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Speciale Estate 2007: Comics MainStream/Comics Indy

Comics MainStream:

Conan vol. 3

100% Marvel – Fantastici Quattro: The End
Marvel Zombi
Superman: Un Anno Dopo
Ronin – Edizione Assoluta

Comics Indy:

Invincible Ultimate Collection
Justin Supermaxieroe: Prima Stagione
Le nuove fantastiche avventure dell’Escapista vol. 2
Supermarket
Twisted Toyfare Theatre vol. 1


Comics MainStream


Conan vol. 3
(Panini Comics, brossurato, 144 pagine a colori, € 11,00) testi di Kurt Busiek, disegni di Cary Nord e Michael Wm.Kaluta

Eccoci al terzo volume che la Panini/Dark Horse dedica al cimmero più famoso nel pianeta.

Kurt Busiek e Cary Nord continuano a riadattare le storie di R.E. Howard, e, per tenerle unite tra loro, usano un espediente narrativo semplice quanto efficace: un annoiato principe trova una statua di Conan e, affascinato, chiede al suo visir di indagare su quell’uomo.
Wazir (questo il nome del visir) dopo aver trovato una copia delle antiche Cronache Nemediane narranti le gesta del barbaro, seppur con riluttanza, inizia il racconto (trovate questa storia sul primo volume di Conan, sempre della Panini, oppure sul “Dark Side” dedicato a Conan pubblicato con la Gazzetta dello Sport).

Nelle storie di questo volume il carattere di Conan, pur rimanendo impetuoso e collerico, comincia leggermente a mutare e ad adattarsi un poco alla vita cittadina (solo un poco però!): si ritroverà ad inseguire dei ladri che lo hanno imbrogliato, a sopravvivere ad imboscate e a mostri legati a preziosi gioielli, ma il pezzo forte di questo volume è l’adattamento del racconto “La torre dell’Elefante”, già effettuato per ben due volte da Roy Thomas negli anni settanta: prima con Barry Windsor-Smith e poi in bianco e nero con John Buscema.

La versione presente in questo volume, è la più lunga delle tre. La storia, ovviamente, è sempre la stessa, ma i tempi sono più diluiti e l’impressione generale è di una migliore “linearità” negli avvenimenti, senz’altro dovuta ad una maggiore quantità di pagine a disposizione.

Da notare, inoltre, un maggiore delinearsi della figura di Wazir: il ruolo del semplice narratore gli è ormai troppo stretto, e l’astio che evidentemente prova nel narrare le gesta del nostro eroe è sempre più sospetto e senza ragione apparente.

I disegni di Cary Nord sono possenti ed efficaci e conferiscono alla storia un’aria epica, arricchita anche dalla scelta di colorare digitalmente le matite dell’autore senza inchiostrarle, scelta che ha, però, il difetto di far apparire un poco grezze e frettolose alcune vignette.

Disegnatore ospite Michael William Kaluta, che disegna tutta la parte relativa ai ricordi di Yag-Kosha scrivendone anche la postfazione, in chiusura del volume.

Kaluta è anche al lavoro sul primo film a cartoni animati dedicato a Conan “Red Nails”, attualmente in post-produzione.

Cris Tridello


100% Marvel – Fantastici Quattro: The End (Panini Comics, brossurato, 144 pagine a colori, € 11,00) testi e disegni di Alan Davis

100% Marvel – Fantastici Quattro: The EndLa storia racchiusa in questo volumetto Panini è di difficile collocazione. Cosa abbiamo di fronte? È realmente l’ultima avventura del fantastico quartetto? Oppure ci troviamo innanzi ad un romantico What If?
Probabilmente saranno il tempo e le prossime avventure dei Fantastici Quattro a dirci se il destino della più famosa famiglia dei comics è proprio quello narrato da Alan Davis. A noi, nell’attesa, non resta che goderci questa fantastica avventura.

Tavole dinamiche e disegni dal tratto morbido ed elegante ci accompagnano all’interno di una storia di sofferenza, amicizia e redenzione, temi importanti e quanto mai presenti in questa storia del fantastico quartetto.
Tra scene di battaglia e momenti di riflessione non si può fare a meno di sfogliare l’albo pagina dopo pagina catturati dall'efficace trama creata dall'autore britannico, qui impegnato sia ai testi che ai disegni. Una narrazione veloce ed esaustiva, frutto di una composizione della pagine davvero efficace, rende la lettura piacevole e fa sperare che questa non sia veramente l’ultima avventura dei Fantastici Quattro, soprattutto dopo una storia avvincente e ben confezionata come quella di Davis, capace di cogliere appieno l’essenza dei Fantastici Quattro: una famiglia, non un semplice super gruppo. Una famiglia che nel momento del bisogno si ritrova. Sempre.

Per chiudere, una piccola critica alla scarsità di materiale che la Panini aggiunge ai suoi volumi. Vada per la pubblicazione delle copertine dei sei numeri di cui è composta la mini serie, non inserirle sarebbe stato davvero imperdonabile. È forse possibile però che Alan Davis, vista l’importanza del progetto, non abbia rilasciato nemmeno un'intervista o un commento da inserire in appendice alla storia? Lasciare una storia del genere senza approfondimenti è un vero peccato.
I ragazzi di Modena devono stare attenti, perché è vero che la concorrenza propone volumi dai costi più elevati, ma al loro interno spesso il materiale extra, molto caro a noi lettori, non manca.

Luca Chessa

Marvel Zombi (Panini Comics, brossurato, 128 pagine a colori, € 10,00) testi di Robert Kirkman, disegni di Sean Philips

Marvel Zombi Sfrecciano nell'aria, sconfiggono Magneto, impediscono a Galactus di divorare il nostro pianeta.
Mangiano carne umana.
Sono gli eroi Marvel, versione zombie, morti viventi il cui solo scopo è quello di divorare esseri umani e non solo.

Presentati per la prima volta su Ultimate Fantastic Four, questa grottesca versione dei supereroi della Casa delle Idee torna a colpire il lettore come un pugno nello stomaco. La storia riprende esattamente da dove eravamo rimasti, su un pianeta Terra pressoché deserto, con tutti i suoi abitanti divorati in pochi giorni da famelici zombie. Spetterà forse ai pochi umani sopravvissuti sconfiggere la nuova Armata delle Tenebre? Oppure questo compito toccherà ad un'entità galattica superiore? Il finale aperto risponderà a queste domande, ma la risposta non sarà così banale come ci si potrebbe aspettare.

Marvel Zombi, scritto da un Robert Kirkman non al suo apice, è un volume comunque divertente e gradevole, complice anche un ottimo Sean Philips, decisamente suggestivo e mai eccessivo nel mostrarci scene truculente. Alcune trovate sono poi decisamente azzeccate, come ad esempio il destino di Galactus e il bizzarro metodo che gli zombie adottano per non impazzire di fame.

Anche se tutto sommato ci si aspettava di più dall'autore di The Walking Dead, Marvel Zombi riesce comunque nell'intento di intrattenere il lettore con una storia di zombie sui generis.
Riccardo Galardini


Ronin – Edizione Assoluta (Planeta De Agostini/DC Comics, cartonato, 304 pagine a colori, € 20,00) testi e disegni di Frank Miller

RoninRonin è una storia d’amore gotica e fantascientifica, un incubo urbano, una supereroistica tragedia di un samurai.

È così che Frank Miller descrive per sommi capi il suo fumetto: una miniserie d’avanguardia uscita nel lontano 1983 che mescola avventura, misticismo, duelli e fantascienza di ultima generazione. La storia inizia nel Giappone feudale e racconta una faida tra un Samurai senza padrone (un Ronin appunto) ed un Demone mutaforma; la loro lotta, grazie alla magia di una spada, attraverserà i secoli e continuerà in un futuro desolante con corporazioni hi-tech, computer viventi, gangs urbane ed armi cibernetiche.

Con Ronin un giovanissimo Miller si rivela un precursore di generi e tematiche, iniziando un cammino evolutivo (con destrutturazione delle tavole e taglio cinematografico fatto di primi piani ed ampie panoramiche) che lo porterà poi a partorire opere come Il Ritorno del Cavaliere Oscuro e Sin City; l’autore scrive e disegna un fumetto modernissimo ed appassionante, ispirato alle atmosfere ed al dinamismo grafico dei manga giapponesi, primo tra tutti il bellissimo Lone Wolf & Cub, nonché debitore dell’arte grafica di Moebius e Bilal: il risultato finale è un ampio affresco di fantascienza che al tempo stesso è anche un dramma d’azione pieno di lirismo, popolato da personaggi indimenticabili (il Ronin, Casey, Agat…) ed arricchito da riflessioni etiche sull’impatto della tecnologia e della cibernetica sulla vita umana.

Il volume si presenta in un’edizione cartonata gigante, il cui ampio formato e la pesante carta patinata esaltano sia i disegni di Miller sia i colori di Lynn Varley, con pochi extra, ma anche con la totale assenza di errori di adattamento e lettering che hanno caratterizzato fino ad ora le edizioni della Planeta.

Il tutto all'interessante prezzo di 20€.

Paolo Pugliese


Superman: Un Anno Dopo (Planeta DeAgostini, brossurato, 192 pagine a colori, € 12,95) testi di Kurt Busiek e Geoff Johns, disegni di Pete Woods e Renato Guedes

Superman: Un Anno DopoChi non riesce ad affezionarsi alla figura di Superman (e chi scrive è un rappresentante della categoria) trova un grosso ostacolo nell’eccessiva iconizzazione del personaggio. Kal El è troppo perfetto, troppo forte, troppo eroico, troppo super. L’umanità del personaggio risulta spesso messo in ombra dal suo valore come simbolo.

Tutti quelli che non amano questo aspetto del personaggio apprezzeranno i risvolti di questo volume Un Anno Dopo che antepone al supereroe il personaggio di Clark Kent, l’uomo, il marito, il giornalista: senza poteri dopo Crisi Infinita riscopre il piacere della normalità e dell’intimità familiare pur restando combattuto tra gli affetti e la voglia di tornare a volare. Un background ricco di spunti interessanti che magari avrebbe meritato di essere mantenuto anche per più di quattro mesi, ma magari così si sarebbero delusi i fan più sfegatati dell’azzurrone che volevano rivedere al più presto tutina e mantello.

Una storia ricca di ritmo dal sapore nostalgico ma mai stucchevole che ai disegni vede un Pete Woods in formissima e un Renato Guedes non proprio al massimo.

Gianluca Reina




Comics Indy


Invincible: Ultimate Collection (Edizioni BD, brossurato, 224 pagine a colori, € 16.90) testi di Robert Kirkman, disegni di Cory Walker e Ryan Ottley

Squadra che vince non si cambia, al massimo si amplia.
Nello specifico, in questo volume di Invincible, addirittura la squadra ingrana la quinta e si lancia subito a trasformare, e in parte sconvolgere, uno status quo perfettamente equilibrato in cui supereroi e vita di tutti i giorni riescono a convivere senza problemi.

Vengono introdotti nuovi elementi citazionistici come il palese omaggio alla Justice League che in questo caso è chiamata “i Guardiani del Globo” e tra le cui fila ci sono le perfette controparti dei più famosi eroi DC, altri personaggi minori che ricordano villains di serie B di altre case editrici e una infinità di comprimari che permettono al lettore di avere sotto gli occhi una realtà distorta di altri universi ma in fondo sempre e comunque familiare e conosciuta. Sullo stesso piano vengono poste situazioni simili e già affrontate in altri titoli classici, come la sempre abusata scazzottata in ambiti non convenzionali come un funerale o il reclutamento per un futuro supergruppo.
Tutto viene però filtrato attraverso un'ottica in ogni caso “easy” e alla mano, ricca di umorismo e di dialoghi frizzanti che strizzano l'occhio contemporaneamente sia al lettore occasionale che al nerd incallito pronto a collegare ogni possibile elemento al proprio bagaglio fumettistico.

Lo stile di Cory Walker e quello del sostituto Ryan Ottley (che disegna quasi metà volume) ben si prestano ad una rappresentazione allegra e abbastanza spensierata e i colori di Bill Crabtree aiutano ad accrescere quell'aura pop che dona al prodotto un'aria sia oldstyle, sia sfacciatamente cartoonosa e attuale.

Robert Kirkman invece decide di imbastire oltre al background giovanile e alle infatuazioni amorose, ai tradimenti e ai rapporti sociali con i genitori e i coetanei di Mark Grayson (il nostro protagonista), anche delle sottotrame a più ampio respiro che non si esauriscono negli episodi qui presenti.
Forte anche di una solida continuity interna fin dall'inizio della serie, lo scrittore si permette di dare una sterzata brusca al tutto, così da creare un netto contrasto nella doppia vita del nostro supereroe e permettergli di crescere numero dopo numero senza stagnare nel banale o nel ripetitivo, ma anzi riuscendo a infondere sempre più spessore a ogni elemento in gioco.
Alla conclusione ci troviamo con un protagonista scosso e portato a riflettere sulla sua origine e sulle motivazioni del suo essere super.

Un'approvazione piena per un fumetto comunque non impegnato né impegnativo ma sicuramente divertente e alla portata di tutti.
Questo fumetto sembra proprio inattaccabile.
Ops, invincibile.

Andrea Gadaldi


Justin Supermaxieroe: Prima Stagione (Edizioni BD, brossurato, 128 pagine a colori, € 12,00) testi di Aaron Williams e Scott Kurtz, disegni di Giuseppe Ferrario

Justine Supermaxieroe: Prima Stagione“A-Team”, “Il mio amico Arnold”, “Happy Days”, “Hazzard”, “Mork & Mindy”... se i precedenti titoli non vi dicono niente, passate pure oltre: questo fumetto semplicemente non è fatto per voi!

Se, però, una lacrima di commozione ha solcato il vostro viso e siete già persi nei ricordi di bellissimi pomeriggi passati davanti alla TV ormai venti anni fa, allora continuate la lettura, qui c’è pane per i vostri denti.

Aaron Williams è l’autore, tra gli altri, della striscia on-line Nodwick, tradotta anche in Italia dalla Shin Vision; Scott Kurtz è il creatore della striscia PVP, anch’essa nata per internet, che presto conosceremo grazie ai tipi di Saldapress.

Questi due, grandi appassionati delle serie televisive che affollavano le TV americane agli inizi degli anni ’80, hanno deciso di creare una miniserie che rendesse omaggio a quel periodo e a quei programmi. Per farlo hanno coinvolto un disegnatore italiano che, come loro, si è cibato a pane e vecchi telefilm: Giuseppe Ferrario.

Partito dal giornalino Prezzemolo, Giuseppe ha lavorato per Disney, Edizioni PIEMME, De Agostini Group, Unilever Faberge, Edizioni PlayPress, GAGHI Editrice e Warner Bros… e ora per la IMAGE.

La storia è semplice: Justin Cannell è uno sfigato che viene in possesso, senza saperlo, di un costume alieno che gli conferisce stupefacenti poteri. Sarà inseguito da un’agente della CIA e dovrà cavarsela tra l’organizzazione del proprio matrimonio, combattimenti con uomini bionici, rischio di perdita del lavoro e della ragazza e molto altro…

La trama è però un pretesto per inserire ovunque citazioni dei suddetti telefilm: troverete personaggi che appaiono come comparse, le copertine dei singoli comic book che ricalcano le locandine di film “giovanili” famosi in quegli anni, insegne, scritte, oggetti… insomma, tutto è messo lì apposta per riportare alla memoria quei fantastici anni!

I disegni sono quanto di meglio si possa chiedere in storie come queste; le tavole sono ricche di particolari, ma il tutto è disposto in modo armonico e non si ha mai l’impressione che sia stata messa troppa “carne al fuoco”… Giuseppe sa che in un fumetto la cosa importante è “raccontare” e, anche quando la tavola è particolarmente ricca di particolari, il tutto è messo in modo funzionale alla storia e non invasivo.

Le Edizioni BD hanno fatto un gran bel lavoro di adattamento già dal titolo: in originale era Truth, Justin, and the American Way che in italiano sarebbe suonato come Verità, Justin, e il modello americano.

Trovatisi di fronte ad una miniserie così particolare, hanno deciso di giocare la carta nostalgia fino in fondo: il titolo è diventato l’azzeccatissimo Justin Supermaxieroe, chiaro riferimento a “Ralph Supermaxieroe” (se non sapete chi è… perché state ancora leggendo?), e la grafica del volume richiama, fin nei minimi particolari, quella di un cofanetto DVD che ne racchiude la prima serie in versione integrale.
Inoltre, alla fine di ogni “episodio” c’è la parte, opportunamente chiamata “commentary”, dove Luca De Monte, a partire dalle citazioni presenti nelle singole vignette, ci ricorda ogni singola serie tv omaggiata dagli autori, parlandoci della trama principale, dei personaggi, di piccole curiosità e della programmazione che questi hanno avuto sia in patria, che da noi.

Il lavoro fatto per valorizzare ulteriormente la storia è notevole, anche se le note non sono completissime e alcune cose sono sfuggite (si veda la citazione a “Bachelor Party” della copertina del secondo episodio). Si è poi deciso di usare un formato più piccolo del classico comic-book, ed il prezzo non è proprio “popolare”.

Sono però piccole cose, che non intaccano per nulla quello che è uno dei prodotti più divertenti ed originali usciti ultimamente. Un must-have per tutti i trentenni e non, che hanno speso la loro giovinezza a vedere cosa combinavano Fonzie, Bo e Luke Duke, Arnold e compagnia bella!

Cris Tridello

Le nuove fantastiche avventure dell’Escapista vol. 2 (Edizioni BD, 143 pagine, colori, € 14,00) testi e disegni di AA. VV.

Le nuove fantastiche avventure dell’Escapista vol. 2Secondo volume dedicato alle avventure dell’Escapista, il personaggio ispirato al romanzo “Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay”, di Micheal Chabon.
L’antologia propostaci dalla BD si distingue per il suo carattere brillantemente eterogeneo: gli autori che vi prendono parte (si va da professionisti affermati nel settore a veri e propri esordienti) contribuiscono tutti, grazie a stili narrativi e grafici molto diversi tra loro, a ritrarre diverse sfaccettature del medesimo personaggio.

Leggendo le storie di questo volume (aggiudicatosi fra l’altro il Premio Eisner come Migliore Antologia) si respira una certa aria di familiarità con il personaggio. Non importa se si non si ha avuto il modo di fare le dovute presentazioni (chi è l’Escapista? Quando ha cominciato la sua attività da eroe? Perché?): il miglior biglietto da visita del personaggio, per chi non lo conosca, sono proprio queste storie, ricche di azione e di esotismo che ci riportano indietro nel tempo, a quell’epoca nella quale agli eroi dei fumetti praticamente niente era precluso, rientrando le loro azioni nella perfetta logica di una fantasia ancora pura e innocente.
Tre le varie storie ne spiccano alcune in particolare, come ad esempio quella scritta e disegnata da Howard Chaykin, o la toccante “Il ragazzo che voleva essere l’Escapista”.

Menzione a parte merita il primo racconto, su cui ci soffermiamo brevemente: scritto e disegnato dal compianto Will Eisner, all’episodio intitolato “L’Escapista and Spirit” viene giustamente affidato il compito di aprire le danze, anche se la sua lettura proprio in apertura di volume rischia di far passare le altre storie in secondo piano, tanto è lo spessore che l’autore riesce a conferire alle sue poche tavole.
In questo episodio (la cui genesi viene spiegata nell’introduzione scritta da Diana Schutz), Eisner descrive il tanto atteso incontro tra l’Escapista e Spirit. Quest’ultimo, in particolare, consegna al protagonista la copia trafugata della prima edizione del libro di Kavalier e Clay, guarda caso i papà dello stesso Escapista (come raccontato da Micheal Chabon nel romanzo a cui ci riferivamo prima). L’autore quindi, facendo interagire questi due eroi, dà vita a un gioco di specchi e rimandi tra personaggi della realtà e personaggi immaginari, tra creatore e creato, che disorienta momentaneamente il lettore strappandogli però alla fine un sorriso. A conclusione dell’episodio vengono poi riproposte proprio le pagine del lavoro di Kavalier e Clay, con annotazioni e correzioni a margine, quasi che stessimo leggendo una specie di bozza della prima avventura dell’Escapista. Non poteva infine mancare, nella creazione di questo gioco letterario, il ritrovamento di un ipotetico “falso d’autore”, un volume dell’Escapista in realtà mai pubblicato, come annunciato sulle pagine di un quotidiano, anch’esse qui riprodotte.

Un’ottima cura del volume in tutti i sensi (veste, grafica e traduzione) rende onore alla BD, artefice ancora una volta di un piccolo gioiello in controtendenza con il resto del mercato, italiano e non. Trattandosi di un gioiello il prezzo non poteva essere contenuto, ma a posteriori, vista la qualità complessiva, si può chiudere un occhio.

Ci piace? Certo che ci piace! Chi non ha mai sognato di emulare le gesta di Houdini?!

Matteo Mezzanotte

Supermarket (Edizioni BD, brossurato, 104 pagine a colori, €10) testi di Brian Wood, disegni di Kristian

SupermarketQuello in cui vive Pella Suzuki è suo malgrado un mondo in cui il denaro regna sovrano, in cui imperversano organizzazioni criminali come la Yakuza e altre legate al mondo della pornografia. Giri d’affari che si affiancano senza sforzo a un consumismo assunto a titolo di modus vivendi, tra smanie da shopping e fast-food che fanno capo a grandi multinazionali.

Insomma, un mondo come il nostro, a cui Brian Wood ha regalato una connotazione vagamente futuristica. Un contesto narrativo sulla base del quale l’autore indipendente più in auge del momento ha costruito una storia frizzante, dai toni volutamente provocatori, strizzando l’occhio verso certe ideologie di matrice no global che imperversano nella nostra epoca.

Supermarket presenta, però, una sceneggiatura fin troppo sfuggente, penalizzata da qualche leggerezza fuori misura e da sporadiche omissioni narrative.

Il risultato è in ogni caso una miniserie divertente, resa particolarmente interessante da un registro grafico contrassegnato da un disegno graffiante e da una colorazione che sembra ispirarsi a correnti artistiche come la pop art. Una scelta stilistica, quest’ultima, che in alcune tavole appare un po’ troppo accentuata, andando a intaccare, anche se in minima parte, l’efficacia dei disegni di Kristian.

Simone Celli

Twisted Toyfare Theatre vol. 1 (Saldapress, brossurato, 108 pagine a colori, € 10,00)

Twisted Toyfare Theatre 1Stanchi dell’umorismo volgare degli Scary Movie? Dell’estremo non-sense della famiglia Griffin? Delle gag corporali di South Park? Volete riscoprire un po’ di sano humor inglese, raffinato e sottile?
Allora evitate come la peste Twisted Toyfare Theatre .

In questo volume la Saldapress raccoglie alcune delle piu divertenti storie realizzate dalla Toyfare con protagoniste le action figure di alcuni popolari personaggi del mondo dei fumetti (e non solo).
Amate l’Uomo Ragno, Wolverine, i Fantastici Quattro?
Quello sarebbe un altro buon motivo per evitare questo volume, visto che sono vittima di una serie di parodie una più dissacrante dell’altra: uno Spidey al vetriolo, un Hulk “escatologico” , un Capitan America fanatico nazionalista, un Thor donniciola che si fa maltrattare da tutti.

Ma se invece, vi ritenete in grado di apprezzare una lettura smitizzante e dissacratoria, sapete ridere di un piede che si incastra tra due chiappe e non ce la fate ad aspettare che qualcuno importi Robot Chicken in Italia… beh, in quel caso questo volume è fatto apposta per voi e vi donerà grasse risate.

Ciliegina sulla torta, la straordinaria edizione della Saldapress, impreziosita da redazionali, dietro le quinte e una bella introduzione di Kevin Smith. Se pensiamo che un prodotto “minore” come questo si è meritato un’edizione del genere mentre prodotti più prestigiosi ancora li leggiamo coi balloon spagnoli, non possiamo fare a meno che sperare di vedere al più presto un nuovo volume dedicato ai Mego per poterci consolare…

Gianluca Reina




Gennaro Costanzo
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