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Iron Man: il film

Catturato in Afghanistan dopo aver presentato all'esercito USA un nuovo tipo di missile, l'industriale e playboy Tony Stark (Robert Downey Jr.) viene costretto con la forza a costruirne un altro per i guerriglieri di una organizzazione terroristica denominata "I 10 anelli". Assemblata invece un'armatura con l'aiuto del professor Yinsen (Shawn Toub), Stark riesce ad evadere e, tornato alla vita di tutti i giorni, decide di rivalutare l'impegno delle proprie industrie nel ramo militare, costruendo in segreto una nuova armatura e aiutando le persone in pericolo, mentre nell'ombra un piano viene ordito alle sue spalle dal "fidato" Obadiah Stane (Jeff Bridges)...

Arriva sugli schermi l'eroe Marvel più discusso degli ultimi anni, e lo fa con una pellicola dall'ingranaggio perfetto, che ha nel suo interprete principale la chiave di due ore di azione, divertimento ed emozione. Robert Downey Jr. (in stato di grazia) riesce infatti a disegnare sul grande schermo dapprima un Tony Stark gigione e playboy, e in seguito riesce a infondere nel personaggio i forti segni del cambiamento avuti dalla prigionia vissuta, guidando lo spettatore in un'evoluzione caratteriale che si fa notare fortemente grazie anche a una sceneggiatura più che convincente che ci regala ottimi dialoghi, frizzanti e ironici, dolci ed emozionanti (soprattutto nel rapporto tra il personaggio di Stark e quello di Pepper Potts) in quello che è un blockbuster d'intrattenimento che sa divertire e coinvolgere, oltre che riuscire ad essere un film-fumetto in piena regola. Assieme a Downey Jr., bisogna certamente segnalare il cast di contorno che accompagna il protagonista, a partire dall'ottima prova di Gwyneth Paltrow, una Pepper Potts dolcissima e angelo custode di Stark, fino al perfido Obadiah Stane interpretato da Jeff Bridges, che sembra infondere un'ombra satanica e machiavellica al proprio personaggio. Bravo anche Terrence Howard: nonostante lo spazio nel film per lui non sia gigantesco, riesce a ritagliarsi il ruolo di amico, ma aspetteremo il sequel per vederlo entrare nel vivo dell'azione. Jon Favreau (che compare nella parte di Happy Hogan, qui guardia del corpo), dirige con mano ferma, anche se non ha ancora un proprio stile, ma ha il merito di avere costruito una pellicola rispettosa del fumetto e certamente uno dei migliori blockbuster estivi tratti da un comic book.



Carlo Coratelli
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