Menu

Quando la canapa incontra i supereroi

mm_autoriLa marijuana e i suoi utilizzi sono un tema oggi molto dibattuto: la coltivazione e il consumo di questa pianta, che vanno da quello ludico a quello spirituale, risalgono a molti secoli fa, ma nella maggior parte degli stati moderni sono ancora proibiti dalla legge. Traendo ispirazione da questa discussa “droga leggera” e fondendola col genere supereroistico è nato il nuovo graphic novel Image, in uscita questo aprile: Marijuanaman.

Come vi avevamo già annunciato, la storia nasce dalla collaborazione del pluripremiato artista del raggae Ziggy Marley con lo scrittore Joe Casey e il disegnatore Jim Mahfood e racconterà le gesta di un alieno venuto sulla Terra per salvare sia il nostro pianeta che il suo mondo natale. Potendo facilmente cadere preda di facili stereotipi, gli autori hanno tenuto a precisare che non si tratta di un fumetto su un personaggio “sballato”, ma “un racconto dai toni molto spirituali e psichedelici su un nuovo tipo di eroismo adatto ai lettori di oggi. Naturalmente non mancheranno pugni ed esplosioni”.

Le prime tavole mostrano un tratto radicalmente diverso dai precedenti lavori di Mahfood, come Grrl Scouts o Jennifer’s Body: “Ho dato alle figure un taglio strano e visivamente d’impatto, un effetto per cui devo anche ringraziare il mio colorista Justin Stewart, con cui lavoro da anni. C’è qualcosa in quest’opera che mi rende particolarmente orgoglioso e quando la storia prende un piega bizzarra e mistica è importante che il disegno la rifletta. Non volevamo una cosa ironica e buffa e così abbiamo indirizzato la trama su una strada molto più originale e fuori dal comune”.

Ziggy Marley è un neofita del mondo dei comic e, dopo aver visto i lavori di Mahfood, lo ha contattato per proporgli l’idea di Marijuanaman, nata inizialmente come una sceneggiatura per film; il disegnatore ha poi contatto Casey, di cui sia lui che Marley sono grandi amici ed estimatori. “Tutto è partito con noi tre a discutere e confrontarci nel mio salotto", dice Mahfood, “il progetto e i personaggi sono opera di Ziggy e, assieme a lui, li abbiamo adattati al formato fumettistico. Siamo artisti e ognuno sa quanto sia importante collaborare per creare un buon prodotto; è stato un processo molto collaborativo e non ci sono mai stati motivi di scontro o incomprensioni”.

Tutti e tre gli autori vivono in California, da sempre uno degli stati più tolleranti e aperti mentalmente d’America e questo clima ha profondamente influito sul lavoro: “Qui la marijuana è ormai entrata a far parte del bagaglio culturale comune e Ziggy è un fervente attivista della canapa: la verità è che si tratta di una pianta con moltissime qualità, soprattutto terapeutiche, e spesso è stata perseguitata perché contraria agli interessi delle grandi case farmaceutiche. In Marijuanaman compaiono molti di questi temi, non per creare scandalo, ma perché si tratta di fatti accertati. Per concludere non è un fumetto sulle droghe o su eroi che si 'sballano' e combattono i cattivi. Si tratta di una guerra spirituale fra giusto e sbagliato e di un forte messaggio per le nuove generazioni”.

Torna in alto