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Justice Society of America: Essential Reading

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Classici DC: JSA by Thomas/Ordway
JSA by Johns/Goyer/Robinson
JLA/JSA: Virtue and Vice - Johns/Goyer/Pacheco
Justice Society of America (vol. 3) - Johns/Eaglesham


Classici DC: JSA -
Thomas/Ordway

Roy Thomas è stato da sempre un grande amante delle storie della Golden Age dei comics e in particolare della Justice Society of America.
Lo scrittore passato nei primi anni ’80 alla DC Comics riuscì così nel suo sogno di scrivere delle storie della JSA ambientate durante la Seconda Guerra mondiale su Terra-2 (uno dei pianeti del multiverso della DC Comics in cui non è mai esistita la Justice League, ma solo la Society, e personaggi come Superman, Batman e Wonder Woman sono in pratica la loro versione dell'età dell'oro dei comics).

La serie intitolata All-Star Squadon (edita in questi mesi dalla Planeta DeAgostini su Classici Dc: JSA) intreccia molti fatti reali degli anni ’40 (e non solo) con le avventure dei nostri eroi.
Non è un caso che un fatto storico, come l'attacco a Pearl Harbor, dia il via alla serie. I membri originari della JSA, infatti, si mettono al servizio dell'esercito americano, mentre il Presidente Roosvelt forma una nuova squadra di supereroi: l'All Star Squadron, che manterrà il fronte interno americano contro le minacce di supercriminali e spie naziste.
La squadra è formata da alcuni personaggi minori della Golden Age: Liberty Belle, Johnny Quick, Robotman e Tarantula, e da eroi nuovi di zecca che Thomas inserisce perfettamente nella continuity degli anni '40 come Firebrand e il Comandante Acciaio (creato nel 1978 da Gerry Conway, ma le cui storie erano appunto ambientate nella Golden Age e quindi perfette per il gruppo).

Lo scrittore fa un grande lavoro di ricamo della continuity della Golden Age citando e mettendo ordine negli albi più disparati di quel periodo e, pur mettendo tante citazioni (che a tratti possono risultare un po' pesanti ma comunque interessanti), fa vivere ai nostri eroi delle storie dalle proporzioni epiche, combattendo nemici come Per Degaton, uno scienziato pazzo proveniente dal futuro che si incrocia più di una volta con l'All-Star Squadron (uscendone ovviamente sconfitto), Hath-Seth uno dei primi nemici di Hawkman, il temibile Brainwave e l'Ultra Humanite, oppure villain provenienti dal fronte nazista, come il Baron Bliztieberg.

Tra le storie pubblicate finora in Italia va segnalato il secondo numero di Classici DC: JSA che presenta il confronto tra il comandate Acciaio e Baron Blitztieberg, in un episodio in cui scopriamo l'esperienza di Acciaio nei campi di concentramento nazisti, e in cui il villain nazista cerca di utilizzarlo come pedina contro le forze degli alleati. Acciaio riesce ad emergere vincitore spezzando il controllo mentale del nazista, suscitando compassione nel lettore per questo villain che cade inerme e cieco tra le braccia del suo secondo Zwerg.
Ai disegni troviamo Jerry Ordway, il quale prima come solo inchiostratore, poi come disegnatore, conferisce la giusta atmosfera retrò alla serie, mostrando qui l'eleganza del tratto che poi l'avrebbe contraddistinto nei suoi lavori successivi come Infinity Inc., Superman e Power Of Shazam.

In definitiva una serie che appassionerà chi è alla ricerca di storie classiche, nonostante possa risultare a tratti ostica per i tanti riferimenti di cui è infarcita la serie.

Danilo Guarino


JSA - Johns/Goyer/Robinson

La Justice Society of America, il primo supergruppo in assoluto della storia dei comics, creato dalla mente di Gardner Fox e Sheldon Meyer sulle pagine di All Star Comics 3, vanta una storia lunghissima; dalla lontana Golden Age dei comics, il gruppo è riuscito infatti a sopravvivere a diverse incarnazioni.

Ma è con la più recente incarnazione del team, a partire dalla fine degli anni ’90, che il gruppo ha una vera e propria seconda giovinezza.
Dopo il ritorno sulle pagine della JLA di Grant Morrison, seguito poi dagli speciali di Justice Society Return nel 1999, iniziò la vera e propria serie regolare scritta da David Goyer e James Robinson, che posero le basi della nuova serie. Questa si differenziava dalle precedenti incarnazioni del gruppo per un giusto mix fra personaggi classici della JSA, come Alan Scott/Lanterna Verde, Jay Garrick/Flash e Wildcat/Ted Grant, e personaggi di nuova generazione, come la Star Splanged Kid inventata da Geoff Johns, lo Starman di Robinson, il nuovo Hourman Robotico, il Doctor Fate/Hank Hallm, Atom Smasher, ex Nuklon degli Infinity Inc., Black Canary, e la nuova Hawkgirl. A questi poi si sarebbero aggiunti alcuni personaggi fondamentali per la serie, come Michael Holt/Mister Terrific e il nuovo Dottor Mid-Nite.
A partire dal secondo story-arc, Robinson avrebbe poi ceduto il posto a Geoff Johns che da lì in poi avrebbe co-scritto tutte le storie della JSA con David Goyer fino al numero 51 della serie. Da quel momento Johns avrebbe poi scritto da solo tutte le storie della JSA.

La serie si distingue per il suo riuscire a riportare nell'era moderna tutti gli stilemi classici delle serie supereroistiche; ogni episodio è calibrato magnificamente nelle 22 pagine, con dei cliffhanger avvincenti; la serie non ha un vero e proprio jumpin’ point e costituisce un unico grande affresco con una grande attenzione allo sviluppo di trame epiche in saghe come Darkness Falls, Stealing Thunder o Princess of Darkness, e quest'ultima in particolare risulta essere una delle saghe migliori della JSA.
Un gruppo di criminali composto da Eclipso, Mordru e Obsidian uniscono le forze contro la JSA che letteralmente cade a pezzi: Alan Scott, a cui viene strappato lo Starheart, viene inghiottito nel mondo delle ombre di Obsidian; Sand viene regredito allo stato di mostro di sabbia; a Jakeem Thunder vengono recise le corde vocali e Mr. Terrific si spezza le gambe. Sembrano esserci pochissime speranze ed il mondo precipita in un’oscurità totale.
Ma una speranza vive ancora, ed è rappresentata da Courtney/Star Splanged Kid e da Billy Batson (privo di poteri di Capitan Marvel nella Shadowland di Obsidian), mentre sulla Terra impazza una guerra in cui vengono coinvolti alcuni dei membri di riserva della JSA e i Freedom Fighters.
A mano a mano i Principi dell'Oscurità cadono, Alan Scott riesce a tornare in vita e a redimere il figlio, Eclipso viene imprigionato, e infine Mordru viene sconfitto dal Dottor Fate.
La battaglia finisce anche al prezzo di qualche amico scomparso temporaneamente.
Onore, sacrificio, battaglie, pericolosi villain e un grande approfondimento dei personaggi: questo è il meraviglioso mondo della JSA a cui non potrete fare a meno di appassionarvi.

Dal punto di vista grafico la serie offre dei disegnatori che, pur non essendo di primo piano, danno il meglio di sé sulla testata. Da Steve Sadowski a Leonard Kirk fino ad arrivare a Don Kramer, la serie si contraddistingue sempre per un ottimo storytelling, con tavole decisamente efficaci e una grande attenzione nell’esprimere al meglio le emozioni dei nostri eroi.

Danilo Guarino


JLA/JSA: Virtue and Vice - Johns/Goyer/Pacheco

Sono i due supergruppi DC per antonomasia, la League e la Society. Una è la forza d’attacco, l’altra è la famiglia. Due lati della stessa medaglia, due modi diversi di guardare all’idea di team di supereroi.
Due squadre e una moltitudine di personaggi le cui connessioni sono estremamente forti. E gli incontri diventano immancabili, oltre ad essere spesso l’occasione per un evento o per raccontare una storia che vanta la partecipazione dei più grossi calibri di questo universo narrativo.

Geoff Johns e David Goyer, gli scrittori di JSA (vol. 2), insieme al talentuoso Carlos Pacheco, creano una storia che pesca a ricche mani nel passato di entrambi i team per raccontare un'avventura divertente, la cui pecca maggiore è forse quella di essere troppo veloce nella narrazione degli eventi.
Tanti elementi potrebbero sfuggire al lettore neofita, ma questo non preclude certo alla possibilità di leggere ed apprezzare il volume.

Il giorno del ringraziamento viene utilizzato come occasione per riunire la squadre, discutere piani e strategie, ma soprattutto per stare tutti insieme, per ritagliarsi un piccolo spazio di tranquillità incontrando vecchi amici. Ma la cosa sfuggirà presto di mano. Vecchi avversari hanno ideato un piano per sfruttare uno dei segreti della Rocca dell’Eternità a loro vantaggio e seminare il caos dando vita ad inattese lotte fratricide. Pacheco non è ai livelli del suo eccellente Avengers Forever, ma con un tratto più plastico e pulito fa comunque un lavoro piacevole. La storia non è particolarmente brillante e rappresenta più un piccolo divertissement di lusso. Ciò nonostante, è sempre un piacere leggere un team-up simile.

Paolo Boscolo


Justice Society of America (vol. 3) - Johns/Eaglesham

Il rilancio della JSA vede il ritorno al titolo esteso della testata, mentre Geoff Johns ne resta lo scrittore dopo che la ongoing precedente ha chiuso con il numero 87. La familiarità per i personaggi traspare in ogni pagina. Ma non si ferma qui. Partendo con un roster di personaggi ben noti, presto la campagna di reclutamento inizia a portare nuova linfa tra le fila della Society.

La prima saga della serie si concentra sulla formazione della nuova squadra, portando l’attenzione sul concetto di legacy, tanto caro al cosmo DC e ai suoi personaggi. Nuove e vecchie generazioni convergono in una formazione eterogenea, ma che funziona perfettamente. I personaggi e le varie situazioni vengono introdotti con tanta efficacia da risultare immediatamente fruibili anche al lettore che non conosce nulla delle precedenti avventure della JSA.

Lightning Saga è la storia crossover che vedrà il gruppo agire di concerto con la Justice League of America e con i membri di un altro tra i più rappresentativi supergruppi DC. I nomi degli scrittori coinvolti, quelli di Johns e di Brad Meltzer, avevano creato grandissime aspettative per quello che si sarebbe letto sulle pagine di questo crossover. Purtroppo, però, Lightning Saga si rivelerà essere più una necessità tra gli ingranaggi che porteranno ai prossimi eventi della casa editrice, che non una run memorabile. Una occasione sprecata, considerando tanto il calibro degli autori quanto quello dei personaggi coinvolti.

Ma per una caduta di tono subita, ecco che immediatamente si riparte in quarta con la saga successiva. L’ultima pagina del primo albo della serie si chiudeva con una anticipazione di ciò che avremmo dovuto aspettarci dalle uscite dei mesi successivi. E una certa vignetta di Alex Ross non poteva certo essere fraintesa. Thy Kingdom Come è la run, attualmente in corso di pubblicazione negli States, che sta confermando numero dopo numero l’ottima qualità narrativa di Justice Society of America. Nuovi personaggi si uniranno al gruppo, che diventerà davvero numeroso e, a detta dello stesso Johns, destinato a crescere ulteriormente. Ma non ci sono anelli deboli nella lettura. Tutt’altro. Molte sono le sorprese che attendono il lettore, e non pare che ci sia alcuna intenzione di rallentare.

Ad oggi, negli States, sono usciti tredici albi di questa serie. Le trame si dimostrano essere ad ampio respiro e gestite in modo accorto e lungimirante. Johns, malgrado la crescente quantità di membri che compongono la squadra, non trascura mai il fatto di caratterizzare ognuno di essi in modo efficace e puntuale. Più si prosegue nella lettura, più sembra di leggere gli Uncanny X-Men del “primo” Chris Claremont. Un modo di fare fumetto che è sempre più raro incontrare e che non manca mai l’obiettivo di affascinare il lettore.

Sicuramente una delle migliori ongoing, tra quelle attualmente pubblicate, della DC Comics.

Paolo Boscolo



Redazione Comicus
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