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I, Vampire: la nuova DC che non ti aspetti

ivampire3_asdfsajdhfkljy8La DC Comics ha avuto sempre una certa affinità con le tematiche soprannaturali e mistiche, tanto che questa è poi esplosa nella linea Vertigo dove i mostri, gli indagatori dell'incubo made in U.S.A, le creature della palude hanno trovato la loro casa naturale. Adesso molti di questi esseri traslocano nuovamente nell'universo DC a fianco dei vari bats e supes, sfruttando il progetto 52 per vedere se testate più di nicchia, una sorta di ibridi per tematiche e autori Vertigo/DC, possano funzionare anche a bordo del carrozzone del nuovo universo rinnovato si ma, come hanno dimostrato le prime uscite, assai legato alla tradizione.

In quest'ottica risorge I,Vampire vecchia serie DC (creata da J.M De Matteis e Tom Sutton nel 1981) che lo scrittore di fumetti indipendenti Jhosua Fialkov (Tumor Echoes e, in coppia con Nick Spencer, Iron Man 2.0) e l'artista Andrea Sorrentino useranno per veicolare il concetto di vampiro in un mondo popolato di super presenze e bizzarrie soprannaturali varie. Fialkov mette subito le cose in chiaro “I, Vampire sarà sanguinolento, romantico e violento”. Messo così sembra la controparte in tavole del "True Blood" televisivo. I protagonisti di questa blood love story sono due Andrew, il vampiro buono e Mary che buona non lo è mai stata. Fialkov spiega cosa l'ha spinto a scrivere I, Vampire “J.M DeMatteis: I Vampire è una delle sue prime creature e per me è sempre stato un modello. E poi volevo confrontarmi con un horror più classico e con tematiche romantiche. Dopo le strade indicate nel vampirismo a fumetti da Steve Niles con i suoi 30 giorni di Buio e da American Vampire di Scott Snyder, io punterò l'accento sul fatto che in un mondo di super eroi i vampiri rischiano di passare in secondo piano e devono convivere con ciò.” Fialkov continua espandendo il concetto “Innanzitutto in un universo simile i vampiri non hanno più bisogno di nascondersi e alla domanda se ci saranno incontri con eroi classici e meno classici la risposta è si”.

Amore e vampiri è un binomio pericoloso di questi tempi, c'è sempre il rischio di evocare lo spauracchio di "Twilight". Fialkov non teme che succeda “La storia d'amore è fondamentale come il sangue e l'horror e avrà comunque una connotazione diversa dai teen vampiri che imperversano. Andrew Bennet è un buono, un vampiro millenario che ha capacità, grazie alla secolare esperienza, che gli altri si sognano. La sua amata è anche lei una vampira. Sarà anche la sua nemica e Mary ha il difetto di ottenere sempre ciò che vuole. È impulsiva, scatenata. Gli opposti si attrarranno ma quello che scaturirà non sarà certo una storia d'amore semplice. Per spiegare il loro rapporto è emblematica la scena introduttiva del primo numero con lei che in forma di lupo divora la testa di un cigno mentre Andrew guarda”.

L'appello finale di Fialkov è a sostegno delle serie cosidette “edge” del nuovo DC Universe “Se volete che l'universo DC abbia anche angoli oscuri e serie un po' diverse sostenete I, Vampire, Swamp Thing e Demon Knights. Non ve ne pentirete”.


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