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Analisi: Spider-Man: le storie indimenticabili vol. 11-20

Spider-Man: le Storie Indimenticabili vol.11-20 (RCS/Panini Comics, brossurato, pagine a colori, € 8,99 + il prezzo deLa Gazzetta dello Sport/Corriere della Sera)

Dopo la prima, ecco la seconda parte dell’analisi di Spider-Man: le storie indimenticabili, altri dieci volumi tematici che raccontano le gesta del nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere.
Siamo al giro di boa… ma il percorso si è allungato e, alle iniziali venti uscite previste, ne sono state aggiunte altre, per un totale di trenta volumi e più di 5000 pagine!

L’apparato redazionale è rimasto invariato, compreso quel fastidioso modo di gestire le note didascaliche sulle tavole, sostituendo al testo esplicativo una serie di brutti loghi ragneschi; con il ventesimo volume si conclude, però, quello che era uno dei pezzi forti dell’intera opera, vale a dire la sezione dedicata alla storia editoriale del personaggio, scritta da Giuseppe Guidi.
Ci si ferma in sostanza ai giorni nostri, con Civil War e le dirette conseguenze, reali o ipotizzate, nella vita di Peter Parker.
Di seguito l’analisi dei singoli volumi:

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11- Nelle spire di Octopus: Octupus è probabilmente il secondo villain principale di Spider-Man. Cronologicamente apparso prima di Goblin, con il passare del tempo la sua figura ha perso parecchio dello smalto che aveva inizialmente e, ultimamente, è solo una pallida immagine di quello che era un tempo. Questo volume presenta una selezione di The Amazing Spider-Man degli anni 70; il pezzo forte è sicuramente il terzetto di storie finali che culmina con la morte del padre di Gwen Stacy.

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12- Il segreto del Clone: la saga del clone inizia QUI!!! Dalle storie di questo volume si è poi sviluppata la saga spauracchio di ogni Ragno-Fan: troppo lunga, troppo articolata e complessa e difficilmente digeribile! L’idea di base era però buona, e probabilmente sarebbe stato meglio se fosse finita come si può leggere nelle storie qui presentate. I disegni di Ross Andru sono sempre piacevoli… e poi c’è pure la prima apparizione ufficiale del Punitore, anche se la figura del vendicatore è lontana anni luce da quella attuale.

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13- Blue: Incubi dal passato: ispirati dalla trilogia dei colori di Krzysztof Kieslowski, Jeph Loeb e Tim Sale hanno composto “Hulk: Grigio”, “Devil: Giallo” e “Spider-Man: Blue”, storie intimiste di qualità altissima, sia a livello di disegni sia di testi. Il “Blue” del titolo richiama il senso di malinconia e tristezza che traspare dal racconto cardine del volume.
Il racconto finale di Paul Jenkins e J.G. Jones, pur stonando enormemente come grafica con il resto del volume, aggiunge un altro tassello all’introspezione psicologica del ragno e chiude il tomo in maniera adeguata.

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14- Nessuno lo salverà: “Marvel Team-Up” ha avuto varie incarnazioni, e non tutte fortunate o da ricordare. Le storie di questo volume sono, però, scritte da Chris Claremont e disegnate da John Byrne negli anni migliori della loro collaborazione, ed il divertimento è assicurato!
Partner dell’Uomo Ragno sono, di volta in volta, Wasp e Hank Pym, La Torcia Umana, Ms.Marvel, Pugno d’acciaio e Misty Knight, Capitan Bretagna, Tigra e Man-Thing.

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15- I Sinistri Sei: Erik Larsen ha avuto il difficile compito di sostituire Todd McFarlane ai disegni dell’Uomo Ragno in ben due occasioni, prima su The Amazing Spider-Man e poi su Spider-Man. Con le sue anatomie esagerate ed il tratto dinamico, che molto ricorda quello di Walter Simonson, Larsen ha riportato l’Uomo Ragno alla “solarità” che sembrava avesse perduto dopo un lunghissimo ciclo di storie “dark”. La seconda apparizione dei Sinistri Sei, più che una reincarnazione del sestetto malvagio, è un omaggio alla storia originaria di Stan Lee e Steve Ditko, che apre questo volume. I due autori David Michelinie e Erik Larsen sfornano un sestetto di storie piacevolissime da leggere, infarcendo il tutto con apparizioni di guest star dell’universo Marvel.
Questa saga era già apparsa in volume più di dieci anni fa nello speciale "Marvel Events" n°6 dell’allora Marvel Italia.

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16- Diventare un Vendicatore: Brian Michael Bendis ha distrutto i Vendicatori… e poi li ha fatti rinascere! Le saghe de I Vendicatori Divisi, I Nuovi Vendicatori e, attualmente, Civil War hanno riportato in primo piano, quello che è forse IL gruppo di supereroi Marvel.
Aprono il volume due racconti, datati 1964 e 1966, tratti da The Avengers 11 e The Amazing Spider-Man Annual 3. Dopo un salto di circa 40 anni, ecco i primi sei capitoli de I nuovi Vendicatori, gruppo nel quale l’Uomo Ragno avrà una parte attiva. David Finch ai disegni è perfetto e cupo quanto basta; peccato che il volume finisca proprio sul più bello, e che l’unica maniera per sapere come si sviluppa la trama sia procurarsi i numeri di Thor & I Nuovi Vendicatori che, seppur recenti, sono andati esauriti in un battibaleno.

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17- Schiacciare il ragno: questo volume vuole dare risalto a tutti quei villain che, per un motivo o per l’altro, non sono ancora apparsi su questo antologico… è strana quindi la scelta di inserire Lizard, che sarebbe potuto essere presentato in maniera degna nel volume 10! Tutte le storie qui presenti sono state recentemente ristampate su Spider-Man Collection… se, in ogni caso, non le possedete già, allora non potrete perdervi la prima apparizione de "Lo Shocker", o la lotta tra i due avvoltoi, specie considerando che il team Stan Lee/John Romita è una garanzia di qualità!

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18- Attento alla gatta nera!: fa la sua prima apparizione la Gatta Nera, personaggio che diventerà la partner dell’Uomo Ragno sia nella vita eroistica sia in quella domestica (le due storie, scritte da Marv Wolfman e disegnate da Keith Pollard, non apparivano in edicola dai tempi de L’Uomo Ragno Classic 65). A farla da padrone è però la saga scritta da Kevin Smith e disegnata, con tratto morbido, dai coniugi Dodson. La Malvagità degli Uomini è una storia cruda e sconvolgente, che dice quello che deve dire sugli abusi sessuali in maniera diretta e senza distogliere lo sguardo. La cosa certa è che non vi lascerà indifferenti.

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19- Qualcuno deve morire: le migliori storie singole dell’Uomo Ragno, più volte ristampate. Amazing Fantasy 15 era, in verità, già stato presentato nei volumi precedenti (anche se in forma di gadget/mini albo); The Amazing Spider-Man 50 è servito da base per la sceneggiatura del film "Spider-Man 2", mentre il bellissimo The Spectacular Spider-Man 200 ha ispirato, in parte, la terza pellicola dell’arrampicamuri. Ci sono poi le belle storie sulla morte di zia May (rivelatasi poi falsa), del “ragazzo che collezionava l’Uomo Ragno” e del poetico incontro immaginario tra Peter e zio Ben, nell’anniversario della morte di quest’ultimo.
Discorso a parte merita la storia sull’11 settembre scritta di getto da J. Michael Straczynski. Molto è stato detto su questo racconto: che è colmo di retorica, che è troppo patriottico, e che alcuni personaggi si comportano in maniera totalmente estranea alla loro natura (soprattutto Magneto, Kingpin e il Dr.Doom). La storia è da intendersi come un appello a non farsi sopraffare dalla disperazione ed è, soprattutto, un omaggio a tutti i veri eroi che hanno sacrificato la loro vita, rimanendo sotto le macerie delle Twin Towers. In quest’ottica, pertanto, i buchi di sceneggiatura e le incongruenze passano in secondo piano.

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20- Crisi a New York: i supereroi dell’universo Marvel sono sempre stati considerati più vicini alla gente comune di quelli, per esempio, della “Distinta Concorrenza”. Questo perché essi non vivono in universi fittizi creati ad hoc, ma sono inseriti nella nostra società (o almeno in quella statunitense). L’Uomo Ragno è, forse, quello che meglio incarna questo concetto di base e le storie qui presentate ne sono un lampante esempio.
È interessante vedere come Stan Lee e Peter David si approccino in maniera differente agli argomenti “scottanti”. Il primo è diretto e fa dire a Peter Parker parole che scaturiscono direttamente dal Lee-pensiero; David è invece più sottile, ci fornisce più punti di vista e, pur essendo chiara la posizione presa dall’autore, non c’è un personaggio che ne incarni completamente il pensiero.

Il lavoro fatto fino ad ora è ottimo, anche se ancora migliorabile (SISTEMATE LE NOTE DIDASCALICHE!!!).
Giunti, ormai, a più della metà dell’opera, siamo ora curiosi di vedere quali altre storie ci saranno proposte e se la parte riservata ai redazionali sarà arricchita di nuovi articoli.

Appuntamento tra dieci settimane per la parte conclusiva di questa analisi.



Cris Tridello

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