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Ritorni in casa DC

Attenzione! La seguente notizia contiene spoiler!

JL_Generation_Lost_24_VariantBrighthest Day, la mini corale che è servita a riportare sotto i riflettori i "fantastici quattro DC" (Hawkman, Acquaman, Martian Manhunter e Firestorm) si è conclusa, con il ritorno di Swamp Thing e un finale che prelude all'arrivo di un altro personaggio dall'universo Vertigo, un detective dell'incubo che fuma come un turco. Nekron ha corrotto la parte mistica di Swamp Thing e solo il ritorno della componente umana Alec Holland potrà salvare la Terra e l'universo. Come spesso succede quando c'è da mettere la parola fine ad una storia che è durata parecchi mesi, il finale risulta sempre un po' affrettato e di fatto prelude inevitabilmente a quello che verrà dopo.

Brightest Day non smentisce questo fatto e ci lascia con un sacco di punti di domanda su quale sarà il futuro dei nostro eroi. Se Acquaman è ben saldo nelle mani di Geoff Johns e Ivan Reis, non si può dire lo stesso per Hawkman e Martin Manhunter, del cui futuro narrativo ed editoriale non si conosce nulla. L'unica eccezione, narrativament parlando, riguarda Firestorm: l'eroe scopre di essere una bomba ad orologeria il cui conto alla rovescia è appena iniziato, ma anche in questo caso non è detto in che pagine esploderà. Si ha anche modo di vedere Swamp Thing recuperare il tempo perduto e punire dei ricchi industriali; questa sua nuova incarnazione di punitore verde avrà spazio nella mini di tre intitolata Brighthest Day aftermath: The search of Swamp Thing.

Si conclude anche l'altra faccia di Brighthest Day, ossia la serie quindicinale Justice League: Generation Lost, che ha visto il ritorno dei personaggi che resero famosa la Justice League International di J.M. DeMatteis, Keith Giffen e Kevin Maguire. Tra i ritorni dalla tomba ammantati della luce della lanterna bianca c'è stato anche quello di Maxwell Lord: Il miliardario appena ha rimesso piede tra i viventi (al termine di Blackest Night) ha deciso di cancellare dalle menti di tutti gli eroi e non il ricordo della sua esistenza. Il reset però non ha funzionato al cento per cento e i suoi vecchi compagni di bisboccia e azione Booster Gold, Ice, Fire, Capitan Atom ecc. non hanno certo dimenticato i suoi crimini, tra cui l'omicidio di Ted Kord l'unico e indimenticato Blue Beetle.

Nella migliore tradizione del triplo gioco si scopre così che il piano di Max Lord in realtà è più complesso di una semplice vendetta ai danni di Wonder Woman, che al tempo del progetto Omac gli aveva spezzato il collo a reti unificate: il suo scopo, infatti, è istituire un gruppo che difenda i cittadini dall'arroganza dei supereroi. Sarà questo il plot della nuova serie dedicata alla Justice League International, sempre ad opera Judd Winick e Aaron Lopresti e annunciata nell'ultima vignetta? A sponsorizzare il ritorno della formazione è lo stesso Batman che affida a Lord la guida del gruppo, davanti ad uno schermo con il logo storico della JLI.

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