ha presentato il primo special dedicato alla linea "First Wave", sorta di universo alternativo della DC, dove personaggi come Batman, Doc Savage e Spirit interagiscono in storie dall'ambientazione noir.
Abbiamo raggiunto il curatore della collana Leonardo Favia per fargli alcune domande sul progetto e sui prossimi volumi che, come leggerete, conterranno molto più della semplice miniserie First Wave di Brian Azzarello e Rags Morales.

Per leggere la recensione a First Wave Special, clicca qui.

Ciao Leonardo e benvenuto in Comicus
Parlaci del progetto “First Wave” di cui è uscito il primo volume speciale contenente l’incontro tra Doc Savage e Batman e la presentazione di Justice Inc. Cos’è “First Wave” e perché voi di Bao avete deciso di pubblicarlo?

Prima di tutto un saluto ai lettori di Comicus.
“First Wave” può essere definito come un universo parallelo in cui personaggi iconici come Doc Savage, Batman e Spirit combattono uniti contro il crimine. Il motivo per cui noi di Bao abbiamo deciso di pubblicarlo è abbastanza semplice: oltre alla presenza di suddetti personaggi (e molti altri), ci piaceva il lavoro svolto da Azzarello nel creare un mondo ucronico con i toni dell'hard-boiled e le architetture art-deco ma con la moderna potenza visiva di artisti come Phil Noto, Phil Winslade, Rags Morales e molti altri.

Al momento First Wave comprende i sei numeri della miniserie di Brian Azzarello, la serie di Doc Savage, la serie di Spirit e alcune storie in bianco e nero che omaggiano il personaggio di Eisner. Come sarà presentato il tutto ai lettori?

La miniserie First Wave rappresenta la pietra angolare di questo nuovo universo, mentre tutti gli altri volumi saranno autoconclusivi e monografici, dedicati quindi a un solo personaggio alla volta.

Proprio nell'introduzione al volumetto di First Wave, accennavi a "storie inedite", "preziosi recuperi storici" e addirittura "Showcase". Dobbiamo dedurne che nonostante i recenti passaggi di diritti DC in Italia, a BAO sia rimasto in mano il proprio pacchetto? Potresti darci qualche chiarimento sul materiale DC a cui avete accesso per l'Italia?

Il recente passaggio di diritti DC non ha in alcun modo modificato gli accordi presi in precedenza, ovviamente. Tutto ciò che esula la master license è teoricamente disponibile, ma forse questa domanda dovreste girarla a chi è in possesso di suddetta licenza.

E dunque, come intendereste muovervi nella proposizione di questo materiale? Pare di capire che vedremo anche parecchio materiale d'annata: puoi darci qualche elemento in più?

Per quanto riguarda il personaggio di Spirit, pubblicheremo materiale nuovo, anche se assolutamente rispettoso della visione di Will Eisner, mentre per Doc Savage attueremo una sorta di progressione “a ritroso” fino agli anni Sessanta, con chicche veramente sorprendenti. Ci sarebbe anche da parlare di un volume veramente clamoroso, con nomi immensi, che non era originariamente parte del pacchetto First Wave e che noi in BAO abbiamo insistito per avere, ma del quale purtroppo non posso ancora parlare in questa fase.

C'è una vulgata secondo cui il materiale DC (che non riguarda Batman o Superman) in Italia trova difficoltà ad attecchire, al di là delle sue controverse vicende editoriali. Ritieni che ciò sia vero e confermato dai dati? E in ogni caso, vedi dei margini di crescita per la DC nel nostro Paese?

Il materiale DC in Italia ha vissuto fasi altalenanti, è vero, ma non ritengo che questo sia dovuto a un problema di ricezione da parte del pubblico, altrimenti non si spiegherebbe perché, nonostante tutto, c'è sempre stato un progetto per pubblicare storie DC in Italia. È certo che in questa fase la DC in Italia ha un'ottima occasione per attrarre nuovo pubblico grazie al reboot coinciso con la nuova gestione editoriale, e sono dell'idea che questo possa avere un buon effetto trainante per il mercato italiano del fumetto in generale.

Infine, come curatore della collana, puoi dirci quali sono i punti di forza del progetto "First Wave"?

“First Wave” mi ha immediatamente appassionato perché è come le storie a fumetti che ci si inventa da bambini: si prende un personaggio, libero da qualsiasi continuity, e gli si fa fare quel che si vuole, pur conservandone i tratti caratteristici. È un tipo di libertà che al tempo stesso entusiasma e responsabilizza, e credo che in questo Azzarello riveli tutto il suo amore nei confronti dei personaggi che tratta. È un "What If?" che però non è fine a se stesso, perché crea una storia corale e complessa, non un esercizio stilistico ma un mondo fantastico. Sempre che la vostra idea di mondo fantastico sia piena di sangue, criminali e supereroi.

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