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Lucca '11: Diabolik prossimo cinquantenne

È Mario Gomboli naturalmente a dare il benvenuto all'appuntamento “diaboliko” di Lucca, con una gradita guest star, Alfredo Castelli, invitato tra il pubblico, sul palco.

Gomboli ha subito ricordato che nel 2012 ed esattamente proprio a novembre Diabolik compierà 50 anni. Sono previste numerosissime iniziative e novità in campo editoriale e nel merchandising.
Prima di tutto la prossima Lucca ospiterà una grande mostra commemorativa.
Uscirà il remake del numero 2 e 3 con la storica apparizione di Eva Kant e poi in occasione dell'anniversario di mezzo secolo sarà prodotto da una famosa coltelleria italiana il pugnale in acciaio di Diabolik e vedranno la luce anche alcuni speciali lingotti d'oro con l'effige del Re del Terrore.
Un lettore dal pubblico ha suggerito un numero commemorativo di poche pagine ambientato a Lucca, suscitando l'entusiasmo di Gomboli,
che ci ha tenuto a precisare che Diabolik non è solo un personaggio dei fumetti. E' stato il primo comic italiano a diventare un film, ad avere trasmissioni radiofoniche dedicate, nonché romanzi. Le sue creatrici, le sorelle Giussani, lo hanno da sempre voluto flessibile, adattabile, oggi si direbbe multimediale. Ha continuato poi, ricordando che la prima intuizione del futuro protagonista del fumetto italiano fu di Angela Giussani poi affiancata dalla sorella Luciana Giussani, ricordate anche da Castelli con simpatia e tenerezza.

 

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Si resterebbe ore a sentire raccontare e narrare aneddoti da Gomboli e Castelli, che anche in questa occasione hanno soddisfatto ampiamente la platea con sfiziose storielle e retroscena.

La più gustosa l'ha suggerita il creatore di Martin Mystère, che molto giovane, iniziò a lavorare seriamente proprio sul criminale di Clerville.
In occasione del suo ultimo libro su Fantomas (presentato proprio quest'anno alla fiera toscana), il famoso, romanzesco ladro e assassino francese risalente addirittura alla seconda metà del 1800, ha citato un mistero comune che condivide con Diabolik, la copertina del primo numero: non si è mai rintracciato l'artista che la realizzò.
La cover de Il Re del Terrore fu disegnata da un certo, pare, Angelo Zarcone, che sbarcava il lunario con vignette e strisce sexy; le Giussani non avevano soldi e cercarono per il loro esordio un disegnatore a buon mercato.
Il primo numero fu un flop, flagellato dagli strali della Chiesa e dei ben pensanti, ma proprio questi crearono un effetto boomerang e accesero la curiosità e la voglia di trasgressione delle giovani generazioni.
Zarcone scomparve in pochi anni senza reclamare fama e soldi anche quando esplose in Italia il fenomeno Diabolik e il fumetto divenne un culto.
Per il ventennale della testata le Giussani assoldarono addirittura Tom Ponzi per ritrovare Zarcone o avere sue notizie, ma neanche il noto detective privato non riuscì mai a rintracciarlo.

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