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Watchmen: I Racconti del Vascello Nero

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Watchmen: I Racconti del Vascello Nero – Warner Premiere/Paramount Picures, 2009
 
Esclusi dalla trasposizione cinematografica di Watchmen, “I Racconti del Vascello Nero” e “Sotto la Maschera” sono due contenuti essenziali dell’opera a fumetti, complementi necessari al suo godimento in termini di profondità sia metastorica, sia metafumettistica, per non parlare dell’arricchimento tematico che ne deriva. Le ragioni della loro mancanza nella pellicola diretta da Zack Snyder sono piuttosto ovvie: la loro inclusione avrebbe protratto in misura sensibile la durata (già considerevole) della pellicola, rendendola ancor più pesante per il pubblico, e costringendo a un minor numero di proiezioni giornaliere nelle sale cinematografiche. Insomma, si rischiava che il film piacesse meno al pubblico e facesse guadagnare meno allo studio. Ciò nonostante, proprio Snyder si è imposto affinché questo materiale e tutto ciò che comporta non andasse perso, riuscendo a far sì che i due contenuti venissero in qualche modo realizzati. In tal modo, “I Racconti del Vascello Nero” è diventato un cortometraggio animato, mentre l’autobiografia fittizia di Hollis Mason, “Sotto la Maschera”, si è tramutata in un altrettanto fittizio documentario televisivo. Nonostante il primo di questi (e probabilmente anche il secondo) verrà incluso nei prossimi mesi in un’edizione home video di “Watchmen”, integrato nel film come originariamente concepito, entrambi i cortometraggi sono comunque usciti anche a sé, in un DVD dedicato.

I Racconti del Vascello Nero

“I Racconti del Vascello Nero” recupera atmosfere horror dei fumetti anni ’50, narrando la storia di un capitano marinaio unico sopravvissuto della sua ciurma all’attacco di una nave stregata. Il ritorno del protagonista verso la sua terra ne segnerà però la mente in maniera terribile, e al suo arrivo non potrà che scontrarsi con una realtà mostruosa.
Riprendendo in maniera quasi del tutto fedele l’originale fumettistico, i registi Daniel DelPurgatorio e Mike Smith riescono a replicare in buona parte il tormento e il declino del protagonista. La narrazione autodiegetica evita il rischio di risultare pesante, sia grazie al discreto doppiaggio italiano, sia grazie alla breve durata, inframezzata da alcuni momenti di quieto silenzio, altri di azione, e in generale caratterizzata da squarci visivi più che godibili, pur nella loro brutalità.
La narrazione recupera infatti tutta la bruttura e l’orrido voluti da Alan Moore e Dave Gibbons, e lo fa tanto nella raffigurazione degli eventi quanto nell’enunciazione delle parole del protagonista, che in buona parte recuperano o rievocano la prosa di Moore. L’animazione risulta piacevole, con una cupa colorazione tutto sommato sobria, anche se non priva di alcune ricercatezze. Lo stile adottato non è forse il più adatto a rappresentare un fumetto realizzato negli anni ’60 (come di fatto sarà quando il cortometraggio verrà reintegrato in “Watchmen”) e in questo senso probabilmente si sarebbe rivelata una scelta felice propendere per uno stile più “d’atmosfera”; tuttavia, nella visione dell’episodio preso singolarmente anche lo stile grafico non stona, contribuendo in maniera positiva alla visione di un cortometraggio animato nel complesso riuscito e fedele (nei limiti del possibile) alla sua fonte originaria.
Certo, va considerato che in questo formato l’episodio è fuori dal contesto per il quale è concepito, ma la storia in sé regge comunque, e alcuni richiami a “Watchmen” sono presenti in ogni caso. Piuttosto, viene da chiedersi proprio se l’esclusione de “I Racconti del Vascello Nero” dal film diretto da Snyder non si sia rivelata in fin dei conti una scelta azzeccata. Avendo visto anche “Watchmen”, è difficile pensare che questo cortometraggio possa integrarsi felicemente con la pellicola come accadeva alle “due” storie nel fumetto (e questo al di là degli espedienti intertestuali adottati da Snyder per raccordare i passaggi tra “Watchmen” e “I Racconti del Vascello Nero”). Si ha invece l’impressione (più che confutabile) che un’inclusione tout court del corto all’interno del film finirebbe non solo per appesantirne la visione, ma anche per spezzare in maniera consistente il filo narrativo, distraendo e facendo smarrire lo spettatore.

Sotto la Maschera

Ciò che invece dà l’idea di presentarsi come un perfetto complemento per la visione di “Watchmen” è “Sotto la Maschera”. Il documentario televisivo diretto da Eric Matthies sembra anzi costituire un’ottima visione introduttiva alla pellicola, approfondendo ed espandendo la prospettiva storica mirabilmente tratteggiata nei titoli di testa del film. L’operazione è portata a termine inscenando un falso documentario messo in onda nel 1975 (prima dell’approvazione del Decreto Keene) e poi commentato nel 1985 (contemporaneamente allo svolgersi dei fatti di “Watchmen”). Per indagare sul tema del ruolo dei supereroi nel contesto della società americana, il documentario ne ripercorre nascita e sviluppi, intervistando molti dei protagonisti di quel fenomeno (e dunque molti degli attori apparsi anche nella pellicola principale). Quello che in qualche modo assume il ruolo di protagonista è ovviamente Hollis Mason (il primo Gufo Notturno, interpretato da un ottimo Stephen McHattie), dalla cui autobiografia il documentario prende le mosse.
L’operazione si rivela fortunata, non solo perché recupera tutta quella dimensione del fumetto che dava un tocco di realismo storico all’opera, replicando di fatto tale risultato, ma anche per il metodo di realizzazione. L’efficacia del documentario sta nel suo essere presentato (e realizzato) come un documento d’epoca, con tutti gli stilemi e le patine propri del periodo di riferimento: filmati anni ’40, pubblicità anni ’80, impostazioni documentaristiche anni ’70, per non parlare ovviamente di costumi e quant’altro. “Sotto la Maschera” si rivela essere dunque uno scorcio sull’evoluzione storica dietro “Watchmen”, riservando lo stesso sfizio complementare derivante dalla lettura delle appendici del fumetto, e realizzato con sapienza tecnica e attenzione filologica.

I contenuti speciali

Il DVD presenta inoltre due contenuti speciali. Il primo è un documentario che parla della funzione de “I Racconti del Vascello Nero” e di “Sotto la Maschera” nell’economia di Watchmen (come fumetto ma anche come film). Il secondo è il primo capitolo del motion comic in lingua inglese, il quale è rintracciabile per intero su apposito DVD o Blu-ray Disc. Entrambi gli extra sembrano più che altro un riempitivo: se il primo è il solito documentario con interviste a produttori, autori di fumetti e realizzatori vari che ci spiegano ciò che per lo più è ovvio, il secondo ha un sapore alquanto pubblicitario, oltre a sortire un effetto comico per la presenza di un unico doppiatore (Tom Stechschulte) anche per le voci femminili; questo secondo contenuto ha però un pregio, ovvero quello di evidenziare la totale inutilità di un prodotto come il motion comic: un fumetto tristemente animato, senza neanche il piacere di una lettura autonoma e con l’imposizione di una colonna sonora (a prescindere se questa sia ben fatta o meno).

Specifiche tecniche

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 - Inglese Dolby Digital 5.1 - Spagnolo Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano - Inglese - Spagnolo
Durata: I Racconti del Vascello Nero – 25 minuti; Sotto la Maschera – 35 minuti
Formato: 2.35:1
Codifica: PAL
Regione: 2 (Europa/Giappone)


Valerio Coppola
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