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E il nuovo Venom è...

Attenzione! La seguente notizia può contenere spoiler!

Cover_Venom_1Tutti sanno che la Marvel - e l'industria del fumetto supereroistico in genere - è solita farsi beffe della morte, riportando in vita personaggi defunti con ogni tipo di espediente. A fianco di questa regola non scritta è possibile trovare quella (ugualmente non scritta) che chi non muore si rivede. Proverbio o luogo comune che sia, basta poco a renderlo un dato di fatto.

Poco più di un mese fa si è parlato dell'introduzione, nelle trame ragnesche, di un nuovo Venom. Giusto il tempo di metabolizzare la novità che Marvel ha messo i propri lettori nelle condizioni di metabolizzarne anche la verità.
Negli ultimi anni le storie Marvel hanno dato l'impressione di aver fatto uno scatto in avanti, verso un mondo narrativo in cui tutto è possibile ma in un grado di complessità che sembra andare oltre il semplice "possiamo farlo quindi lo facciamo". È questa la chiave attraverso cui leggere i rivoluzionamenti degli ultimi anni, tra cui, in un modo o nell'altro, deve essere annoverata la scelta di questo nuovo Venom. Immaginate lo stupore di tutti i lettori americani nello scoprire chi si celava sotto l'uniforme simbiontica. "Ma come? Eppure l'avevamo lasciato superbo e amareggiato, steso in un letto con le gambe amputate!", si saranno detti. L'alternativa possibile è "What the fuck?!". Signore e signori, nerd di tutti i sessi e le età, Flash Thompson è tornato. O meglio, sta per farlo: il 9 febbraio su Amazing Spider-Man #654.1 e il 2 marzo sul nuovo Venom di Rick Remender e Tony Moore.

Privo di una reale serie personale da diversi anni, scelta dovuta al difficile rapportarsi, ha detto Dan Slott, con il lato più oscuro e malvagio del personaggio, Venom torna in auge proprio grazie allo status di chi è chiamato a vestirne i panni. Flash Thompson è un soldato, un patriota, che abbiamo visto perdere le gambe pur di salvare un compagno in guerra. Una persona indubbiamente retta, e forse per questo una scelta ideale da abbinare al simbionte, dopo tanti villain, per quanto l'ascendente negativo del "costume nero" si facesse sentire anche su Peter Parker. Per questo Flash verrà supervisionato e dovrà sottostare ad un ferreo regolamento per l'utilizzo del simbionte, basato su un periodo massimo di esposizione, oltre il quale il simbionte deve venire rimosso per evitare danni psichici.

Con le spalle coperte da un'organizzazione militare in grado di fornire armi, risorse e supporto logistico, questo nuovo Venom verrà utilizzato laddove nessun'altra soluzione sarà possibile. Saranno storie incalzanti, dunque, quelle che si andrà a leggere, tra uno scontro con un nuovo Jack O'Lantern in uno scenario bellico dell'Europa dell'Est e uno con Kraven nella Terra Selvaggia, il tutto, dice Remender, installato su una trama più complessa che vede il ritorno di un noto signore del crimine che, mosso esclusivamente da motivi economici, cercherà di infestare il Marvel Universe con pistole e fucili in plastica armati con inarrestabili proiettili in Vibranio.

Parlando dei volti noti che vedremo sulle pagine di Venom, Remender ha ovviamente accennato a Peter Parker e Betty Brant. Specialmente quest'ultima avrà un ruolo importante in quello che è stato definito il grande momento di Flash Thompson; sarà così possibile approfondire la loro relazione, fino ad ora relegata ai margini del loro ruolo di comprimari sulle testate ragnesche, così come la tridimensionalità di Flash, per il quale questo nuovo inizio rimette tutto in discussione.

Senza rivelare troppo, quindi, Remender ha tratteggiato quella che sarà una serie in grado di unire supereroismo contrastato, azione, approfondimento psicologico e spionaggio, in quella che è la più interessante (e pericolosa) rilettura di Venom e di Flash Thompson. Rilettura le cui battute finali di Steve Wacker non sono che la summa: "La cosa interessante, secondo me, è che Flash, il più grande fan di Spider-Man, si troverà a diventare lentamente quello che potrebbe essere il suo più grande nemico al mondo".

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