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Milo Manara - Le Stanze del Desiderio

Milo Manara - Le Stanze Del desiderio Milo Manara - Le Stanze Del desiderio

Immag0021_1A Siena, nella suggestiva piazza Duomo, all’interno del complesso museale di Santa Maria della scala, dal primo ottobre e fino all’8 gennaio si svolge la mostra Le stanze del desiderio, prima vera e propria antologia della carriera del celebre fumettista Milo Manara.

Noi di Comicus abbiamo avuto, come guida d’eccezione, lo stesso curatore della mostra e direttore generale di Napoli Comicon, Claudio Curcio; insieme con lui ci hanno tenuto compagnia anche il più che noto Roberto Recchioni e Maria Rosaria Giampaglia, dell’ufficio stampa Disney.

La mostra propone un percorso attraverso gli oltre quarant’anni di carriera di Manara, servendosi di una vasta selezione di materiale originale tra tavole, illustrazioni, quadri veri e propri e inserti audio e video.

Il punto di partenza del percorso è il quadro con cui Manara, scoperti i fumetti in tarda età e realizzato quale sarà la strada che perseguirà per il resto della propria vita, illustra al mondo la propria scelta: un bel calcio a un bue, simbolo della pittura classica (il quadro lo potete vedere, qui sotto, in una foto dove ad ammirarlo sono lo stesso Manara, Moebius e Liberatore).
Superato questa affascinante e divertente immagine simbolica, iniziamo ad addentrarci nel mondo dell’Autore, dapprima attraverso due istallazioni che, rispettivamente, ci portano all'interno di una sua tavola mentre questa è disegnata (su tre delle quattro pareti che ci circondano, è proiettato un foglio bianco su cui Manara sta lavorando), poi passiamo in una stanza buia dove isole sonore, ci fanno udire testimonianze audio dell’importanza del lavoro di Milo.

Il vero centro e cuore della mostra è la stanza principale dove in un grande ambiente buio e dalla musica soffusa, sorgono quattro stanze abbaglianti ognuna dedicata a un diverso momento fondamentale della carriera di Milo: l’esplorazione dell’avventura con l’alter ego Giuseppe Bergman, la collaborazione con Hugo Pratt, la collaborazione con Federico Fellini e le storie brevi che l’hanno fatto conoscere.
Entrare in ognuna di questa stanza è entrare in un mondo; dall’alto giunge il sonoro che contestualizza quello che stiamo guardando: tavole dalla qualità eccezionale e dallo stile impeccabile già dagli esordi, con pochissime o addirittura nessuna correzione.
Ogni stanza ha la sua peculiarità, puntualmente evidenziata da Claudio che arricchisce la nostra visita con numerosi aneddoti: In Bergman il tema dell’avventura è illustrato dalle tavole de H.P. e Giuseppe Bergman e dalle foto del vero e proprio viaggio compiuto da un giovane Manara armato di camper; con Pratt e Fellini è evidenziato il ruolo ricoperto dal disegnatore (che nelle storie sceneggiate da Pratt era il vero e proprio regista, mentre in quelle sceneggiate da Fellini, ricopriva il ruolo di “cameraman” dato che a dirigere  era il regista riminese); nella stanza delle storie brevi possiamo leggere integralmente storie come Acherontia Atropos o l’inedito La Vendetta, divertente omaggio ad Asterix.
Prima di passare oltre, abbiamo modo di ammirare le tavole de I Borgia, opera realizzata su testi di Alejandro Jodorowsky, ancora parzialmente inedita in Italia.
I dettagli, soprattutto storici e iconografici, sono impressionanti e ogni tavola è una vera e propria opera d’arte.

Se le stanze appena visitate possono essere definite il fulcro della carriera fumettistica di Manara, l’ambiente successivo è quello che lo rappresenta meglio dal lato artistico: “Il Pittore e la Modella”, infatti, e il progetto con cui Milo torna alle origini della sua carriera per riprendere, dopo più di trent’anni, tele, cavalletto e colori a olio e rendere omaggio ai pittori che ha imparato a conoscere e ad amare in giovane età; lo fa nel modo che più lo contraddistingue, dipingendo l’autore insieme alla sua modella in opere che trasudano Arte ed Erotismo.

In una mostra dedicata a Manara, non poteva mancare una stanza intitolata “Eros e Thanatos”; qui fanno la loro comparsa le donne che hanno reso famoso in tutto il mondo Milo, con la loro sensualità, i volti ammiccanti e le pose a volte sfacciate ma mai volgari.

Manara_Siena1Impressionante la mole di materiale esposto, molto del quale inedito e mostrato al pubblico per la prima volta, a testimoniare la volontà di far conoscere il maestro veronese non solo tramite le opere più note, ma anche e soprattutto attraverso i lavori sconosciuti.
Claudio Curcio puntualizza come Manara sia un autore disponibilissimo che difficilmente si nega a una collaborazione per qualsivoglia situazione: ecco spiegata l’enorme quantità di locandine (tra cui quelle cinematografiche per gli ultimi film di Fellini), pubblicità e illustrazioni per scenografie di spettacoli (come quelle, bellissime e mitologiche, dedicate allo spettacolo I Viaggi di Ulisse di Nicola Piovani).

Ogni aspetto della carriera di Milo Manara è toccato dalla mostra che riesce a essere completa senza essere didascalica o annoiare il visitatore; abbiamo già parlato delle innumerevoli illustrazioni presenti ma anche il fumetto è più che ben celebrato: ogni storia lunga, dal Lo Scimiotto, a L’Uomo delle Nevi, passando per Il Gioco, Il Profumo dell’Invisibile fino a X-men: Ragazze in Fuga, è presente con almeno due tavole.

Chiude la mostra, un percorso dedicato ai progetti perduti, tra cui spiccano gli studi e i bozzetti per il remake, mai realizzato, del film "Barbarella".
Barbarella di Jean-Claude Forest ha un valore simbolico per Manara; è stato il fumetto della folgorazione, quello che gli ha fatto capire quale sarebbe stato il lavoro della sua vita; ritrovarlo su quei personaggi che tanto l’hanno segnato, a quarant’anni di distanza, è emozionante ed è veramente un peccato che tutto si sia risolto in un nulla di fatto.

“Milo Manara – Le stanze del desiderio” rappresenta quello che ogni mostra antologica dovrebbe essere: completa, emozionante ed esaustiva. Impossibile parlare di tutto quello che si è potuto vedere; al termine del percorso si esce contenti di aver avuto l’occasione di visitare una mostra dove il fumetto è celebrato al pari dell’Arte classica. Questa esposizione è la dimostrazione che, se si crede in un progetto e lo si realizza in maniera adeguata e con i fondi adeguati, il pubblico risponde positivamente e premia l’organizzazione con la propria presenza.
L’afflusso di persone, infatti, è stato costante e questo non può che essere una gioia per chi, come noi, sostiene da sempre il valore del medium fumetto.

Da notare, infine, che anche il bookshop della mostra celebra Milo Manara in maniera perfetta: potrete, infatti, acquistare, oltre a tutti i libri, ai gadget e al vestiario legati al lavoro dell’autore, anche il bellissimo portfolio Favole libertine, il DVD “Milo Manara – il gioco dell’avventura” con una lunghissima intervista in cui Manara racconta i quarant’anni della sua carriera e, soprattutto, l’enorme ed esauriente catalogo della mostra curato da Claudio Curcio e realizzato dal Sole 24 ORE Cultura.

Pubblichiamo qui sotto una galleria di immagini che non può che essere parziale, invitandovi a visitare la mostra che rimarrà aperta fino all’8 gennaio (con l’augurio che, visto il successo, questa data possa essere prorogata).

Ringraziamo per la disponibilità dimostrataci Claudio Curcio e Antonio Iannotta di Napoli Comicon.

Per informazioni sulla mostra e gli orari di apertura visitate i siti: milomanara.it, il sito di Napoli Comicon e il sito ufficiale della mostra.

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