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Jonah Hex: recensione script

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La recensione che qui vi proponiamo si riferisce alla sceneggiatura realizzata da Mark Neveldine e Bryan Taylor (datata 31 ottobre 2007), i quali avrebbero dovuto in un primo momento realizzare il film, e basata sul personaggio di Jonah Hex creato da John Albano e Tony De Zuniga.

"Egli era un eroe per qualcuno… un criminale per altri. E ovunque egli cavalcasse, la gente pronunciava il suo nome sussurrando…". Con questo incipit di John Albano, creatore del personaggio, inizia la storia.

Il film si apre nelle pianure della Carolina, in cui vediamo i corpi ormai senza vita di tre uomini. Poco dopo un misterioso uomo a cavallo trascina i tre cadaveri dietro di lui fino a una cittadina. Entrando nel paese, il cowboy fredda tutti coloro che lo guardano con i suoi occhi. Si vede solo metà della sua faccia, mentre l'altra è oscurata dall'ombra del suo cappello, un cappello grigio della confederazione.

Fermatosi, un gruppo di uomini gli va incontro. Si tratta del sindaco della cittadina, dello sceriffo e di altri tre uomini, presumibilmente i suoi aiutanti. Qui scopriamo che il misterioso individuo è Jonah Hex, un bounty killer assoldato per catturare i fratelli Clayton, ora pronti per essere sistemati in una cassa da morto. Il sindaco conta i cadaveri, facendo notare a Jonah Hex che questi sono solamente tre, mentre i fratelli Clayton sono quattro. È in questo momento che il bounty killer tira fuori una sacca grondante sangue, al cui interno giace nientemeno che la testa del quarto fratello, Portis Clayton.

Mentre il sindaco inizia una discussione riguardante la taglia che spetterebbe a Jonah, da un campanile poco lontano un uomo, armato di fucile, prende la mira puntando verso il cowboy. È proprio in questo momento che per la prima volta un inquadratura ci svela il vero volto del protagonista, orribilmente sfigurato. Nello stesso istante, mentre il sindaco tergiversa sulla taglia, parte un colpo che sfiora di poco Jonah Hex finendo nel fango. Lo sceriffo e i suoi uomini tirano fuori le pistole rivelando le loro vere intenzioni, e cioè quella di non pagare l'uomo per il lavoro svolto. Ne nasce una sparatoria, in cui Jonah Hex esce vittorioso. L'intero paese assiste sgomento e immobile alla strage, tra questi anche un ragazzo ritardato. In segno di sfida, Hex prende la stella dal cadavere dello sceriffo e la consegna al ragazzo con un ironico "Congratulazioni". Dopodiché monta in sella e se ne va.

Queste uccisioni da parte di Jonah Hex non vengono dimenticate. Poco dopo infatti un’inquadratura ci mostra numerosi manifesti con la dicitura "Ricercato: Vivo o Morto Jonah Hex" affissi sulle porte e sui muri di case, banche e negozi. L'illustrazione sul manifesto, abbastanza artigianale ma di sicuro effetto, dipinge l'uomo come metà eroe e metà demone. Sempre sul manifesto viene poi aggiunto che vengono offerti 500 dollari a chi consegnerà colui che è ritenuto il responsabile dell'assassinio a sangue freddo del buon sindaco, dello sceriffo e dei suoi uomini.

Da qui vi è un cambio di scenario: intravediamo infatti un treno che sfreccia tranquillo sui binari. A bordo, i passeggeri più ricchi bevono tè, fumano sigari e giocano a carte. I vagoni nel mezzo invece sono pieni di soldati governativi. Il perché della loro presenza è presto spiegata, nei vagoni adibiti al trasporto vi sono numerose casse con il marchio dell'Esercito degli Stati Uniti, sorvegliate da altri soldati ben armati. Nel frattempo, un bambino che osserva il paesaggio dal finestrino intravede sei uomini a cavallo in lontananza che sembrano avvicinarsi al treno.
Qualche chilometro più avanti, un forte quantitativo di dinamite è stato piazzato sui binari e collegato a un detonatore, controllato da un uomo tarchiato e con un tatuaggio nero sul collo. Si tratta di Burke, uno degli scagnozzi del villain principale della pellicola.
Improvvisamente vi è una fortissima esplosione. Il treno deraglia in un violento disastro. Corpi smembrati vengono catapultati ovunque e la locomotiva esplode avvolta dalle fiamme. Una volta che la situazione si è calmata, i sei uomini scendono da cavallo e aprono le porte, ormai rotte, del vagone cargo vedendo davanti a loro proiettili, fucili, insomma un vero e proprio arsenale. Intanto, un soldato ferito, forse l'unico scampato al disastro, punta una pistola contro gli uomini che hanno compiuto questa strage. All'improvviso si sente uno sparo, e il soldato cade a terra dopo essere stato centrato in pieno volto. A sparare è stato Quentin Turnbull, un uomo sui 50 anni con un lungo revolver, considerato da molti un folle.

Nel frattempo, arrivato in un saloon, Jonah Hex incontra Leila, una bellissima ragazza sui 30 anni. I due si appartano nella camera da letto e sono protagonisti di una alquanto focosa scena di sesso. Dopodiché mentre riposano assieme, Leila avverte Jonah che alcune persone stanno venendo a cercarlo per gli uomini da lui uccisi in Carolina, aggiungendo che non si trattava di uomini di legge.
Il giorno seguente, dopo alcune peripezie, Jonah Hex viene catturato, grazie a una trappola ordita da un indiano, da una milizia governativa. Qui incontra il tenente Grass che chiede a Jonah se conosce Quentin Turnbull. Jonah ammette di averlo conosciuto, aggiungendo però che Turnbull è morto da anni. Grass però spiega a Hex che un uomo corrispondente alla descrizione di Turnbull è comparso un mese prima capeggiando una banda di ribelli e rubando armi del governo in Tennessee, che poco dopo ha distrutto un treno e ucciso coloro che erano a bordo rubando munizioni di proprietà dell'esercito americano. Grass chiede a Jonah Hex di occuparsene, non solo perché questi conosce Turnbull ma anche per le sue abilità…

Script decisamente interessante quello di questo adattamento cinematografico, che ha molti punti di forza nella caratterizzazione del personaggio di Jonah Hex, che nella pellicola attualmente in produzione sarà interpretato da Josh Brolin e in un impianto narrativo che punta molto sui classici western degli anni '70, soprattutto per via dei dialoghi e delle scene cruente che vi sono inserite. A fare da contraltare al protagonista vi è anche l'ottimo personaggio di Quentin Turnbull, che seppur non caratterizzato al meglio, appare decisamente come un villain spietato e fortemente deciso nella sua missione finale. Quello che però non funziona è proprio il fatto che la trama principale sia messa troppe volte da parte da numerosi flashback e sogni, che molte volte sembrano quasi delle allucinazioni, che si inseriscono in tutta la parte centrale della sceneggiatura e che cercano di darci un quadro generale della figura del protagonista, anche per quanto riguarda una visione esterna di Hex da parte di altre persone. Seppur affascinanti e decisamente ben scritti, anche perché rivelano molte cose sul rapporto tra Hex e Turnbull, questi intermezzi sono decisamente lunghi, e vanno un pochino a inficiare quello che è il plot principale. Il personaggio di Leila, che nel film sarà interpretato da Megan Fox, ha nel film uno spazio decisamente piccolo, visto che compare solamente all'inizio e verso la fine della storia, ma nell'ultima parte il suo ruolo è fondamentale in una scena in cui intravediamo in Jonah Hex anche molte emozioni e un aspetto più umano di quello che ci si potrebbe immaginare.

Insomma, bisogna vedere quanto di questa sceneggiatura sia stata cambiata o lasciata inalterata dall'attuale regista Jimmy Hayward, ma decisamente Neveldine e Taylor hanno fatto un ottimo lavoro, seppur con qualche forzatura di troppo.



Redazione Comicus
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